DOCCI, Tommaso (Thomas Docii, Decii, Doctius)
Paolo Nardi
Nacque da Doccio di Abate, quasi certamente nel 1401 e forse in Siena. La data di nascita si deduce da quella di morte, avvenuta nell'ottobre [...] ma, immerso com'è nelle cause legali e negli affari di Stato, non sembra avvertire certe critiche rivolte dalla cultura umanistica del suo tempo al sistema del diritto comune. La sua adesione al metodo ed ai contenuti della giurisprudenza medievale ...
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BOSSI, Luigi
Lucia Sebastiani
Nato a Milano il 25 febbr. 1758, secondogenito del marchese Benigno e di Teresa Bendoni, fu destinato alla carriera ecclesiastica. Ricevette privatamente un'istruzione [...] , servirono a confermargli quella fama che si era da tempo conquistata, ed hanno ancor oggi un valore per la storia della cultura di quel periodo. Tra queste il Dizionario di geologia,litologia e mineralogia (Milano 1817-1819), al quale il B. attese ...
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FOSCARINI, Iacopo (Giacomo) Vincenzo
Aurelio Cevolotto
Figlio del nobiluomo Giacomo Angelo e della nobildonna Felicita Cicogna nacque a Venezia l'8 nov. 1783. Compì i suoi primi studi sotto la guida [...] , fu, altresì, in stretto contatto con molti dei maggiori uomini di cultura veneziani e veneti del tempo, da I. Crescini a P.A. Paravia storiche della Serenissima che caratterizzava buona parte della cultura veneziana del tempo. Il F., del resto, ...
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COLORNI, Eugenio
Eugenio Garin
Nacque a Milano il 22 apr. 1909, secondogenito di Alberto, industriale, di famiglia ebraica mantovana, e di Clara Pontecorvo di origine pisana. Per indole incline all'introspezione, [...] Universale" (Scritti, p. 29).
Il processo di revisione critica del C., che era del resto diffuso in quegli anni nella cultura italiana, proseguì e si fece più articolato nel periodo del confino. Ripartì da Kant e dalla problematica kantiana, e meditò ...
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DIANI, Pietro (Petrus Dianus Placentinus)
Werner Maleczek
Il D. era originario di Piacenza, ma non è possibile stabilire a quale ceto sociale la sua famiglia appartenesse. Un suo parente di nome Giovanni [...] a Brugneto. Il fatto che il D. nei documenti sia qualificato a volte come magister fa pensare che disponesse di una cultura superiore, ma non sappiamo dove avesse compiuto gli studi.
Il 15 marzo 1185, in occasione della seconda creazione di cardinali ...
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DE CRISTOFARO (Cristoforo), Giacinto
Augusto De Ferrari
Nacque a Napoli nel 1664 (secondo alcuni anche parecchi anni prima, addirittura nel 1650, seguendo il Minieri Riccio) dal noto avvocato Bernardo [...] e aristocratico-feudale contro la giurisdizione regia e i suoi nuovi alleati, che aprì una profonda frattura all'interno della cultura napoletana, influendo in modo decisivo sulla formazione del Vico e del Giannone. Fin dal 1671 l'Inquisizione aveva ...
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DORIA, Biagio, detto Gino
Ugo Piscopo
Nacque a Napoli il 26 ott. 1888.
Il padre, Eduardo, esercitava la professione di avvocato; così, il nonno paterno, anch'egli di nome Biagio. La madre, Giuseppina [...] rese conto che un'epoca era finita, insieme con le sue speranze e le sue follie, e che stava delineandosi una nuova cultura brutale, priva di tabù, rozza, nata dall'irrompere sulla ribalta della storia della società di massa. A lui sembrò di restare ...
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ERMINI, Filippo
Francesco Malgeri
Nacque a Roma da Alessandro e da Elisabetta Sebastiani il 7 ag. 1868. Compì gli studi nella capitale, conseguendo, il 3 luglio 1891, la laurea in giurisprudenza, discutendo [...] storico, Roma 1915; La lettera del papa ai belligeranti, ibid. 1915; Le ragioni e le cause della guerra, ibid. 1916; La cultura della donna, ibid. 1921.
Bibl.: Necrol. in L'Osservatore romano, 12 giugno 1935; in Arch. della R. Deput. romana di storia ...
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AVOLIO, Gennaro
Renzo De Felice
Nacque a Napoli nel 1858. Chiamato alle armi mentre frequentava la facoltà di fisica-matematica, fu ammesso alla scuola militare di Modena e intraprese la carriera militare [...] parlamentare".
Su questa linea la posizione dell'A. andò rapidamente radicalizzandosi. Nel marzo 1899, con una lettera alla Cultura sociale politico letteraria di R. Murri (fasc. del 1º aprile), propose l'organizzazione dei cattolici italiani in una ...
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CARLETTI, Francesco Saverio
Eluggero Pii
Nacque a Montepulciano (Siena) il 31 genn. 1740 da una nobile famiglia, insignita del titolo comitale ma di modesta fortuna. Da giovane il C. dedicò particolare [...] alterne vicende avrà relazione fino alla morte. Nelle conversazioni romane e nei salotti il C. nutre la sua cultura da "orecchiante" e acquista un atteggiamento moderno e spregiudicato. Scoppiata la rivoluzione in Francia, ne segue gli avvenimenti ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...