PAVOLINI, Alessandro
Giovanni Teodori
PAVOLINI, Alessandro. – Nacque a Firenze il 27 settembre 1903 da Paolo Emilio e Margherita Cantagalli.
Il padre (1864-1942) era un indologo di fama internazionale [...] nell’alveo del fascismo. Un disegno che nel 1934 ampliò e perfezionò, insieme a Giuseppe Bottai, con i Littoriali della cultura e dell’arte.
Nel 1929 si era sposato con Teresa Franzi. L’anno seguente nacque il primogenito Ferruccio, seguito da ...
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PALLAVICINO, Giovan Francesco
Maristella Cavanna Ciappina
PALLAVICINO (Pallavicini), Giovan Francesco. – Nacque a Genova il 10 aprile 1710 dal marchese Paolo Girolamo II e da Giovanna di Luciano Serra. [...] ), consentendo ai figlioli la pratica delle lingue straniere e precoci legami con gli esponenti della politica e della cultura europea.
Dopo una breve esperienza militare nel 1731, Pallavicino si indirizzò alla carriera diplomatica. Tra il 1742 e ...
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CLARETTA, Gaudenzio
Isabella Ricci Massabò
Nacque a Torino il 21 nov. 1835 da Fedele e Paolina Spanna. Poiché per tradizione familiare i Claretta da antica data ricoprivano cariche giudiziarie ed amministrative, [...] come L. Cibrario, F. Sclopis, F.A. Duboin; essi alla adesione al modello riformistico-moderato piemontese univano una profonda cultura giuridica e la ricerca erudita. Il C. di tale clima fu partecipe e protagonista, polarizzando la sua indagine su ...
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BRIGNOLE SALE, Giovan Francesco
Maristella Ciappina
Nato a Genova il 6 luglio 1695, primogenito di Anton Giulio e di Isabella di Giovan Giacomo Brignole, nel 1708 venne inviato nel nobile collegio Tolomei [...] ad approfondire gli studi giuridici, politici e storici; frequenti viaggi e una scelta biblioteca contribuivano ad accrescere la sua cultura, per la quale si segnalava tra i giovani patrizi suoi coetanei. Nel 1728, insieme con altri due parenti, il ...
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DI CAPUA, Matteo
Gianfranco Formichetti
Non abbiamo notizie precise sulla data di nascita del D.: lo Spampanato ci informa che nel 1595 aveva ventisette anni. Si può dunque supporre che egli sia nato [...] che era stato concesso dal re Filippo nel 1566.
Ebbe per maestri il nobiluomo Sertorio Pepi per la cultura letteraria e il medico Giovan Paolo Vernalione per quella scientifica. Trascorse gli anni giovanili alternando studio, ozio e divertimento ...
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CALVINO, Salvatore
Francesco Luigi Oddo
Nato a Trapani il 25 dic. 1820 da Giuseppe, eminente giurista, e da Angela Lombardo, dopo aver terminato in modo brillante gli studi nel liceo cittadino, ricevette [...] attraverso la collaborazione al Giornale di statistica. In questa direzione mosse particolarmente il C., dalla cultura familiare e da quella universitaria spinto a partecipare all'attività politica clandestina dei comitati democratici mazziniani ...
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BARBARA di Hohenzollern, marchesa di Mantova
Ingeborg Walter
Figlia primogenita di Giovanni detto l'Alchimista, figlio del margravio di Brandeburgo Federico I di Hohenzollem, e di Barbara di Sassonia, [...] , allw corte dei Gonzaga, dove proprio in quegli anni era precettore Vittorino da Feltre. Sotto la sua guida B. acquistò quella cultura e quella saggezza pratica che più tardi l'avr,ebbero resa famosa.
Con la successione di Ludovico III al padre Gian ...
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COSTA, Giovanni
Caterina Bon
Figlio di Giuseppe e Teresa Larco, nacque a Livorno il 12 0 18 maggio 1833. Iniziò gli studi artistici in questa città con G. Baldini, primo maestro di Fattori; passò in [...] la chiesa livornese di S. Maria del Soccorso, per la quale anche il Pollastrini lavorò fra il 1837 e il 1861 (Cultura neoclassica e romantica nella Toscana granducale [catalogo], Firenze 1972, p. 217).
Il dipinto del C., tuttora in loco nel transetto ...
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GREGORIO I, papa, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours [...] è un nodo centrale della biografia di G., complicato (e spesso confuso) dal suo atteggiamento di condanna della cultura classica, il cui rifiuto nasce proprio da una indiscutibile approfondita conoscenza, come fa intendere il celebre passo della ...
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LABRIOLA, Antonio
Stefano Miccolis
Nacque a Sangermano (l'odierna Cassino) il 2 luglio 1843, da una "famiglia patriottico-liberale" (scriveva egli stesso a Friedrich Engels il 14 ag. 1891) di modeste [...] 4, pp. 65-90; L. d'un siècle à l'autre, a cura di G. Labica - J. Texier, Paris 1988; A. L. nella cultura europea dell'Ottocento, a cura di F. Sbarberi, Manduria-Bari-Roma 1988; R. Martinelli, A. L., 1843-1904, Roma 1988; S. Miccolis, Il Risorgimento ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...