Figlia di Dadila, ricco signore di Nîmes, moglie (842) di Bernardo di Settimania, scrisse (841-843) un Liber manualis per insegnare al figlio Guglielmo come comportarsi nei rapporti col sovrano, coi nobili [...] e col popolo. Dà inoltre anche ammaestramenti religiosi. Scritto in latino volgare, il Liber è un interessante documento della cultura e della vita franca del 9º secolo. ...
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Cronista longobardo beneventano (seconda metà sec. 9º). Figlio di un Adelgario, forse nobile di Teano, perduti i suoi beni, si fece monaco cassinese (886); lo sappiamo inviato nell'887 a difendere presso [...] papa Stefano V il monastero contro Atenolfo di Capua. Scrisse versi e, importante fonte storica e testimonianza di una cultura, l'Historia Langobardorum Beneventanorum. ...
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Figlio (Weimar 1818 - ivi 1901) di Carlo Federico e di Maria Pavlovna di Russia, successe al padre nel 1852, continuandone la linea politica moderata. Favorevole all'unità tedesca, assecondò la politica [...] di Bismarck. Spirito colto e fine, con l'appoggio della moglie, Sofia Luisa d'Olanda, volle continuare la tradizione di cultura della corte di Weimar. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Microstoria e microstorie
Osvaldo Raggio
La microstoria è forse l’esperienza storiografica italiana che ha avuto l’eco maggiore nella storiografia internazionale di fine Novecento, almeno a giudicare [...] ; Il mercato della terra, 1987, 65) e altri che rivelano l’interesse per nuovi temi di analisi. Storia della cultura materiale, del 1976, era costruito su temi radicalmente nuovi per una rivista di storia, specialmente perché tentava di sperimentare ...
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CASSARO, Francesco Maria Statella e Napoli principe di
Giuseppe Scichilone
Nacque a Palermo nel 1758 da Antonio principe dì Sabuci e marchese di Spaccaforno e, dal 1778, principe di Cassaro e da Eleonora [...] Di Napoli Zati, figlia del principe di Bonfornello. Uomo di non comune cultura, arguto e di buone capacità dialettiche, il 17 apr. 1777 sposò Felicia Naselli e Oneto, che gli portò in dote un ricco feudo e nel 1784 gli diede il primo figlio, Antonio. ...
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CORLEO, Simone
Alfredo Li Vecchi
Nato a Salemi (Trapani) il 2 nov. 1823 da Gaetano e Antonina Oliveri, studiò dapprima nel collegio dei gesuiti di Salemi e poi, dal novembre del 1834, nel seminario [...] vescovile di Mazara, che rappresentava in quegli anni un centro della cultura liberale cattolica siciliana. Completati gli studi superiori, si iscrisse all'università di Palermo, nella facoltà di medicina, anche se il suo maggiore interesse ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli fuori dei confini dell'impero. Gli Slavi orientali e meridionali
Ciro Lo Muzio
Gli slavi orientali e meridionali
Definizione con la quale si designa l’insieme [...] da 5 a 25 gruppi di case) erano dislocati in gruppi, distanti non oltre 10 km l’uno dall’altro. In alcuni insediamenti della cultura di Praga-Pen´kovka le abitazioni erano allineate lungo l’argine di un fiume. Le abitazioni, che hanno in genere una ...
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Nam II
Nam Il
Generale e politico coreano (n. 1913-m. 1976). Laureatosi all’univ. di Mukden, fin dal 1932 prese parte all’attività clandestina antigiapponese tra le file del Guomindang; arrestato, fu [...] per otto anni in carcere. Dal 1942 a Mosca, vi frequentò un corso superiore di cultura politica e militare. Rientrato in Corea (1945), si diede alla vita pubblica interessandosi dapprima di problemi educativi e divenendo (1948) deputato e ministro ...
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Diplomatico e filologo (Villa Castelnuovo, Torino, 1828 - Rapallo 1907). Uomo del Risorgimento italiano, insigne diplomatico e statista, scrittore e poeta, filologo e acuto pensatore, l'opera più importante [...] canti popolari del Piemonte, cui dedicò molti anni della sua vita, ricercando e raccogliendo antiche canzoni di cultura popolare, rappresenta senza dubbio una pietra miliare nel campo degli studi antropologici e filologici.
Vita
Frequentava i corsi ...
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Comune della prov. di Mantova (37,4 km2 con 4366 ab. nel 2008). Industria del legno e dei materiali da costruzione.
Antico possesso dell’abbazia di Leno, nel 1446 passò a un ramo dei Gonzaga e da modesto [...] villaggio nella metà del 16° sec. divenne un importante centro di cultura, abbellito di palazzi, chiese, monumenti per iniziativa del principe Vespasiano Gonzaga che ideò il piano della città e chiamò illustri artisti (G. Romano, B. Campi) per ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...