PAVAN, Massimiliano
Giorgio Bonamente
Storico dell'antichità e della cultura classica, nato a Venezia il 30 agosto 1920, morto a Padova il 17 gennaio 1991. Allievo di A. Ferrabino e di A. Degrassi, [...] avventura del Partenone. Un monumento nella storia (1983), che delinea l'influenza del monumento di Pericle e di Fidia sulla cultura europea moderna e, tra l'altro, ripropone in un quadro unitario i temi di numerosi suoi saggi sul neoclassicismo e su ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dall’Unità al 1945
Roberto Pertici
Gli studi storici nell’Italia del Risorgimento
Anche per una storia della storiografia italiana, gli anni attorno al 1860 segnano una svolta: fu con la formazione [...] postuma del 1951. Ma il giornalismo gli era rimasto nel sangue, e dopo il 1900 egli si riciclò come giornalista di cultura. Entrato a far parte nel 1901 di quella imponente macchina editoriale che era il «Corriere della sera» di Luigi Albertini, fino ...
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Periodo della storia delle civiltà umane contraddistinto dall’assenza di documenti scritti e studiato attraverso dati archeologici, paleontologici e antropologici.
Cenni storici
J. Boucher de Perthes [...] stessa specie o di una forma che rientra per alcuni caratteri nel range di variabilità di Homo erectus s.s. La cultura materiale di Homo antecessor e dell’uomo di Ceprano è costituita da un’industria pre-acheuleana ottenuta sfruttando la tecnica di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] contrappone una ben più solida pratica erudita, e ciò sembra appunto accadere nel corso del 17° sec., nel quadro di una cultura della quale il Don Ferrante manzoniano, in via generale, può essere un buon punto di riferimento. Alla fine del secolo si ...
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Figlio (n. 1548 - m. 1631) di Guidobaldo II, ebbe cultura umanistica e notevole capacità di governo. Successo al padre nel 1574, nel 1621 rinunciò a favore del figlio Federico Ubaldo; alla morte di questo [...] (1623) riprese le redini dello stato, ma amareggiato dalle continue pressioni di Urbano VIII, finì col cedere il potere ad un governatore ecclesiastico, ritirandosi a vita privata. Con lui si estinse la ...
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Famiglia polacca che risale al 15º sec., benemerita della cultura polacca. Jan Gwalbert (1793-1852) fondò nella sua proprietà di Medyka presso Przemyśl una ricca biblioteca e una grande collezione di manoscritti, [...] incisioni e monete. Fra i suoi nipoti, Tadeusz (Medyka 1861 - Cracovia 1915) fu uno dei più eminenti direttori dei teatri di Cracovia (1893-99) e di Leopoli (1900-06); Jean Gwalbert (Medyka 1860 - Leopoli ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] di tombe a grotticella talora di grandissime dimensioni. Nelle Isole Eolie l’età del Bronzo recente vede l’avvento di una nuova cultura, l’Ausonio (➔ Eolie, Isole). 4.4 Bronzo finale. Durante l’età del Bronzo finale (1200-1000 a.C. ca.), il fenomeno ...
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Il progresso
Giuseppe Bedeschi
Nel Settecento e nell’Ottocento la cultura occidentale ha nutrito, con poche eccezioni, una ferma fede nel progresso: essa ha creduto, cioè, che il cammino della civiltà [...] concezione della storia come progresso continuo è quella di G.W.F. Hegel, che tanto influsso ha esercitato sulla cultura europea e secondo il quale, per intendere davvero la storia il pensiero umano deve servirsi essenzialmente di tre categorie ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I Goti
Volker Bierbrauer
I goti
La storia e la cultura dei Goti ebbero un notevole impatto su gran parte dell’Europa [...] non si pone in evidenza un ceto alto.
Gli ostrogoti nel v e vi secolo
Gli Ostrogoti tra il 376 e il 488
La cultura ostrogota di Černjachov trova una fine violenta nel 376 con l’espansione unna verso ovest. Alla fine dello stadio C3 (370-380) cessano ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...