BASADONNA, Pietro
Gino Benzoni
Secondogenito dei cinque figli di Alvise e di Maria Trevisan, nacque a Venezia il 17 sett. 1617. Amante degli studi, si formò un'ampia cultura classica: i contemporanei [...] ne apprezzavano l'elegante e dotta conversazione e la buona conoscenza della lingua e della letteratura greca.
Adolescente, si recò a Costantinopoli e vi rimase tre anni presso il bailo Girolamo Soranzo; ...
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Storico (Como 1483 - Firenze 1552). Dopo gli studî a Pavia e a Padova, iniziò la lunga serie dei suoi viaggi attraverso l'Italia e l'Europa, al seguito di personaggi illustri. Ebbe contatti e amicizia [...] piscibus libellus, 1524), si compiacque soprattutto della vivacità del racconto e si interessò dei fatti militari e della cultura più che della politica. La sua maggiore opera sono gli Historiarum sui temporis libri (1550-52), dalla spedizione ...
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Orientalista tedesco (Markersdorf, Chemnitz, 1864 - Lipsia 1936), prof. nell'univ. di Lipsia (dal 1922). Fu, insieme a H. Winckler, il principale sostenitore del panbabilonismo, teoria che asseriva la [...] dipendenza dell'intera cultura antica da quella babilonese. ...
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Bolingbroke, Henry Saint-John visconte di
Politico e scrittore inglese (Londra 1678-ivi 1751). Libertino, di vasti interessi, durante un viaggio continentale (1698-99) ebbe larghi incontri con la cultura [...] europea. Deputato tory (1701), fu con Harley il capo dell’opposizione alla politica whig sul continente; ministro della Guerra (1704-1708), poi (1710) segretario di Stato, ebbe una parte preminente nella ...
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Ultimo re di Lidia (560-546 a. C.), figlio di Aliatte, continuò le direttrici espansionistiche del padre, completando la conquista della Ionia. Il suo atteggiamento verso il mondo e la cultura greca fu [...] estremamente aperto: i maggiori santuarî greci (Efeso, Delfi) ricevettero suoi donativi e le città ioniche godettero di una certa libertà amministrativa e commerciale. La sua figura si accompagnò presso ...
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Il modernismo e la sua repressione
Giacomo Losito
Introduzione
Il modernismo religioso1 d’inizio Novecento e il suo inseparabile nemico giurato, l’antimodernismo, hanno alimentato un’estesa produzione [...] Eudoxe Irénée Mignot (1842-1918). Un évêque français au temps du modernisme, Paris 2004.
47 Su di lui cfr. M. Ferrini, Cultura, verità e storia. Francesco Lanzoni (1862-1929), Bologna 2009. Com’è noto, per il Lanzoni, che pure nutrì simpatie per la ...
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Maurizio Viroli
Patria
Fratelli d'Italia, l'Italia s'è desta
La rinascita del concetto di patria
di Maurizio Viroli
1° marzo
Il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi si reca a Cefalonia per [...] " (Tra Europa e localismi. Italia in cerca d'una difficile identità, in Il Sole 24 Ore, 15 febbraio).
Nell'ambito della cultura i segni di un rinnovato interesse per il tema della patria e della nazione sono visibili a partire dagli anni Novanta. Nel ...
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L'Europa tardoantica e medievale. La formazione dell'impero bizantino
Antonio Carile
La formazione dell’impero bizantino
Il processo di trasformazione dell’Impero romano nell’Impero romano orientale, [...] la convinzione di una tale continuità è costante nella storia dell’Impero romano d’Oriente. Michele Psello, l’uomo di cultura più noto della prima metà dell’XI secolo a Costantinopoli, nella sua Storia breve presenta la storia dell’Impero romeo come ...
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Protostoria
Anna Maria Bietti Sestieri
Il termine protostoria indica tradizionalmente il periodo intermedio fra preistoria e storia, documentato da fonti antiche. I modelli utilizzati per lo studio [...] nördlich und südlich der Alpen, Berlin 1959.
S.M. Puglisi, La civiltà appenninica, Firenze 1959.
P.G. Gierow, The Iron Age culture of Latium, 2° vol., The Alban Hills, Lund 1964.
C.E. Östenberg, Luni sul Mignone e problemi della preistoria d'Italia ...
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Boiaro (1807 - 1857). Nominato ospodaro (1849) per sette anni e con poteri limitati in base alla convenzione russo-turca di Balta-Liman, svolse opera illuminata in senso nazionale romeno, promuovendo la [...] cultura e migliorando le condizioni dei contadini. Nel 1853, durante l'invasione russa della Moldavia, si ritirò in Austria, e tornò nel principato con le truppe austriache l'anno seguente. Scaduti i poteri nel 1856, si ritirò a vita privata. ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...