ANSALDI, Casto Innocente
Mario Rosa
Nato a Piacenza il 7 maggio 1710, professò tra i domenicani a Cremona il 6 sett. 1726. Ingegno inquieto, antiscolastico, mostrò presto fastidio della disciplina e [...] di una condizione spirituale, a metà secolo, in cui le preoccupazioni apologetiche e l'interesse moderato per la nuova cultura si scontrano con il rigore etico, autonomamente inteso, della prima generazione dei riformatori.
Al di fuori di schemi ...
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LIMENIANI, Arnaldo (Arnaldo da Limena)
Hélène Angiolini
Nacque intorno al 1185 probabilmente a Padova. Il L. apparteneva alla famiglia capitanale dei da Limena - dal nome della località ai margini del [...] Bortolami, Fra "Alte domus" e "Populares homines". Il Comune di Padova ed il suo sviluppo prima di Ezzelino, in Storia e cultura a Padova nell'età di s. Antonio. Atti del Convegno internazionale di studi, Padova-Monselice… 1981, Padova 1985, p. 12 e ...
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GUARDINI, Romano
Maria Virginia Geremia Borruso
Nacque a Verona, il 17 febbr. 1885, da Romano Tullo e da Paola Maria Berardinelli, entrambi appartenenti ad agiate famiglie di commercianti. Un anno dopo [...] del movimento, ne comprese l'anelito di rinnovamento, il tentativo di superare la divisione che si era creata tra la cultura ecclesiastica ufficiale e il moderno pensiero scientifico.
Nell'ottobre del 1908, il G. entrò in seminario a Magonza e il ...
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MICCOLIS, Stefano
Dizionario Biografico degli Italiani, Vol. 74 (2023)
Nacque a Corato (Bari) il 10 novembre 1945, da Leandro (medico e ufficiale durante la Seconda guerra mondiale, rientrato in Italia [...] fu membro della commissione regionale di controllo, responsabile per la cultura e la scuola del comitato umbro del PCI e consigliere , tra Umbria e Puglie, relativi a personaggi della cultura otto-novecentesca (Croce, Fedele Albanese, Donato Jaja, ...
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AGNELLO (Agnello Andrea), detto Agnello Ravennate
Paolo Lamma
Nacque negli ultimi anni del sec. VIII o nei primi del IX: in un passo, nel suo Liber pontificalis ecclesie Ravennatis, della vita dell'arcivescovo [...] A. e le sue fonti, che permette l'assimilazione delle memorie dell'ecclesia orthodoxa dì Ravenna, con gli elementi della cultura sacra e profana. Ciò, in qualche modo, legittima da parte del clero l'esercizio di un compito collettivo insofferente di ...
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GUAIFERIO
Mariano Dell'Omo
Fonte primaria per ricerche biografiche sul monaco e letterato cassinese G. è la Historia Normannorum di Amato di Montecassino, conosciuta solo grazie a un volgarizzamento [...] nell'Occidente latino dal VII all'XI secolo, Spoleto 1975, p. 392; O. Limone, Agiografia latina nell'Italia meridionale, in La cultura in Italia fra tardo antico ed Alto Medioevo. Atti del Convegno, Roma… 1979, Roma 1981, pp. 768 s.; A. Roncaglia, Le ...
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LANDRIANI, Gerardo
Elisabetta Canobbio
Nacque a Milano, verosimilmente sullo scorcio del XIV secolo, da Antonio, feudatario di Landriano dal 1408 e poi attestato come castellano di Melegnano, Abbiategrasso, [...] Il Ducato visconteo da Gian Galeazzo a Filippo Maria, in Storia di Milano, VI, Milano 1955, p. 339; E. Garin, La cultura milanese nella prima metà del XV secolo, ibid., pp. 575, 577, 580, 595, 604; V. Zaccaria, Pier Candido Decembrio traduttore della ...
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GHERARDI, Jacopo
Stefano Calonaci
Nacque a Volterra il 25 luglio 1434 da Niccolò di Gherardo. La madre va probabilmente identificata nella seconda moglie di Niccolò, Albiera di Nanni di Ottaviano Belforti, [...] come capace di sostenere quattro diverse legazioni, titolare di tre chiese cattedrali, di ingegno acuto ma di mediocre cultura, ricco invece di molta "suppellettile" e gran quantità di argento. Tra i porporati, il G. dimostra stima particolare ...
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GREGORIO di Montesacro
Paolo Chiesa
Di lui sappiamo quasi esclusivamente ciò che egli stesso ci dice nell'epistola di dedica della sua opera più importante, il Peri ton anthropon theopysis, destinata [...] .
Il nome di G. è legato alla sua produzione letteraria, che gli valse già in vita fama di uomo di grande cultura: secondo il suo epitaffio, con ogni probabilità da lui stesso dettato, egli era "magnus sophista putatus". Le sue opere sono conservate ...
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BURGOS, Alessandro (al secolo Giovanni Battista Francesco)
Giuseppe Pignatelli
Nato a Messina il 26 dic. 1666 da Orazio Burgos e Isvaglia e da Rosa Fedele, iniziò gli studi nella città natale distinguendosi [...] materia percependo un supplemento di stipendio di 200fiorini. A Padova il B, si distinse molto e fu apprezzato per la sua cultura forse più di quanto meritasse: in sostanza, infatti, fu un puro erudito, buon conoscitore di libri (oltre tutto la sua ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...