Religiosa, organizzazione
Bryan R. Wilson
1. Introduzione
I termini 'chiesa' e 'setta' in senso stretto si riferiscono specificamente a forme cristiane di organizzazione religiosa. Nell'uso comune tuttavia [...] cerca di infondervi i propri valori. Essa vede la sua missione nella civilizzazione dell'umanità. La setta invece rifugge dalla cultura secolare o la condanna, tenendo viva una tensione essenziale con il mondo, e predica l'ascetismo e la rinuncia ai ...
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Teologo (Aschaffenburg 1819 - Würzburg 1890); sacerdote (1843), prof. (1857) all'univ. di Würzburg, fu chiamato a Roma (1868) come consultore della commissione preparatoria del concilio Vaticano I. Oratore [...] ammirato, teologo di vastissima cultura, pubblicò, tra l'altro, una Apologie des Christenthums (5 voll., 1863-67; 10a ed., a cura di E. Müller, 1914-23), e un Lehrbuch der Fundamentaltheologie (1879), che sono le sue opere principali; si dedicò anche ...
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Gesuita missionario (Berlino 1825 - Port Louis, is. Maurizio, 1895); già prete secolare a Colonia, entrato nell'ordine (1853) e mandato missionario in India (1858), per la sua capacità organizzativa e [...] la sua cultura di controversista fu nominato vicario apostolico di Bombay-Puna (1867), dove riuscì tra l'altro a eliminare lo scisma malabarico (1876-77). Partito dall'India perché avverso al concordato (1886) che accordava al Portogallo il patronato ...
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VIGILIO
Antonio Zieger
. Vescovo, nato a Roma verso il 364, morto nella Val Rendena il 25 giugno 405. Figlio di nobile famiglia, dopo aver studiato a Roma, passò ad Atene per completare la sua cultura. [...] , difficili a spiegare, conservateci tuttora. La fama della sua vita santa, unita a quella della sua profonda cultura, si diffuse dappertutto e ci resta confermata dalla Epistola ad Vigilium episcopum de Judaica incredulitate, direttagli da Celso ...
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Il clero novatore
Bruna Bocchini
Il termine ‘novatore’ si trova utilizzato prevalentemente in relazione alla crisi modernista, per indicare sacerdoti, religiosi e laici che partecipavano alle istanze [...] pp. 515-571.
25 L. Pazzaglia, Apprendistato e istruzione degli artigiani a Valdocco (1846-1886), in Don Bosco nella storia della cultura popolare, a cura di F. Traniello, Torino 1987, pp. 13-80.
26 P. Stella, Don Bosco nella storia della religiosità ...
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Le eredita/2: i postumi della crisi modernista [1914-1958]
Giacomo Losito
Permanenze e discontinuità
Un pontificato di guerra e di mediazione (1914-1922)
Il ristabilimento della pace fra gli uomini [...] de S. E. le cardinal Suhard, Paris 1947.
167 Cfr. G.M. Viscardi, Don De Luca e il modernismo, in Don Giuseppe De Luca e la cultura italiana, a cura di P. Vian, Roma 2001, pp. 71-85.
168 Cfr. R. Moro, La religione e la “nuova epoca”. Cattolicesimo e ...
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Giovanni XVI, antipapa
Wolfgang Huschner
G., che nelle fonti è quasi sempre ricordato con il soprannome di "Graecus" o "Philagathos", era di origine calabrese, e precisamente di Rossano.
La sua conoscenza [...] , Kallmünz Opf. 1975, pp. 35-6, 253.
F. Mütherich, The Library of Otto III, in The Role of the Book in Medieval Culture Proceedings of the Oxford International Symposium 26 September-1 October 1982, a cura di P. Ganz, II, Turnhout 1986, pp. 16 s.
K ...
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Scrittore ecclesiastico (n. 515 - m. 580 circa) della Pannonia. Monaco in Palestina e successivamente in Galizia, fondò un monastero a Dumio ove divenne vescovo (557); passò poi (572) alla sede metropolitana [...] di Braga. Di cultura ellenistica, curò la traduzione latina di sentenze di Padri d'Egitto (Aegyptiorum Patrum sententiae) e una analoga opera fece fare a Pascasio, monaco a Dumio. È autore di operette morali (tutte sotto l'influenza di Seneca, spesso ...
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SILVESTRO II
Massimo Oldoni
Buona parte delle informazioni biografiche in nostro possesso su Gerberto d'Aurillac sono riferibili all'opera di Richero di St-Remi (ca. 949-post 996), suo allievo alla [...] P. Riché, Écoles et enseignement dans l'Occident chrétien de la fin du Ve siècle au milieu du XIe siècle, ivi 1989; Religion et culture autour de l'an mil. Royaume capétien et Lotharingie, a cura di D. Iogna-Prat-J.Ch. Picard, ivi 1990; Il Secolo di ...
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COMPAGNONI, Pompeo
Carlo Verducci
Nacque a Macerata l'11 marzo 1693 da Pierpaolo e da Maria Girolama Ricci, rampollo di due tra le più cospicue famiglie della nobiltà terriera maceratese: quella paterna, [...] R. Dep. di storia patria per le Marche, s. 3, IV (1923), p. 42; G. Gasperoni, Settecento italiano (contributoalla storia della cultura), I, L'ab. G. C. Amaduzzi, Padova 1941, p. 23; G. Natali, Il Settecento, I, Milano 1955, p. 404; C. Grillantini ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...