COCCHI, Antonio
Ugo Baldini
Nacque il 3 ag. 1695 a Benevento da Giacinto, di Borgo San Lorenzo nel Mugello, e da Beatrice Bianchi di Baselice, nel Beneventano. Il padre si trovava in Campania per curare [...] ma reali: la formazione medica del C. avverrà entro i parametri (e quindi i limiti) di questa tradizione, e la sua cultura tecnica non li oltrepasserà mai, in quanto egli tenderà a vedere gli sviluppi italiani ed esteri in biologia e medicina, ancora ...
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Antropologo e psichiatra inglese (Grantchester, Cambridge, 1904 - San Francisco, Calif., 1980); figlio del biologo William, studiò con A. C. Haddon, A. R. Radcliffe-Brown e B. Malinowski. Ha compiuto ricerche [...] ; dal 1936 al 1938 ha condotto una ricerca a Bali con la moglie M. Mead, basando la descrizione della cultura balinese sull'analisi di un'ampia documentazione fotografica. Direttore del laboratorio di ricerche sui delfini nelle Isole Vergini, vi ha ...
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Filosofo, psicologo e psichiatra italiano (San Chirico Raparo, Potenza, 1864 - Firenze 1937). Teista e spiritualista, insegnò (1900-1933) filosofia teoretica all'Istituto di studî superiori di Firenze, [...] quale fondò nel 1903 un gabinetto di psicologia sperimentale, il primo del genere in Italia. Nel 1907 fondò la rivista Cultura filosofica, da lui diretta fino al 1917, in cui polemizzò vivacemente sia contro i positivisti sia contro i nuovi idealisti ...
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ZWAARDEMAKERI, Hendrik
Agostino Palmerini
Otorinolaringologo, nato il 10 maggio 1857 a Haarlem, morto a Utrecht il 19 settembre 1930. Laureatosi ad Amsterdam nel 1883, durante il suo servizio militare [...] dal 1882 al 1897 formò la sua cultura otorinolaringoiatrica a Halle presso H. Schwartze e a Vienna presso A. Politzer; nel 1887 ebbe una cattedra di anatomia fisiologica e patologica nella scuola statale di veterinaria, nel 1897 ebbe la cattedra di ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Medicina, chirurgia e farmacologia
Nancy G. Siraisi
Giovanna Ferrari
Piero Morpurgo
Jean-Noël Biraben
Medicina, chirurgia e farmacologia [...] pelle; la radice del melograno, tritata e mescolata a bevande alcoliche, era somministrata per uccidere i vermi intestinali.
La cultura ellenistica e caldea nel X sec. trasmise al mondo arabo ed ebraico la Agricoltura Nabatea, un trattato che fu ...
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Segno che si imprime su un oggetto per distinguerlo e riconoscerlo, o anche per indicarne alcune qualità e caratteristiche.
Antropologia
Il m. come segno di proprietà, individuale o di gruppo, è noto [...] a numerose popolazioni di cultura diversa. Sono state interpretate (ma non dimostrate) come tali le tacche presenti su armi e attrezzi dei cacciatori maddaleniani, quali punte di zagaglia, arpioni, spatole di osso ecc. Fra le popolazioni attuali, ...
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Medico e scrittore ebreo (sec. 13º). Lavorò a Napoli sotto il patronato di Federico II, e tradusse dall'arabo in ebraico opere filosofiche e matematiche, arabe e greche (Averroè, Tolomeo, al-Farghānī, [...] ecc.). Fu tra coloro che contribuirono maggiormente alla diffusione della cultura filosofica presso gli Ebrei italiani nel Medioevo. ...
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Medico (San Zenone al Po 1728 - Pavia 1800). Chirurgo militare dell'esercito austriaco, riuscì ad ottenere da Giuseppe II l'ampliamento dell'università di Pavia e l'arricchimento delle sue collezioni. [...] Fondò la biblioteca universitaria pavese e si adoperò a diffondere la cultura italiana in Austria. ...
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PASCOLI, Alessandro
Maria Pia Donato
PASCOLI, Alessandro. – Nacque il 19 gennaio 1669 a Perugia, quinto figlio di Giandomenico e di Maria Ippolita Mariottini, entrambi di famiglie cospicue nel ceto [...] 1965), 2, pp. 187-196; O Gurrieri, A. P., Perugia 1965; C. Fabro, Il cartesianesimo di A. P. (1669-1757), in Storia e cultura in Umbria nell’età moderna (secoli XV-XVIII). Atti del VII Convegno di studi umbri… 1969, Perugia 1972; V.I. Comparato, A. P ...
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Medicina
Giuseppe Luzi
La m. è una disciplina che studia, grazie al contributo di varie scienze e tecnologie, la fisiopatologia umana con lo scopo di mantenere lo stato di salute, prevenire le malattie, [...] marcato ridimensionamento della natalità. Questo aspetto dei cambiamenti sociali, unitamente a una maggiore diffusione della cultura medica, ha generato grande attenzione sulle malattie croniche e degenerative, patologie che possono essere senz'altro ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...