Poligrafo (Oliva, Valenza, 1699 - ivi 1781); fu bibliotecario di corte sotto Filippo V dal 1733 al 1740, quando si ritirò definitivamente a Oliva. M. è considerato uno dei principali rappresentanti della [...] cultura umanistica del secolo 18º, particolarmente versato in questioni grammaticali e ortografiche. Scrisse opere dense di erudizione, fra le quali Orígenes de la lengua española (1737), nella quale pubblicò per la prima volta il Diálogo de la ...
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VISCARDI, Antonio
Filologo, nato a Venezia il 30 luglio 1900; prof. di filologia romanza nelle univ. di Pavia (1938-42) e di Milano (dal 1942).
Ha studiato, con larga sensibilità storica, i problemi [...] medievale, con particolare riguardo alla continuità della letteratura latina in quella romanza e alle fonti della cultura europea moderna nelle letterature francesi del Medioevo.
Tra le sue opere: F. Petrarca e il Medioevo (Napoli 1924); Saggi ...
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WILNA, Elia
Umberto Cassuto
Talmudista, nato a Selz o a Vilna il 23 aprile 1720, morto a Vilna il 9 ottobre 1797. Unendo alla sua non comune erudizione talmudica una vasta cultura generale, egli fu [...] il primo a introdurre negli studî talmudici il metodo scientifico.
L'importanza della critica testuale, la ricerca obiettiva del significato originario dei testi indipendentemente dall'interpretazione ...
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Vepsi Popolazione ugrofinnica, stanziata nel territorio compreso fra le rive occidentali del Lago Onega e i corsi dello Svir´ e dell’Ojat´. Pur conservando nel folclore e nelle credenze tracce dell’antica [...] cultura ugrofinnica, i V. hanno adottato sistemi di vita simili a quelli dei Russi.
La loro lingua, il vepso, appartenente al ramo balto-finnico delle lingue ugrofinniche, è caratterizzato dai seguenti tratti: nella fonetica, la perdita totale dell’ ...
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Assumiamo convenzionalmente che l’età umanistica e rinascimentale coincida con i secoli XV e XVI. È questa l’epoca, in Italia come negli altri paesi dell’Europa occidentale, dell’emergere delle lingue [...] eventi traumatici cambiano la condizione politica della Penisola e la sua percezione da parte delle classi dirigenti e degli uomini di cultura italiani: la discesa di Carlo VIII (1494) e il Sacco di Roma (1527). La discesa di Carlo VIII, che quasi ...
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Nome dato da W. Schmidt a una famiglia linguistica avente posizione intermedia fra le lingue dell’Asia centrale (sino-tibetane) e quelle dell’Indonesia e Polinesia (austronesiane). Ne fanno parte popolazioni [...] molto diverse per cultura: Semang e Senoi (Malacca), Khasi (Nicobare), Palaubg (Indoesia), Mon-Khmer (Indocina). ...
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Filologo e critico letterario italiano (Chieti 1879 - Padova 1947), fratello di Maria. Insegnò (dal 1913) lingua e letteratura italiana nell'univ. di Bucarest; dal 1933 lingue e letterature neolatine a [...] Padova. Ha contribuito largamente alla conoscenza in Romania della cultura italiana e in Italia della cultura romena. Oltre a un Manualetto rumeno (1946) e a saggi di linguistica e di letteratura, notevole è il suo Francesco da Barberino e la ...
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MORENO, Martino Mario
Orientalista, nato a Torino l'8 settembre 1892. Entrato nella carriera coloniale, fu direttore generale degli affari politici al ministero dell'Africa Italiana, e poi direttore [...] dell'Istituto italiano di cultura a Beirut, e ministro plenipotenziario a Khartūm.
Accanto a questa attività amministrativa, ha svolto un'intensa e originale attività scientifica in più campi dell'orientalismo, soprattutto nella islamistica (La ...
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Dal nome ῾Ρωμαῖος con cui si chiamarono i Greci in età bizantina, in quanto abitatori dell’Impero Romano d’Oriente, e poi nelle età successive (gr. mod. ῾Ρωμιός), si dice in riferimento alla storia, alla [...] cultura, alla lingua o ai dialetti neogreci. ...
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In linguistica e in filologia, lo stesso che neolatino (➔ neolatine, lingue); filologia r., quella che ha per oggetto di studio, soprattutto comparativo, i testi letterari, antichi ma anche moderni, redatti [...] nelle lingue romanze, e la cultura che essi esprimono. ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...