STILISTICA (XXXIII, p. 734)
Cesare Segre
La parola, già usata in tedesco da Novalis, diventa termine tecnico ben definito ad opera di C. Bally (1902): "La stylistique étudie les faits d'expression du [...] Firenze 1957; L. Spitzer, Marcel Proust e altri saggi di letteratura francese moderna, Torino 1959; id., Lo sviluppo di un metodo, in Cultura Neolatina, XX (1960), pp. 109-28; id., Les études de style et les différents pays, in Autori vari, Langue et ...
Leggi Tutto
Tra i possibili criteri di classificazione del testo in generi o tipi (➔ testo, tipi di) è invalso – soprattutto in ambito didattico – un modello di carattere funzionale-cognitivo basato sull’intersezione [...] che Lea Ritter Santini stia svolgendo, dalla sua cattedra di germanistica a Münster, una preziosa opera di raccordo fra la cultura tedesca e l’Italia. Basterebbe, al riguardo, citare alcuni libri che, grazie alle sue cure, sono potuti uscire negli ...
Leggi Tutto
La Campania non è un’area uniforme dal punto di vista linguistico (Radtke 1997; De Blasi 2006a), poiché nessun dialetto (nemmeno il napoletano, parlato a Napoli e nei dintorni) ha mai raggiunto lo status [...] conservano connotazione locale le voci che, in ogni parte della regione, rimandano ad aspetti della realtà e della cultura materiale come boccaccio «recipiente di vetro per conservare alimenti», buatta «scatoletta di latta (usata in particolare per i ...
Leggi Tutto
HAGER, Giuseppe
Marica Roda
Nacque a Milano il 30 apr. 1757, da Giuseppe e Marianna Tyher (Milano, Arch. storico civico, Rubrica del ruolo gen. di popol., vol. 11). All'età di 10 anni lasciò Milano [...] su oggetti o iscrizioni monumentali, il tema classico della produzione hageriana: la parentela e i prestiti antichi tra la cultura occidentale e quella cinese. L'argomento è trattato per ipotesi non sempre inoppugnabili, mentre d'altro lato lo H ...
Leggi Tutto
Una lingua possiede generalmente un corredo di parole ritenute a vario titolo proibite o sconvenienti (dette usualmente parolacce), utilizzate a volte, in chiave metaforica, come ➔ insulti o imprecazioni, [...] d’un turco.
Assai labile può risultare il confine tra imprecazione e bestemmia, soggetto a oscillazioni in base all’epoca, alla cultura e al luogo. È noto, per es., come in alcune regioni italiane, quali la Toscana o il Veneto, la bestemmia, spesso ...
Leggi Tutto
L’➔italiano regionale usato in Sardegna (cfr. Loi Corvetto 1983) è una varietà che, nei suoi tratti principali, è diffusa presso tutti gli strati sociali dell’isola, non è recepita come marcata in maniera [...] impiego di dialettalismi, infine, è circoscritto soprattutto a specifici campi semantici connessi alla gastronomia o, comunque, alla cultura locale. Si tratta di lessemi per i quali talvolta non esiste un corrispondente italiano, quali corbula «cesto ...
Leggi Tutto
PAPIAS
Roberta Cervani
– Le notizie biografiche sono scarse e incerte, a iniziare dal nome stesso, sulla cui autenticità sono stati avanzati dubbi. È stato ipotizzato che Papias designi l’opera e non [...] a quanto possiamo riscontrare in altri testi grammaticali medievali e anche nell’Elementarium – scarse tracce della sua cultura ecclesiastica. Le sostituzioni di esempi classici di Prisciano con parole cristiane sono poco frequenti, aggiunte e ...
Leggi Tutto
PIETRO da Montagnana
Eleonora Gamba
PIETRO da Montagnana (Pietro Floriani da Montagnana, Petrus de Florianis de Montagnana). – Nacque da Francesco, un esattore delle imposte originario del borgo padovano [...] (1956), pp. 263-280; A. Pertusi, Leonzio Pilato fra Petrarca e Boccaccio: le sue versioni omeriche negli autografi di Venezia e la cultura greca del primo Umanesimo, Roma 1964, pp. 121-125, 536; G. Tamani, I manoscritti ebraici di P. da M., in La ...
Leggi Tutto
La comunità greca italiana (➔ minoranze linguistiche) è distinta in due aree: quella salentina (nella provincia di Lecce) e quella calabrese (nella provincia di Reggio Calabria). Le zone geografiche in [...] , come effetto dell’opinione diffusa secondo cui è ormai inutile rianimare il griko, ed è invece più importante recuperarne la cultura, nelle ore previste per l’insegnamento della lingua si trattano in realtà per lo più argomenti legati alla poesia ...
Leggi Tutto
La metonimia (dal gr. metōnymía; lat. denominatio, transnominatio) è una figura retorica (➔ retorica) tradizionalmente inserita tra i tropi, in quanto produce il ‘sovvertimento’ del significato proprio [...] esempi a supporto delle inferenze istituite sono in realtà stereotipi, simboli o luoghi comuni connessi a una cultura: ciò permette di giustificare anche per la metonimia la presenza di catacresi metonimiche (➔ metafora) per indicare sostituzioni ...
Leggi Tutto
cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...