Dal punto di vista linguistico il fascismo riveste grande interesse, perché il regime si propose di disciplinare l’intero repertorio linguistico italiano, non limitandosi al controllo della lingua nazionale [...] campagne di stampa, condotte con note di servizio governative (le famigerate veline), cioè disposizioni perentorie del Ministero per la cultura popolare (il cosiddetto Minculpop) circa le notizie da dare, i termini e gli epiteti con cui darle e anche ...
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I cosiddetti corpora (sing. corpus) linguistici sono collezioni, per lo più di grandi dimensioni, di testi orali o scritti prodotti in contesti comunicativi reali (per es., registrazioni di discorsi o [...] lui sa e può fare
Da questi e altri esempi simili emerge che, se l’uso di opportunista in politica e cultura è molto simile e ha forte connotazione negativa (detesto gli opportunisti; opportunista senza etica), nello sport (o meglio, nel calcio) il ...
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CUGNONI, Giuseppe
Alessandra Cimmino
Nacque a Roma il 2 maggio 1824, da Valeriano e Angela Silvi, di un'agiata famiglia romana che sul finire del '700 svolgeva attività mercantile; fu pronipote di Giuseppe [...] . Fiorini-S. Ferrari, Firenze s. d. (ma 1961), p. IX (present. di E. Gabba); P. Treves, L'idea di Roma e la cultura italiana del secolo XIX, Milano-Napoli, 1962, pp. 208 s.; O. Majolo Molinari, La stampa periodica romana dell'Ottocento, Roma 1963, ad ...
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Pier Paolo Pasolini nacque a Bologna nel 1922 e morì a Roma nel 1975. Dell’esperienza espressiva straordinariamente multiforme di Pasolini, che fu, oltre che scrittore, anche regista cinematografico, ricordiamo [...] : posizione estrema suggerita, più che dalla nostalgia, dal sentimento di trovarsi inesorabilmente schiacciato «fra una cultura che non accettiamo e una cultura che è finita».
Bandini, Ferdinando (2003), Il “sogno di una cosa” chiamata poesia, in ...
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Il francese è riconosciuto come lingua ufficiale, accanto all’italiano, nella regione amministrativa della Valle d’Aosta; come lingua di minoranza (➔ minoranze linguistiche), insieme con il provenzale [...] alte Valli Chisone e di Susa che includa anche il francese, a cui andrà tendenzialmente assegnato il ruolo di lingua di cultura tradizionale. Se è ormai scomparsa la generazione educata in lingua francese, nelle alte Valli Chisone e di Susa è venuto ...
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Il ➔ punto e virgola, benché sia in generale il segno interpuntorio (➔ punteggiatura) meno ricorrente, è saldamente in uso in ambiti di scrittura accurata o colta.
Oltre che nei ➔ testi argomentativi, [...] forte nella scrittura in Internet (Mortara Garavelli 2003: 67; ➔ Internet, lingua di), dove spesso si esprime una cultura linguistica più incerta.
Il punto e virgola svolge quattro funzioni principali:
(a) scandire in una serie gli elementi ...
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Stato dell’Europa centrale. Confina a O e NO con la Germania, a S con l’Austria, a SE con la Slovacchia e a NE con la Polonia.
Il suo territorio, corrispondente a quello delle due regioni storiche della [...] parte dei ss. Cirillo e Metodio e di s. Venceslao comportò, con l’adozione del rito latino, un deciso orientamento verso la cultura dell’Europa occidentale e meridionale. Alla fine del 9° sec. e all’inizio del 10° risalgono le prime chiese in pietra ...
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lìngue mòrte Lingue che o non sono più usate da nessun parlante (come, per es., il gotico), o, pur essendo adoperate da persone che se ne appropriano attraverso lo studio (come il latino), non sono parlate [...] d'arte ecc.), sia perché le lingue ricadrebbero in una definizione estesa di ambiente, insieme con gli oggetti della cultura materiale e con le tradizioni economiche e produttive, e sarebbero quindi oggetto di una 'ecologia linguistica', così come l ...
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Il complesso delle discipline linguistiche, filologiche, archeologiche, storiche e religiose, rivolte allo studio scientifico delle antiche e moderne civiltà dell’Oriente, includendo in questo termine [...] primo luogo la siriaca), l’egiziana o copta, l’etiopica, l’armena, la georgiana, nonché, data la loro origine, le culture delle comunità cristiane sorte in India, nell’Asia centrale e in Cina per l’opera missionaria dei nestoriani. Elemento comune di ...
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Filologo classico tedesco, nato a Gaschwitz (Sassonia) il 6 agosto 1910, morto a Denzlingen (Baden) il 19 novembre 1981. Ha studiato presso il Philologisches Seminar di Lipsia, ove fu allievo di F. Klingner. [...] di indagine di B. sono stati la tarda antichità e, in generale, i meccanismi di trasmissione del sapere antico alla cultura occidentale. A tal riguardo ricordiamo gli studi su Boezio, il saggio sulla tradizione testuale della letteratura latina (in H ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...