CAVASSICO, Bartolomeo
Claudio Mutini
Nacque intorno al 1480 a Belluno da Troilo e Margherita di Campo. Il padre era notaio, non ricco, ma bene introdotto presso la più facoltosa clientela cittadina [...] realistica del mondo rurale bellunese.
Oltre a questi esperimenti di arcadia rusticale, e comuni comunque ad altre zone di cultura umanistica, il C. compose pure una favola pastorale in dialetto da recitarsi nel carnevale del 1513. Questa ecloga "in ...
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GUERRI, Domenico
Saverio Bellomo
Nacque ad Anghiari, presso Arezzo, il 20 genn. 1880 da Guido e da Prisca Vignoli. Dopo avere frequentato il seminario di Sansepolcro, si perfezionò nel R. Istituto di [...] del G. iniziò con la sua tesi di laurea, Di Papia e dei lessici enciclopedici. Contributo di ricerca per la storia della cultura del Basso Medio Evo, e tale lavoro lo mise a contatto con le fonti principali del sapere medioevale.
Di qui nacquero, tra ...
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BACCI, Orazio
Alberto Frattini
Nato a Castel Fiorentino in Valdelsa il 18 ott. 1864, studiò in Firenze, laureandosi nell'Istituto di studi superiori, alla scuola di A. Bartoli e di A. D'Ancona, il quale [...] per una prosa coltivata ed elegante. Nativa disposizione alle ricerche storico-erudite, nell'ambito modesto eppur fecondo della cultura regionale e provinciale, era stata del resto dimostrata dal B. nel suo primo lavoro giovanile sul compaesano A ...
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BELEGNO, Caterino
Gian Franco Torcellan
Nacque a Venezia l'8 apr. 1632, da Paolo di famiglia patrizia e da Elisabetta Malipiero. Educato secondo le rigide tradizioni cittadine, fu avviato alla carriera [...] di 20.000 ducati. Il prestigio della nuova dignità patema accrebbe l'influenza politica del B., che affinò la sua cultura e forgiò le armi di futuro diplomatico al seguito di alcuni ambasciatori della Serenissima in diversi paesi europei.
Nel 1651 ...
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BALDOVINI, Francesco
Raffaele Amaturo
Nacque a Firenze il 27 febbr. 1634, da Cosimo e da Iacopa Campanari. La sua famiglia discende indirettamente da quella dei Baldovini-Riccomanni. Soltanto nel 1626 [...] E tuttavia il B. ci appare oggi un rappresentante significativo, se pur minore, di quella timida ma non del tutto grama cultura toscana della seconda metà del Seicento, che ben si accompagna e fa da sfondo alle malinconiche vicende del tramonto della ...
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GENUZIO, Andrea
Lucinda Spera
Nacque a Napoli intorno al 1615 da una famiglia appartenente all'aristocrazia urbana di seggio.
Laureatosi in giurisprudenza nel 1636, sostenne apertamente il governo del [...] nascita di numerosi circoli letterari. Il G., letterato e giurista, godé di un certo credito presso gli ambienti della cultura ufficiale. Nel 1647 fu infatti nominato principe dell'Accademia degli Erranti, fondata nel 1626 da Mario Rota. Fu inoltre ...
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CAMPOLONGO, Emmanuele
Marco Palma
Nacque a Napoli il 30 dic. 1732 da Domenico e da Barbara Garrio. Dopo la morte del padre entrò dodicenne nel seminario di Aversa. Recatosi quindi ancora ragazzo a Roma, [...] 20 marzo del 1801.
Spirito piuttosto bizzarro e dotato di una cultura vasta ma non profonda, il C. si distinse maggiormente come a recepire quanto incapace di mediare gli stimoli della sua cultura.
Le sue opere più comunemente note sono La Polifemeide ...
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ALESSANDRO di Telese
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Nato in Italia meridionale (secondo lo Chalandon, fuori di essa), presumibilmente verso la fine del sec. XI, ed entrato nell'Ordine benedettino, divenne nel terzo decennio del [...] essa A. si rivela in possesso di una notevole cultura letteraria del tutto aliena, però, da influenze classiche; Sicile, I, Paris 1907, pp. XLVII-XLVIII; A. De Stefano, La cultura in Sicilia nel periodo normanno, Palermo 1938, pp. 54, 56; Dict. d ...
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BONARDI (Bonardo), Giovanni
Gianni Ballistreri
Nato a Verona, visse tra la seconda metà del XV sec. e la prima del XVI; dopo aver preso gli ordini sacerdotali esercitò la professione di insegnante. [...] favolosi su personaggi e avvenimenti dell'antichità, le stesse comiche incomprensioni del testo danno l'immagine vivissima di una cultura provinciale e attardata che per il suo stesso isolamento dalle grandi correnti di pensiero e per il suo rifarsi ...
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PONTANO, Giovanni
Bruno Figliuolo
PONTANO, Giovanni. – Nacque il 7 maggio del 1429, da Giacomo e da Cristina Pontano, membri della piccola nobiltà locale, a Cerreto di Spoleto.
Dopo l’assassinio del [...] . Il mondo del Segretario da Petrarca a Machiavelli, Milano 2004, pp. 225-234; G. Germano, Il De aspiratione di G. P. e la cultura del suo tempo, Napoli 2005; A. Iacono, Uno studente alla scuola del P. a Napoli: le Recollecte del ms. 1368 (T. 5. 5 ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...