Scrittore (1794-1851); appartenente alla nobiltà polacca della regione di Vitebsk, fu tra i primi studiosi della cultura e della lingua bielorussa, benché le sue opere più importanti siano scritte in polacco [...] e in russo. Tre sue poesie in bielorusso (due del 1809 e una del 1812) sono comunque tra le prime voci della nascente letteratura bielorussa dell'Ottocento ...
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Scrittore sloveno (Slom, Stiria, 1800 - Maribor 1862), sacerdote e vescovo. Diede un notevole contributo alla diffusione della cultura slovena fra il popolo, con una serie di scritti didattici ed edificanti. [...] Della sua produzione letteraria vanno ricordati il volumetto di poesie Pesme po Koroshkim ino Shtajarskim snane ("Canti conosciuti in Carinzia e in Stiria", 1833), che comprende anche versi di altri autori, ...
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Scrittore e storico (Rovereto 1758 - Milano 1827). Si occupò di letteratura e in genere di storia della cultura (Vita d'Ovidio, 2 voll., 1792; Vita di Seneca, 1793; Idea dell'ottimo precettore nella vita [...] e disciplina di Vittorino da Feltre, 1801; Vita di Giovanni Battista Guarino Veronese, 3 voll., 1805); la sua opera maggiore è una storia di Milano (Dell'istoria di Milano, 4 voll., 1820) dal sec. 11º ...
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Breve narrazione per lo più in versi. Quando si parla di f. come genere letterario, ci si riferisce comunemente a quella i cui caratteri fondamentali furono segnati già da Esopo e universalmente diffusi [...] si aggiunsero però presto elementi nuovi provenienti dall’antichità e dall’Oriente e dalle nuove condizioni di vita e di cultura; centro principale di diffusione della favolistica medievale, dal 7° al 14° sec., fu la Francia del Nord. Il Medioevo ...
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Poeta catalano (Barcellona 1884 - Bruxelles 1970). Fu anche prof. universitario in Belgio e in Messico. Di raffinatissima cultura e intensa ispirazione; delle influenze parnassiane e decadenti, sensibili [...] nella sua lirica giovanile, non resta in quella dell'età matura che l'amore della perfezione formale, e l'arte sua si ricollega in certo modo alla pura tradizione quattrocentesca. Ha scritto: L'idili dels ...
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Critico letterario e teatrale, autore drammatico e narratore francese (Vennecy, Loiret, 1853 - Travers, Loiret, 1914). Di grande cultura e gusto, pubblicò Les contemporains (8 voll., 1885-99), Impressions [...] de théâtre (10 voll., 1888-98), conferenze su J.-J. Rousseau (1907), Racine (1908), Fénelon (1910), Chateaubriand (1912). Scrisse anche lavori teatrali (Filipote, 1893; L'âge difficile e Le pardon, 1895; ...
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Scrittore italiano (Firenze 1897 - ivi 1980). Cattolico militante, fondò a Firenze, nel 1929, Il Frontespizio, rivista di cultura e polemica, durata fino al 1940. Prosatore risentito e vivace, un poco [...] alla maniera di G. Papini, la sua produzione letteraria è assai copiosa, e negli ultimi anni particolarmente impegnata in ricerche di storia dell'arte; ma le sue cose migliori, anche per una certa vena ...
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Retore (n. Cirta, Numidia, inizio sec. 2º d. C. - m. 170 circa). È il più notevole rappresentante della cultura pagana del suo secolo; la sua attività è volta pressoché esclusivamente ad esaltare i valori [...] di F. risultano preziosi per i grammatici posteriori), la ricerca affettata di semplicità, l'uso di preziosismi e di grecismi preannunciano già chiaramente il processo di involuzione di quella cultura che F. intende così tenacemente riaffermare. ...
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Pseudonimo dello scrittore italiano Giacomo Ca' Zorzi (Noventa di Piave 1898 - Milano 1960). Dotato di una ricca cultura internazionale, N. appare una figura atipica di intellettuale nel panorama italiano, [...] estraneo sia all'idealismo sia all'ermetismo, molto attento alla vita sociale, animato da uno spirito antiborghese che intreccia socialismo e liberalismo nel proposito di trovare una sintesi tra valori ...
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Scrittore (Pescara 1863 - Gardone Riviera 1938). Fu uno dei maggiori esponenti del decadentismo europeo. Dotato di una cultura molto vasta, mostrò un'inesauribile capacità di assimilare le nuove tendenze [...] letterarie e filosofiche, rielaborandole con una raffinata tecnica di scrittura.
Vita
Era ancora convittore presso il collegio Cicognini di Prato quando esordì con Primo vere (1879), una raccolta di poesie ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...