MAFFEI, Scipione
Gian Paolo Romagnani
Nacque a Verona il 1 giugno 1675, terzogenito maschio e ultimo degli otto figli del marchese Giovanni Francesco e della marchesa Silvia Pellegrini.
Dal 1689 al [...] Facoltà di scienze politiche dell'Università di Perugia, XIX (1982-83), pp. 345-358; Id., Immagini dell'Inghilterra politica nella cultura italiana del primo Settecento, Firenze 1984, pp. 103-121; G. Folena, "Prima le parole e poi la musica": S. M ...
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Autore siro monofisita (m. 667), vescovo di Qenneshrīn, scrittore di soggetti profani e propagatore della cultura greca; scrisse di filosofia aristotelica, compì versioni dal greco in siriaco e anche dal [...] persiano; è stato il rappresentante classico della dottrina astronomica dei Siri e ha compilato, oltre ad altri lavori in questo campo, un trattato sull'astrolabio e un Discorso sulle costellazioni di ...
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Studioso italiano (Nettuno, Roma, 1923 - Londra 2001). I suoi contributi più importanti sono rivolti alla cultura umanistica e rinascimentale, in particolare all'opera di Giordano Bruno (ed. delle Opere [...] italiane, 1991; ed. della Cena de le ceneri, 1955, con fondamentali acquisizioni testuali) e di Aretino (ed. delle Sei giornate, 1969). Da ricordare: Schede di italianistica (1976) e Nuove schede di italianistica ...
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Scrittore statunitense (Oklahoma City 1914 - New York 1994); si occupò di scultura, musica, folclore e cultura afroamericana. Iniziò la sua opera di scrittore accanto a R. Wright collaborando alle riviste [...] New Challenge e New Masses con racconti e articoli. Allontanatosi dal comunismo e, nella letteratura, dal realismo, pubblicò nel 1952 The invisible man che lo pone nella linea del simbolismo, dopo Faulkner. ...
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Scrittrice italiana (Torino 1931 - Livorno 2009); ha esordito con successo come poetessa di non comune cultura (Orizzonte anche tu, 1956; Le ciminiere di Casale, 1962; L'ipotesi di Agar, 1968), ottenendo [...] i risultati più lusinghieri con la raccolta Bestiario d'amore (1974). Ha poi trasferito la medesima ambizione, più che la stessa ispirazione lirica, in una narrativa felicemente equilibrata tra le accensioni ...
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Sabatini, Mariano. – Giornalista e scrittore italiano (n. Roma 1971). Dagli anni Novanta ha scritto di cultura e spettacoli su quotidiani (tra gli altri, Il Tempo, Il Messaggero e i quotidiani del gruppo [...] Espresso), periodici e per il web. Autore di programmi di successo per la Rai, Tmc e altri network nazionali (Tappeto volante, Campionato di lingua italiana, Parola mia, Uno Mattina), ideatore e conduttore ...
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Scrittore e poeta francese (Il Cairo 1912 - Parigi 1991). Di origine ebraica, ma influenzato dalla cultura araba, visse a lungo al Cairo, dove studiò nelle scuole francesi. Militò nelle file dell'antifascismo [...] italiano all'estero. L'esilio a Parigi, nel 1957, fu all'origine di una svolta nella sua produzione: alla poetica del frammento di ispirazione surrealista si sovrappose il flusso di una parola che incessantemente ...
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Denominazione complessiva della produzione letteraria degli Stati dell’America Centrale e Meridionale di lingua e cultura spagnola. Nonostante le numerose e grandi differenze di stratificazione etnica [...] e di evoluzione politica e sociale tra i vari paesi dell’America Latina, è infatti prevalso l’uso di considerare le vicende di quel continente sotto un profilo unitario e organico e sempre meno in base ...
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Scrittore e prelato (Salisbury tra il 1110 e il 1120 - Chartres 1180), una delle maggiori figure nella cultura del 12º sec. Formatosi alla scuola dei più famosi maestri di Parigi e Chartres negli anni [...] Becket, in Francia e fu creato vescovo di Chartres (1176). Le opere maggiori di G., tra le più significative per la cultura del 12º sec., sono il Metalogicon e il Polycraticus. La prima, scritta in difesa della logica (donde il titolo), combatte le ...
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Scrittore e giornalista francese (Boulogne-sur-Mer 1864 - Parigi 1915). Svolse inchieste in varî campi della cultura e della politica. Si rese noto con una Enquête sur l'évolution littéraire (pubblicata [...] in volume nel 1891), cui seguirono altre (sulla questione sociale, sul teatro, ecc.). Notevoli: En Allemagne (4 voll., 1907-11), Amérique moderne (2 voll., 1910-11) ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...