DI GIOVANNI, Vincenzo
Luca Lo Bianco
Nato a Salaparuta (Trapani) il 19 ott. 1832 da Calogero e da Caterina Bruscia, in seno a una famiglia agiata, fu educato nei primi anni dallo zio paterno, il canonico [...] , Il cristianesimo sociale in G. Toniolo, Palermo 1972, pp. 85-130 (lettere del Toniolo al D.); G. Gentile, Il tramonto della cultura siciliana, Bologna 1919, pp. 80 s., 97, 139 s.; V. Inglese D'Arnico, V. D. filosofo e umanista, Palermo 1949; S ...
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MARCELLINO, Valerio
Lorenzo Carpanè
Nacque a Venezia, probabilmente nel 1536, da Giambattista.
Ebbe due fratelli, Giovanni Aurelio e Francesco; sposò Laura di Silvestro Memo, la quale dettò testamento [...] tardo Cinquecento, Roma 1974, pp. 74, 135, 158, 213; G. Auzzas, La narrativa nella prima metà del Cinquecento, in Storia della cultura veneta, a cura di G. Arnaldi - M. Pastore Stocchi, 2, III, Vicenza 1980, p. 133; M. Firpo, Citolini, Alessandro, in ...
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FERRETTI, Augusto
Nacque a Roma il 21 ag. 1845 ed entrò nella Compagnia di Gesù il 5 nov. 1862.
In questo periodo si assisteva in Italia ad una ripresa del pensiero tomista con vari centri di irradiazione [...] Collegio Romano dal 1842 ad oggi,in Gregorianum, XXXV (1954),pp. 512-540;R. Aubert, Aspects divers du neo-thomisme sous le pontificat de Léon XIII, in Aspetti della cultura cattolica nell'età di Leone XIII, a cura di G.Rossini, Roma 1961,pp. 133-227. ...
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Erasmo da Rotterdam
Margherita Zizi
Un grande umanista europeo contro il dogmatismo e l'intolleranza
Grande umanista e filologo, Erasmo visse nella prima metà del Cinquecento, in un periodo segnato [...] è stato così intitolato un programma di scambi culturali tra studenti europei, il Programma Erasmus, adottato nel 1987, affinché questi possano arricchire il proprio patrimonio di conoscenze e di esperienze a contatto con la cultura di altri paesi. ...
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qualità Proprietà che caratterizza una persona, un animale o qualsiasi essere, una cosa ecc., come specifico modo di essere, soprattutto in relazione a particolari aspetti o condizioni, attività, funzioni [...] prodotti agroalimentari. Nell’ambito dell’UE esiste, riguardo al concetto di q., una differenza piuttosto marcata tra paesi di cultura anglosassone e paesi dell’area mediterranea. Nei primi la q. viene intesa in senso normativo, ossia come rispetto ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] senso pieno e compiuto. Sono linee di tendenza che nascono dalla dissoluzione dei classicismi, dense di contatti con la cultura del Barocco, e che porteranno a quella rivalutazione dell’allegoria che si affermò con alcune avanguardie del 19°-20° sec ...
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Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa [...] eccessivamente ottimistica della razionalità umana. Essa attribuirebbe a ideali normativi (appartenenti a una certa cultura) lo status di descrizioni biologico-naturalistiche, estendendo ai meccanismi biologici che presiedono all’adattamento degli ...
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Razionalità
Antonio Rainone
Claudio Sardoni
Filosofia
di Antonio Rainone
È quasi un luogo comune la constatazione che la r. e i problemi a essa connessi costituiscano temi eterni della ricerca filosofica. [...] ha un carattere prevalentemente intraculturale, le forme di ragionamento e di comportamento essendo razionali solo all'interno delle culture che le istituiscono - Nozick ha, per es., osservato che i principi che presuppongono certe forme di r. comuni ...
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FURLANI, Giuseppe
Paolo Taviani
Nato a Pola il 10 nov. 1885 da Francesco e Luigia Damiani, si laureò in giurisprudenza nel 1908 e in filosofia nel 1913 all'università di Graz. In seguito soggiornò a [...] Poi il raggio si ampliò verso pressoché tutte le materie assiriologiche: letteratura, filologia, diritto, religione.
L'interesse per la cultura siriaca e araba non venne mai meno, ma a partire dal 1927 la produzione assiriologica prese decisamente a ...
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GRASSI, Ernesto
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Milano il 2 maggio 1902 da Giovanni Battista e da Caterina Luce. Compì gli studi nella città natale, dove fu allievo di P. Martinetti ed entrò in contatto [...] memoria di E. G., a cura di E. Hidalgo-Serna - M. Marassi, Napoli 1996; D. Bigalli, Umanesimo e Rinascimento nella cultura italiana del dopoguerra, in Cinquant'anni di storiografia filosofica in Italia, a cura di E. Donaggio - E. Pasini, Torino 2000 ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...