Per b. s'intende, soprattutto a partire dalla elaborazione che ne ha proposto M. Foucault, un'implicazione diretta e immediata tra la dimensione della politica e quella della vita intesa nella sua caratterizzazione [...] di massima elaborazione, non è stato Foucault a coniare il concetto di biopolitica. Già in qualche modo profilato nella cultura positivistica francese - A. Comte nel suo Système de politique positive (1851-1854) usa il neologismo biocrazia - e poi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giordano Bruno
Michele Ciliberto
In seguito alla morte sul rogo, sull’opera di Giordano Bruno si è accumulata la densa polvere di una fortuna, e di un mito, che ha stravolto per un lungo periodo tratti [...] aveva perciò diritto di far sentire liberamente la sua voce. Bruno – e questo è uno dei tratti di fondo della cultura italiana in questo periodo – non si muove mai in un orizzonte ristretto, provinciale. E pur sentendosi parte di una ‘tradizione ...
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Le grandi domande
Stefano De Luca
Grandi domande e grandi risposte
Da sempre l'uomo non può fare a meno di porsi alcune domande fondamentali: qual è l'origine di tutte le cose e il loro significato? [...] Brigit, dea della poesia, della previsione, della medicina e della metallurgia; il figlio di lei Ogma, dio della cultura e dell'eloquenza, inventore della lingua celtica. Il rapporto con la natura era fondamentale: alcuni animali erano sacri (cavalli ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Pico della Mirandola
Nicoletta Tirinnanzi
Tesa in un breve arco di tempo, la vicenda di Pico sembra innervata sullo scarto tra l’originaria esaltazione della libertà umana e la tensione religiosa [...] filigrana del testo, la lettera di Pico propone anche un diverso modello di civiltà, una comunità di sapienti sottratta alla cultura dell’apparenza in cui restano invischiati i filosofi-retori. Spunti precisi, questi, ma che si impongono di scorcio e ...
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Classe, coscienza di
Iring Fetscher
Introduzione
Il concetto di coscienza di classe è stato sviluppato da Marx e dal marxismo, ma si è in seguito diffuso più ampiamente e viene oggi usato - in un senso [...] cui milioni di famiglie vivono in condizioni economiche tali che distinguono i loro modi di vita, i loro interessi e la loro cultura da quelli di altre classi e li contrappongono ad esse in modo ostile, esse formano una classe" (pp. 195-196). Dunque ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Botero
Robertino Ghiringhelli
La vita di Giovanni Botero, altalenante tra certezze e dubbi, fama e oblio, ebbe un filo conduttore mai interrotto: la ricerca di un legame duraturo tra fede e [...] di uso comune prima ancora di essere ben definito. Difatti, la fortuna e il diffondersi nelle corti e nelle culture europee dei princìpi politici del Principe di Machiavelli e degli scritti di Tacito portano ad accettare come fine ultimo della ...
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Impurità
Claudia Mattalucci
Nel linguaggio corrente il termine impurità è sinonimo di sozzura e di alterazione e si riferisce alla mescolanza di oggetti, comportamenti o individui che andrebbero separati. [...] loro disposizione dell'universo. Gli animali che non si lasciano collocare all'interno del modello tassonomico imposto da ciascuna cultura al mondo sono simbolicamente separati dagli esseri normali, in modo tale che lo schema non debba essere rimesso ...
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La borghesia
Luciano Cafagna
La borghesia è il gruppo sociale che compare nel basso Medioevo con la rinascita e la diffusione, nei Paesi dell’Europa continentale, di agglomerati urbani, generalmente [...] a mimetizzarsi nel modello nobiliare cominciò a entrare in crisi con l’affermarsi, nel corso del Settecento, della cultura illuministica e subì un duro colpo con la Rivoluzione francese: fu qui che la contrapposizione fra nobiltà e borghesia ...
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ACRI, Francesco
Francesco Corvino
Nacque a Catanzaro il 19 marzo 1834 (alcuni biografi scrivono erroneamente 1836), di umile famiglia, e compì i suoi studi nella città natale, sotto la guidg del fratello [...] trasferimento di F. Fiorentino a Palermo. Nonostante il suo lungo insegnamento, l'A. rimase quasi sconosciuto al mondo della cultura italiana, sia per il suo carattere solitario, sia per avere scritto poco, soprattutto a causa di certo suo desiderio ...
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valori
Margherita Zizi
Gli ideali che orientano le nostre scelte morali
Valori sono i princìpi che i singoli individui o una collettività considerano superiori o preferibili. Essi vengono utilizzati [...] economica e giuridica, con le tradizioni, i costumi e i simboli di una collettività, e quindi mutano nelle varie culture ed epoche storiche
Un termine, molti significati diversi
Fin dall’antichità il termine valore è stato usato per indicare il ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...