Ciò che si riceve come ricompensa e in riconoscimento dei propri meriti.
Concetto etico di premio
Il concetto di p. acquista un significato critico, da un lato in sede pedagogica, dall’altro in sede di [...] in prosa di autore italiano; votanti sono gli ‘amici della domenica’, una giuria di 400 persone inserite a diverso titolo nella cultura italiana. P. Viareggio Ideato nel 1929 da L. Repaci, insieme a C. Salsa e A. Colantuoni, inizialmente fu unico, e ...
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WINDELBAND, Wilhelm
Heinrich Levy
Filosofo, nato a Potsdam l'8 maggio 1848, morto a Heidelberg il 22 ottobre 1915. Insegnò filosofia all'università di Lipsia dal 1873, a Zurigo dal 1876, a Friburgo [...] nello stesso tempo l'orientamento unilaterale della filosofia verso le scienze naturali, e propugna la necessità di una filosofia della cultura. Notevoli anche gli studî del W. nel campo della logica, tra cui vanno menzionati Beiträge zur Lehre vom ...
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Latinista francese, nato ad Annecy (Haute Savoie) il 13 settembre 1900, morto a Six-Fours (Var) il 20 settembre 1976. Dal 1924 al 1926 soggiornò presso l'Ecole française di Roma; dopo una breve permanenza [...] l'attenzione su altri influssi, come quello di Empedocle e del pitagorismo.
B. fu anche attento organizzatore di cultura, come testimonia la sua decennale attività di direzione dell'Ecole française e la sua appassionata partecipazione al dibattito ...
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Tecnica
Jacques Ellul
di Jacques Ellul
Tecnica
sommario: 1. Il concetto di tecnica. 2. La tecnica come ambiente. 3. La tecnica in quanto sistema. 4. La tecnica in quanto mito. 5. La prevedibilità della [...] psicologica o delle relazioni umane o ancora di tecniche di organizzazione degli insiemi umani. La società umana non è più una cultura in simbiosi con un insieme naturale, ma è divenuta un ‛in sé' che non conosce più regole esterne; ordina se stessa ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Carlo Michelstaedter
Fabrizio Meroi
Il pensiero di Carlo Michelstaedter, figura di primo piano nel panorama filosofico europeo dell’inizio del Novecento, è stato spesso interpretato – sulla scorta, [...] compagni di studi Gaetano Chiavacci e Vladimiro Arangio-Ruiz, futuri editori delle sue opere ed esponenti di rilievo della cultura filosofica italiana del Novecento; a Gorizia, Enrico Mreule e Nino Paternolli. Il legame più significativo è senz’altro ...
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Neurofilosofia
Patricia S. Churchland
Paul M. Churchland
Gli sviluppi conoscitivi delle basi neurobiologiche della percezione, dell'attenzione, della memoria, dell'apprendimento, del linguaggio, del [...] che sia possibile spiegare in termini di attività nervosa, di evoluzione del cervello e di interazione tra cervello e cultura anche scelte e responsabilità morali. Tale teoria accetta una nozione non mistica di emergenza, intesa come proprietà di una ...
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CORNELIO, Tommaso
Vittor Ivo Comparato
Nato a Rovito, nei pressi di Cosenza, nel 1614, il C. fu uno dei protagonisti della rivoluzione scientifica del XVII secolo nell'area meridionale. Della sua giovinezza [...] , Dal Rinascimento all'Illuminismo. Saggi e ricerche, Pisa 1970, capp. 3-5; M. Torrini, A. Monforte..., in Ricerche sulla cultura dell'Italia moderna, Bari 1973, pp. 97-146; M. Baldini, Epistemologia e storia della scienza, Firenze 1974, cap. 3; G ...
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FRANCESCHI, Caterina
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Narni (oggi in prov. di Terni) il 26 genn. 1803 da Antonio, già ministro della Repubblica Romana (1798-99), e da Maria dei conti Spada.
A cinque anni [...] meditati, si trovano i concetti fondamentali che ispireranno la sua produzione futura: importanza della tradizione e della cultura classica, non solo come valore filologico ed estetico, ma anche come principio educativo, filosofico, politico e quale ...
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ASTORINI, Elia
Mario Rosa
Nacque il 3 genn. 1651; è incerto se a Cirò, feudo degli Spinelli principi di Tarsia che lo protessero nelle ultime fortunose vicende della sua vita (Zavarroni), o ad Umbriatico [...] continuo è il richiamo al pensiero di Hobbes, ecc.
A questo impasto di vecchio e di nuovo, che contrappunta un momento della cultura meridionale e riflette il travaglio di un pensiero l'A. dedicò dunque lo scorcio estremo dei suoi anni, divisi tra la ...
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MARCHESINI, Giovanni Battista
Alessandra Tarquini
Nacque a Noventa Vicentina il 18 sett. 1868 da Giulia Gregolo, sarta, e da Antonio, scrivano dell'Anagrafe.
Dopo aver frequentato le scuole elementari [...] di aver falsificato il suo pensiero; questi, a sua volta, nel 1907 ribadì il proprio severo giudizio recensendo ne La Cultura il nuovo volume del M., La vita e il pensiero di Roberto Ardigò (Milano 1907).
Negli anni successivi, caratterizzati dalla ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...