BARTOLOMEI, Alfredo
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Nacque il 10 marzo 1874 a Sant'Angelo dei Lombardi (Avellino), da Luigi e da Rosa Lembo. Avviatosi agli studi di giurisprudenza, si laureò a Bologna nel 1896. Il suo primo lavoro, [...] i suoi interessi civili nel 1944, collaborando alla rivista Stoa,con un saggio su La funzione etico-sociale dell'alta cultura,di scarso interesse politico, ma improntato a un coerente ripensamento etico.
Morì a Roma l'8 giugno 1954.
Altre opere ...
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GARAUDY, Roger
Giuseppe Bedeschi
Filosofo e uomo politico, nato a Marsiglia il 17 luglio 1913; è stato per molti anni uno dei più autorevoli dirigenti del Partito comunista francese, del cui ufficio [...] della mano d'opera, il cambiamento dello stesso concetto di qualificazione professionale, concedendo maggior spazio alla cultura generale. Infine, la nuova rivoluzione scientifica e tecnica rovescia - sia al livello della gestione aziendale, sia ...
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Coscienza
HHans Wagner
Donald O. Hebb
Carlo Loeb
di Hans Wagner, Donald O. Hebb, Carlo Loeb
COSCIENZA
Coscienza
di Hans Wagner
sommario: 1. Introduzione. 2. Le difficoltà specifiche della teoria della [...] si tratta in ogni caso di principî dai quali dipendono la validità e il valore di tutti i diversi campi della cultura e della civiltà (sul piano individuale come su quello collettivo), e che noi adoperiamo quindi come norme e criteri per distinguere ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Leonardo da Vinci
Fabio Frosini
Carlo Vecce
Leonardo da Vinci è sicuramente una delle figure più rappresentative del Rinascimento, di cui incarna l’aspirazione di conoscenza del reale per mezzo della [...] e trasmigrazione, per cui il tempo è un grande vettore di ricombinazione, è però presente in Leonardo anche tutta una cultura della miscredenza, legata ai nomi dei due Pulci, o, per altro versante, al primitivismo di Piero di Cosimo, e attraverso ...
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ANCESCHI, Luciano
Niva Lorenzini
Nacque a Milano il 20 febbraio 1911 da Giovanni, industriale, e Agar Zambonini, casalinga, secondo di quattro fratelli (Luigi, Mario, Anna Maria). Il 5 settembre 1938 [...] così: «è una proposta di storiografia e di teoria fenomenologica, il campo scelto per l’esame è il gran mondo della moderna cultura poetica, il nodo Poe-Baudelaire, e la nozione di poesia pura nel suo movimento, in tutti i gesti in cui essa vive ...
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BONAVINO, Cristoforo (Ausonio Franchi)
Maria Fubini Leuzzi
Nacque a Pegli il 27 febbr. 1821, da Giambattista e da Caterina Traverso, in una numerosa famiglia. Compiuti gli studi primari, aiutò il padre [...] 397-399; S. Landucci, L'hegelismo in Italianell'età del Risorgimento, in Studi storici, VI (1965), p. 626. Sui giudizi della cultura laica dopo la pubblicazione dell'Ultima critica, cfr. L. Ferri, L'Ultima critica di A. F., in Nuova Antologia, 1º dic ...
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GUASTELLA, Cosmo
Angela Taraborrelli
Nacque a Misilmeri, in provincia di Palermo, il 28 genn. 1854 da Vincenzo, farmacista, e da Marianna Piazza. Compì gli studi secondari nel regio liceo Vittorio Emanuele [...] 1° sett. 1899, era tesa a offrire una visione positiva della realtà, in linea con l'orientamento della cultura europea contemporanea dominata dalla concezione naturalistica e dalla filosofia dell'esperienza, che aveva come massimi rappresentanti H ...
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BETTI, Claudio, detto Betto giovane
Giorgio Stabile
Nacque a Modena, probabilmente intorno al 1570, da Antonio Maria, celebre medico modenese e professore di filosofia e medicina all'università di Bologna, [...] e la fortuna del suo insegnamento rimase legata alla sua attività di "dialettico". Alla sua scuola passarono personalità importanti della cultura e della società emiliana: da A. Tassoni ad U. Aldrovandi, da C. Ercolani ad A. Dandini, a F. Panini, e ...
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Senso specifico per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavo orale. Per estensione il termine è adoperato in etica e in estetica per designare la sensibilità [...] un’autonoma capacità di sentire. La nascita della dottrina del g. estetico è collocabile anch’essa nel 17° sec., nella cultura spagnola (B. Gracián fu tra i primi a usare quel termine, dandogli il significato di una facoltà capace di apprezzare con ...
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Filosofo e storico della filosofia tedesco (Breslavia 1874 - New York 1945); dal 1919 fu prof. e poi rettore nell'univ. di Amburgo; esule per le persecuzioni razziali naziste, fu prof. a Oxford (1934), [...] Physik, 1936; trad. it. 1970). Nel contempo estese la stessa interpretazione kantiana alle altre sfere della cultura, tutte intese come autonome manifestazioni dell'attività conoscitiva dello spirito. Nella Philosophie der symbolischen Formen (3 voll ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...