comicità e umorismo
Mirella Schino
Far ridere è una cosa seria
La comicità e l'umorismo, la loro natura e le loro cause, sono stati spesso oggetto di riflessione filosofica. Ma sono stati anche punto [...] è stato oggetto di una ricorrente repressione.
Sono affermazioni forse non del tutto giuste, visto che anche nella cultura occidentale esiste una visione alta della comicità, certamente propria solo di qualche minoranza, come i romantici tedeschi, ma ...
Leggi Tutto
LEVI, Alessandro
Alberto Cavaglion
Nacque a Venezia il 19 nov. 1881 da Giacomo, direttore delle Assicurazioni generali e da Irene Levi-Civita, sorella di Giacomo, già segretario di G. Garibaldi a Bezzecca, [...] fra Venezia e Padova - considerata, quando il L. vi giunse, la roccaforte del metodo "positivo" -, nell'alveo di una cultura carica di memorie risorgimentali e nel mezzo della temperie che vide sorgere in Italia le prime organizzazioni socialiste. Il ...
Leggi Tutto
PETRONE, Igino
Jonathan Salina
PETRONE, Igino. – Nacque a Limosano, presso Campobasso, il 21 settembre 1870, da Errico, notaio, e da Giulia Iacovone.
Dopo i primi studi, compiuti nella provincia natale [...] P., in Atti del R. Istituto veneto di scienze, lettere ed arti, Venezia 1914; L’omaggio della dottrina e della cultura italiana alla memoria di I. P. per l’inaugurazione del suo monumento in Limosano, Campobasso 1917 (nella prefazione un’approfondita ...
Leggi Tutto
Filosofo ungherese (Budapest 1885 - ivi 1971). Fu uno dei principali esponenti del marxismo del Novecento. In Storia e coscienza di classe (1923) sottolineò il profondo nesso tra G.W.F. Hegel e K. Marx [...] Marx e con il marxismo. In questo libro, che ha esercitato un influsso non trascurabile su alcuni filoni della cultura europea, L. univa strettamente fra loro la teoria marxiana della reificazione e del feticismo, la critica hegeliana dell'intelletto ...
Leggi Tutto
Filosofo (Edimburgo 1711 - ivi 1776). Rimasto orfano di padre a tre anni, trascorse l'infanzia a Ninewells con la madre. Successivamente fu di nuovo a Edimburgo e studiò in quella università. Nel 1734 [...] nuovo in Francia, a Parigi, come segretario dell'ambasciatore lord Hertford. Fu accolto con grande favore dai rappresentanti della cultura illuministica. Nel 1766 tornò in Inghilterra insieme con Rousseau, ma l'amicizia fra i due fu di breve durata ...
Leggi Tutto
L’insieme degli appartenenti al cosiddetto ceto medio, che vivono del loro reddito o esercitano il commercio, l’industria o una professione libera.
La parola burgenses appare la prima volta in Fiandra [...] parte della b. assunse importanti funzioni amministrative. In particolare in Francia, il peso crescente della burocrazia regia e degli uomini di cultura nella vita della nazione fanno sì che la b., sempre più conscia di sé e della sua forza, si ponga ...
Leggi Tutto
CENTOFANTI, Silvestro
Piero Treves
Nacque a Calci (Pisa) l'8 dic. 1794 da Giuseppe e Rosalia Zucchini, in una modesta famiglia di fattori del senatore Orlandini, che era, tuttavia, sufficientemente [...] dell'Ottocento: B. Croce, Storia della storiografia ital. nelsecolo XIX, Bari 1947, I, pp. 264-267; G. Gentile, GinoCapponi e la cultura toscana nel sec. XIX, Firenze 1942, pp. 115-177 (qui, a p. 115 n. 1, ulteriore bibl.); Id., Albori della nuova ...
Leggi Tutto
MANZOLI (Manzolli), Pier Angelo (Marcello Palingenio Stellato)
Margherita Palumbo
Si ignorano il luogo e la data di nascita, avvenuta presumibilmente tra la fine del XV e l'inizio del XVI secolo; più [...] , Philosophie, et astrologie. À propos du "Zodiacus vitae" de M. Palingenio Stellato, in Alla corte degli Estensi. Filosofia, arte e cultura a Ferrara nei secc. XV e XVI. Atti del Convegno… 1992, a cura di M. Bertozzi, Ferrara 1994, pp. 255-285 ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Laura Bassi
Marta Cavazza
Laura Maria Caterina Bassi occupa uno spazio unico nella storia della scienza e dell’educazione nel mondo occidentale: fu la prima donna a ottenere, nel 1732, dall’Università [...] Paolo (Cavazza 1995, pp. 741-53). La collezione Bassi-Veratti è stata considerata «un esempio di quella che era la cultura materiale delle scienze fisiche in pieno Illuminismo», in quanto
la maggior parte degli strumenti era destinata a questa o a ...
Leggi Tutto
FACCHINEI (Fachinei), Ferdinando (al secolo Marco)
Paolo Preto
Di antica famiglia forlivese, nacque a Forlì nel 1725 da Francesco Facchinei Mercuriali. Entrò ancora adolescente nel convento vallombrosano [...] .) insieme con vari altri su La Minerva dell'abate Jacopo Rebellini, manifestano chiaramente una non comune apertura alla cultura tedesca e ai grandi illuministi francesi Montesquieu e d'Alembert, sin quasi a configurarlo come "un buon propagandista ...
Leggi Tutto
cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...