Particolare forma di pensiero, che non segue regole fisse né legami logici, ma si presenta come riproduzione ed elaborazione libera del contenuto di un’esperienza sensoriale, legata a un determinato stato [...] e l’i. riproduttiva se è «sottoposta alle leggi empiriche dell’associazione»: la prima è a priori, la seconda no.
Nella cultura settecentesca e poi soprattutto in quella idealistica e romantica l’i. assume un’importanza rilevante non solo in ambito ...
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Storico italiano della filosofia (Torino 1930 - ivi 2023). Professore nell'Università di Torino (dal 1967; nel 1975-76 preside della facoltà di lettere e filosofia; poi professore emerito). Allievo di [...] neoidealismo, vanno segnalati: Storia e storicismo nella filosofia contemporanea (1960; 2a ed. 1991); Il concetto di cultura. I fondamenti teorici della scienza antropologica (1970); Max Weber. Razionalità e razionalizzazione (1982); Marxismo (1996 ...
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Filosofo, benedettino (n. Auxerre 841 circa - m. 880 circa); discepolo di Lupo Servato e dell'irlandese Elias che lo iniziò al pensiero di Giovanni Scoto Eriugena, fu maestro nella scuola del monastero [...] ad Agostino e opere astronomiche di Beda. E. lasciò anche un'antologia di autori latini (Persio, Svetonio, Giovenale). Attraverso i suoi discepoli, quali Remigio d'Auxerre e Ubaldo di Saint-Amand, influì sulla cultura di diverse scuole monastiche. ...
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Filosofo, saggista e critico letterario tedesco di famiglia ebraica, nato a Berlino il 15 luglio 1892, morto suicida a Port Bou (Catalogna) il 26 settembre 1940. Studiò nelle università di Friburgo, Berlino, [...] 1920; trad. it. Torino 1982). Incominciò quindi una variegata attività saggistica su temi letterari, politici e di storia della cultura, e cercò invano di dare vita a una rivista che avrebbe dovuto chiamarsi Angelus novus. Attraverso lo storico dell ...
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ARDIGÒ, Roberto
Alessandro Bortone
Nacque a Casteldidone (Cremona) il 28 genn. 1828, da Ferdinando e da Angela Tabaglio. Per le condizioni d'indigenza in cui era caduto, il padre nel 1836 si trasferì [...] , La filosofia, Milano 1947, pp. 645-651; A. Gramsci, R. A. e la filosofia della prassi, in Gli intellettuali e l'organizzazione della cultura, Torino 1949, pp. 184-186; G. Tarozzi, R. A. a trent'anni dalla morte, in Filosofia, I(1950), pp. 41-60; R ...
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Storico della filosofia italiano (Mercato San Severino 1923 - Roma 2005). Allievo di A. Aliotta all'univ. di Napoli, insegnò nelle univ. di Urbino, Bari e nella seconda università di Roma (1980-97). I [...] Kant (1968); A. Comte e l'umanesimo positivistico (1971); Giovanni Gentile (2 voll., 1975); Nietzsche: storia e cultura (1978); Trittico materialistico: Georg Büchner, Jakob Moleschott, Ludwig Büchner (1981); Hegel nel Novecento (1986); Il lavoro nel ...
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Terzo figlio (Lisbona 1392 - Alverca, Lisbona, 1449) di Giovanni I di Portogallo; dopo la morte (1438) del fratello Edoardo, assunse per deliberazione delle Cortes la reggenza per la minorità del nipote [...] Insorto contro il re, P. mosse verso Lisbona, ma trovò la morte in uno scontro presso il torrente Alfarrobeira. Uomo di cultura, tradusse il De officiis di Cicerone (Livro dos ofícios, tra il 1433 e il 1438) e scrisse un trattato di filosofia morale ...
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La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. L'eredita preimperiale
Chen Qiyun
L'eredità preimperiale
La Cina è un paese le cui grandi diversità regionali (da un punto di vista orografico, meteorologico, [...] dei Zhou occidentali (XI sec.-771 a.C.). Questo permette forse di spiegare la nascita precoce e la prematura scomparsa di molte culture locali e regionali e lo sviluppo 'a salti' dei complessi culturali che ne derivarono. In effetti, molte di queste ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Cesare Beccaria
Philippe Audegean
A Cesare Beccaria si devono i concetti fondamentali del diritto penale moderno. La filosofia, nelle sue mani, fu uno straordinario strumento di lotta politica, che [...] ed ai loro naturali andamenti, per cui tendono ad equilibrarsi ed a riunirsi (parte III, § 33, p. 335).
Politica e cultura giuridica
Dopo soli due anni di insegnamento economico, Beccaria fu invitato dal sovrano a mettere in pratica le teorie che ...
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DELLA VALLE, Guido
Franco Cambi
Nato a Napoli il 25 genn. 1884, da una famiglia di salde tradizioni culturali (il padre, Antonio, era professore di anatomia comparata presso l'università; la madre, [...] , IX [1951], pp. 109-24), al pensiero meridionale (I grandi pensatori del Mezzogiorno d'Italia, I, Napoli 1950) ed alla cultura letteraria (Kypris, romanzo, ibid. 1960).
Morì a Napoli il 29 genn. 1962.
Bibl.: L. Limentani, Energetica e pedagogia, in ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...