Tra immaginarioe descrizione anatomica
Riccardo de Sanctis
Su una parete di roccia della grotta di Gargas, in Francia, è tracciato il profilo di una mano, e il disegno in ocra rossa si ripete centinaia [...] ogni parte del mondo, fin nelle contrade più remote, e della scoperta e del confronto-scontro, spesso cruento, con etnie e culture differenti. Sono questi gli anni in cui si afferma definitivamente la borghesia, con il suo alto concetto di sé, con le ...
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FALCO, Francesco
Mauro Di Lisa
Nacque a Savigliano (Cuneo) il 16 marzo 1830 da Luigi e da Maria Franco. Rimasto in tenera età orfano di entrambi i genitori, fu affidato alle cure del notaio Giuseppe [...] altre influenze (come lo spiritualismo di un Ch. Secrétan o di un A. Vacherot) e dalle successive aperture alla cultura inglese o ad alcune tematiche del positivismo, il pensiero del F. non si allontanerà mai radicalmente, in questo suo confrontarsi ...
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Filosofo e scienziato greco (n. Apamea di Siria 135 a. C. circa - m. metà sec. 1º a. C.). Scolaro di Panezio di Rodi, fu con lui uno dei maggiori rappresentanti della cosiddetta media stoa: per la vastità [...] sul pensiero posteriore che attraverso le sue opere, quale una delle più complesse e imponenti figure di tutta la cultura antica. I suoi interessi furono molto vasti e le sue opere (di filosofia, storia, scienze naturali) esercitarono un grande ...
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Storico italiano del pensiero politico (Bologna 1926 - ivi 2006); a Bologna è stato prof. di storia delle dottrine politiche (dal 1965) nella facoltà di scienze politiche (di cui è stato preside nel 1972-74), [...] cui è stato più volte direttore. È stato insignito (1995) della medaglia d'oro per i Benemeriti della scienza e della cultura. Opere principali: Antonio Gramsci e la filosofia della prassi (1951); Jacques Mallet-Du Pan (1957); Positivismo giuridico e ...
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Studioso di filosofia (Torino 1907 - Milano 1992); prof. universitario dal 1939, ha insegnato filosofia del diritto nell'univ. di Milano. È stato uno dei maggiori promotori degli studî di sociologia giuridica [...] , 1934). Altre opere: Il problema dell'esperienza giuridica e la filosofia dell'immanenza di G. Schuppe (1938); Diritto e cultura (1947); Libertà politica e verità. Saggi vari (1962); Giustizia e giudici nella società italiana (1973); Diritto e ...
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verità
Stefano De Luca
Un’insopprimibile esigenza dell’uomo
La verità è un concetto assai difficile da definire in modo univoco, ma di cui non possiamo fare a meno. Qualsiasi tipo di discorso – da quello [...] morale, politico e religioso – implica il riferimento alla nozione di verità. Persino il dubbio, così importante per la moderna cultura occidentale, è in fondo un omaggio reso alla verità. Quando dubitiamo, infatti, non ci stiamo forse chiedendo: «ma ...
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Filosofo (Roma 480 circa - Pavia 526 o, secondo la tradizione, 524), della nobile famiglia degli Anici. Presto s'occupò di studî, meritando nel 505 le lodi di Cassiodoro. Giovanissimo, fu questore e patrizio, [...] attraverso le sue opere, la trasmissione di temi e problemi del pensiero antico nelle forme che esso aveva assunto durante la cultura ellenistica da cui B. dipende. Quasi consapevole di essere in un momento di trapasso storico, B. si era proposto il ...
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(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] musulmana fu quello di conciliare l’eredità greca con la rivelazione dell’islam.
La prima personalità di filosofo a noi nota di cultura islamica è quella di al-Kindī (m. dopo l’870), il ‘filosofo degli A., il cui pensiero si nutrì di prodotti del ...
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Pensatore greco (n. 185 circa - m. 110 circa a. C.). Scolaro di Diogene di Seleucia, è il principale rappresentante (insieme a Posidonio che fu suo scolaro) di quello stoicismo eclettico che va sotto il [...] per quel che concerne l'ideale della costituzione mista), contribuendo alla diffusione delle concezioni stoiche presso i Romani. Anche la cultura filosofica di Cicerone deriva in larga misura da lui e dal suo scolaro Ecatone di Rodi. Tornato ad Atene ...
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Scienza greco-romana. Istituzioni e forme dell'attivita scientifica in eta ellenistica e romana
Giuseppe Cambiano
Istituzioni e forme dell'attività scientifica in età ellenistica e romana
Istituzioni [...] come appare, per esempio, in Epitteto (Dissertationes, I, 29, 53) o, come già si è visto, in Galeno, ma anche nella cultura più corrente (Luciano, Hermotimus, 35-36). All'inizio del II sec. d.C. Teone di Smirne compose uno scritto in cui esponeva le ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...