La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La concezione agostiniana del sapere...
Pasquale Porro
La concezione agostiniana del sapere e la tradizione neoplatonica latina
La [...] Egli stesso ha stabilito. Come già anticipato, il parallelismo tra Natura e Scrittura diventa uno dei nuclei di fondo della cultura dell'Alto Medioevo. Nel De natura rerum di Isidoro di Siviglia, per non citare che uno degli esempi più significativi ...
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modernità Carattere di ciò che appartiene ai tempi più recenti. Riferito a persone o a manifestazioni, indica adesione allo spirito e al gusto dei tempi, e quindi originalità ed emancipazione dalla tradizione. [...] repertorio di forme del passato, in cui è abolita ogni distinzione tra i prodotti 'alti' della cultura e quelli della cultura di massa.
Modernità - approfondimento
di Gianluca Sadun Bordoni
Il termine 'modernità' deriva dall'aggettivo 'moderno', con ...
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Filosofo ed economista (Londra 1806 - Avignone 1873). Figlio primogenito di James, che ne curò personalmente l'educazione, fu introdotto dal padre, in giovane età, nell'ambiente dei filosofi radicali. [...] 1826 al 1828 attraversò una crisi spirituale che, come spiega nella sua Autobiography (1873), lo avvicinò alla cultura romantica e lo spinse a rifiutare alcune semplificazioni intellettualistiche rintracciabili nell'ambiente culturale in cui si era ...
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Storico della scienza (Tortorici 1888 - Pisa 1949). Laureatosi a Bologna in fisica sperimentale con A. Righi, fu per breve tempo aiuto di fisica all'univ. di Parma, quindi prof. di liceo a Firenze (1929-42) [...] Gentile, il valore conoscitivo della scienza della natura, e vide nella storia della scienza il terreno d'incontro fra cultura scientifica e filosofico-umanistica. Questo programma fu da lui perseguito con la fondazione della rivista L'Arduo (Bologna ...
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Letterato, nato a Forlì il 15 febbraio 1926, morto a Bologna il 24 agosto 1997. Ottenuta la libera docenza nel 1969, dopo molti anni di insegnamento universitario, divenne nel 1981 professore ordinario [...] e alimentare del Settecento. Scrisse diversi saggi sugli itineranti e i cantastorie dell'epoca (La maschera di Bertoldo, 1977; Cultura popolare e cultura d'élite, in Storia d'Italia. Annali 4, 1981 - rist. in Rustici e buffoni, 1994 -; La terra e la ...
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COLLI, Giorgio
Luigi Cimmino
Nacque a Torino il 16 genn. 1917 da Giuseppe ed Enrica Colombetti. fi padre, personaggio influente negli ambienti culturali torinesi, era amministratore della Stampa e, [...] nel 1965, probabilmente per insuccesso, ma fece da prologo a quella impresa editoriale che tanta influenza ha esercitato nella cultura, non solo italiana, degli anni seguenti: la edizione critica delle opere di Nietzsche. Sin dal 1958 il C. stava ...
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Storico italiano della filosofia (Aosta 1929 - Torino 2019); prof. univ. dal 1964, ha insegnato storia della filosofia a Torino, dove è emerito dal 2004. Ha come campi privilegiati di interesse il pensiero [...] e il medico (1985); Teorie etiche contemporanee (1990); Etica pubblica (2002); Le città filosofiche. Per una geografia della cultura filosofica italiana del Novecento (con P. Rossi, 2004); Le imposture degli antichi e i miracoli dei moderni (2005 ...
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(o neocriticismo) Serie di scuole e movimenti filosofici affermatisi in Germania nella seconda metà dell’Ottocento e nei primi decenni del Novecento e diffusisi anche in Francia, Gran Bretagna e Italia, [...] ) e scienze idiografiche (scienze storiche). Rickert, proseguendo su questa linea, sviluppò una vera e propria filosofia della cultura, distinguendo, tra il mondo degli oggetti della percezione (e della scienza naturale) e il mondo degli oggetti non ...
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GALIANI, Celestino
Eugenio Di Rienzo
Nacque l'8 ott. 1681 a San Giovanni Rotondo presso Foggia da Domenico, commerciante di lana, e da Gaetana Tortorelli. Venne chiamato Nicola Simone Agostino, nome [...] C. G. (1714-1732), in Arch. della Soc. romana di storia patria, CI (1978), pp. 311-344; R. Ajello, Cartesianesimo e cultura oltremontana al tempo dell'"Istoria civile", in Pietro Giannone e il suo tempo. Atti del Convegno… Foggia-Ischitella… 1976, a ...
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Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] e logica, discipline cui diede veste sistematica, creando una vera e propria "enciclopedia del sapere" che ha dominato la cultura occidentale sino al 17° secolo. Il corpus aristotelico, cioè il complesso delle sue opere a noi pervenute, è costituito ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...