Filosofo e logico britannico (Trelleck, Galles, 1872 - Pernhyndeudraeth 1970). Tentò di risolvere i paradossi da lui stesso individuati nei progetti di fondazione logica dell'aritmetica, ed elaborò - risentendo [...] iniziò con G. E. Moore la battaglia contro il neoidealismo di F. H. Bradley ed E. McTaggart allora dominante nella cultura inglese. Nella sua biografia, accanto a periodi di studio e d'insegnamento, troviamo parentesi di viaggi nei più diversi paesi ...
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Uno dei maggiori rappresentanti dell'Illuminismo francese (Langres 1713 - Parigi 1784). Figlio di un artigiano, fece i primi studî in un collegio gesuitico e fu per breve tempo avviato allo stato ecclesiastico; [...] il titolo di maître ès arts (1732). Precettore, poi apprendista in uno studio legale, partecipò all'opera di divulgazione della cultura inglese traducendo libri di medicina e di storia. Con la traduzione del Saggio sulla virtù e il merito (1745) di ...
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Epistemologia
VVincenzo Cappelletti
di Vincenzo Cappelletti
Epistemologia
Sommario: 1. Dalla gnoseologia all'epistemologia. 2. Il mentale tra il soggettivo e l'oggettivo. 3. La scienza del secondo Novecento [...] The ghost in the machine (1967), può replicare che due mezze verità non fanno una verità, né due mezze culture una cultura. La scienza deve poter prospettare l'esemplarità del proprio metodo e valore conoscitivi: e deve farlo attraverso qualcuno che ...
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PERTICONE, Giacomo
Mario Di Napoli
PERTICONE, Giacomo. – Nacque a Catania il 2 gennaio 1892 da Pietro e da Maria Marino, in una famiglia che vantava ascendenze fondiarie, ma si era inserita nella borghesia [...] , Fascicoli personali; numero speciale di Storia e politica, 1980, n. 2; G. P.: stato parlamentare e regime di massa nella cultura europea del Novecento. Atti del convegno... Roma-Cassino 1995, a cura di M. Silvestri, Cassino 1999 (alle pp. 471-486 ...
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DE BELLA, Antonino
Giuseppe Masi
Nacque a Nicotera (Catanzaro) il 10ag. 1850 da Francesco e da Teresa Mamone. Compiuti gli studi secondari nel locale seminario, s'iscrisse all'università di Napoli, [...] 1868 seguì le lezioni di A. Tari e di B. Spaventa, il filosofo hegeliano che tanta influenza esercitò sulla cultura italiana del tempo. Rientrato a Nicotera senza aver conseguito la laurea in legge, continuò da autodidatta gli studi, insegnando nel ...
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Filosofo (Westport, Malmesbury, 1588 - Hardwicke 1679). Studiò a Oxford, dove conseguì nel 1607 il diploma di baccelliere delle arti. Fu introdotto presso la potente famiglia del barone William Cavendish, [...] , tranne qualche intervallo, tutta la vita. Viaggiò lungamente in Europa, specie in Francia e in Italia, ed ebbe contatti con la cultura e con alcuni dotti del tempo. Nel corso del suo terzo viaggio sul continente, tra il 1634 e il 1636, avvicinò ...
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PACI, Enzo
Emilio Renzi
PACI, Enzo. – Nacque a Monterado (Ancona) il 18 settembre 1911, da Corrado, veterinario, e da Maria Sbriscia, ambedue di Senigallia.
Frequentò il liceo a Cuneo, dove il padre [...] lo sentii anch’io. Ma proprio perché non sapevo vivere e la vita mi mancava […] anch’io disprezzavo il puro uomo di cultura – una posizione che la mia anima ha duramente scontato […] in quei due anni di ascesi di fronte all’assoluto e alla morte ...
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MANCINO, Salvatore
Giuseppe Landolfi Petrone
Nato a Palermo, nel 1802 da genitori di modeste condizioni, vi compì gli studi umanistici e vi intraprese la carriera ecclesiastica come canonico della cattedrale [...] ; le quindici lettere del M. in E. Di Carlo, Lettere inedite di Salvatore Mancino a V. Cousin. Contributo alla storia della cultura siciliana del secolo XIX, Palermo 1938. Cfr. L. Bonelli e A. Criscuolo, che nel 1836 - il primo elogiando, il secondo ...
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Ciò che è riferito al popolo, inteso sia come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali, sia come insieme delle classi sociali meno elevate, socialmente e culturalmente svantaggiate.
Antropologia
Secondo [...] fasi alterne e miste di ascesa e discesa, che, lungi dal mortificarla, rendono vivo e operante il suo apporto nella storia della cultura.
Filosofia
Con la locuzione filosofia p. si designò in Germania, a metà del 18° sec., l’attività di un gruppo di ...
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CIRILLO, Giuseppe Pasquale
Raffaele Ajello
Nacque nel 1709 a Grumo Nevano, un borgo a metà strada fra Napoli ed Aversa. Conterraneo di Nicola Capasso, trovò in quel dotto letterato non soltanto colui [...] culmine del suo potere; il segretario di Giustizia, B. Tanucci. cercava di non esser da meno. Grazie ai due ministri, la cultura napoletana riuscì in quegli anni a svolgere un attivo ruolo di governo, condizione per essa rarissima, e che si rivelò di ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...