GRASSI, Carlo
Stefano Tabacchi
Nacque a Bologna nel 1519 o nel 1520, figlio di Giovanni Antonio, futuro senatore di Bologna, e di Diana di Carlo Grati. Apparteneva a una famiglia di notevole rilievo [...] ma, in genere, di non ampio respiro. Del resto, al pari della maggioranza dei vescovi presenti, anche il G. aveva una cultura più politico-canonistica che non teologica e tendeva a difendere il tradizionale punto di vista curiale, preoccupato di non ...
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ELEONORA d'Arborea
Antonello Mattone
Nacque probabilmente in Catalogna intorno al 1340 da Mariano de Bas-Serra e da Timbora de Rocaberti.
Suoi fratelli furono Ugone, nato nel 1337, Beatrice ed un'altra [...] a stampa in Sardegna dal XIV al XVI secolo, Cagliari 1984, pp. 36-38; G. Olla Repetto, IlQuattrocento in Sardegna, in Cultura quattro-cinquecentesca in Sardegna, Cagliari 1984, pp. 13-18; La Corona d'Aragona: un patrimonio comune per Italia e Spagna ...
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LUDOVISI, Ludovico. - Nacque a Bologna il 27 ott. 1595, primogenito del conte Orazio (poi duca di Fiano) e di Lavinia Albergati, esponenti di due tra le principali famiglie del patriziato senatorio della [...] - N. Sapegno, V, Milano 1998, p. 889; M. Rosa, Per "tenere alla futura mutatione volto il pensiero". Corte di Roma e cultura politica nella prima metà del Seicento, in La corte di Roma tra Cinque e Seicento "teatro" della politica europea. Atti del ...
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FALCO, Mario
Francesco Margiotta Broglio
Nacque a Torino l'11 marzo 1884 da Achille, torinese, commerciante, con interessi anche in Estremo Oriente, e da Annetta Pavia, di Casale Monferrato. Secondogenito [...] , la società israelitica locale, nei suoi costumi e nel suo linguaggio, nei suoi complessi rapporti e nella sua cultura, nei suoi drammi interiori e nel suo serrarsi insieme di fronte all'assedio delle discriminazioni e persecuzioni che colpiranno ...
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ENGLEN, Giovan Vittorio
Renata De Lorenzo
Nacque a Roccella Jonica (Reggio Calabria) il 27 marzo 1780, in una nobile famiglia di origine svizzera, giunta in Italia nel 1660, presente in Calabria con [...] Fu quindi tra i "moderati progressisti" (R. Feola, Dall'Illuminismo…, p. 30) ed ebbe contatti col fiore della cultura giuridica napoletana delle nuove generazioni, trattandosi di individui tutti di età inferiore ai quarant'anni e destinati a svolgere ...
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LUPOLI, Michele Arcangelo
Francesco Montanaro
Franco Palladino
Nacque a Frattamaggiore, presso Napoli, il 22 sett. 1765 da Lorenzo e Anna De Rosa. Da questa unione nacquero undici figli, tra i quali [...] diem progressus cum legibus quae rectam ipsius spectant procurationem (rist. 1981, s.l., a cura del Centro della cultura e delle tradizioni leuciane), versione latina degli atti costitutivi della colonia di San Leucio (Caserta), creata da Ferdinando ...
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GIUNTI (Giunta), Tommaso
Massimo Ceresa
Figlio di Lucantonio il Vecchio e di Francesca di Soldano di ser Francesco di Cepparello, nacque a Venezia il 6 marzo 1494 e venne presto coinvolto dal padre [...] per l'eventuale arbitrarietà nella censura di autori non cristiani, ma ormai comunemente accettati nel mondo della cultura. La reazione era evidentemente dovuta alla vaghezza del provvedimento e alla richiesta da parte dei tipografi di restringere ...
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MILLIET, Louis (Ludovico Millet)
Blythe Alice Raviola
– Nacque a Chambéry il 26 giugno 1527 dal consigliere ducale Claude e dalla sua seconda moglie, Jeanne Pelixenne de Lambert.
Venne alla luce nella [...] di quel gruppo di ufficiali ducali di origine savoiarda, dei quali il duca si servì, per ragioni di lingua e di cultura, nelle relazioni con i Cantoni elvetici. Con il primo presidente della Camera Andrea Odinet de Monfort, il M. fu plenipotenziario ...
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CATO (Cati), Renato
Tiziano Ascari
Nato a Ferrara, forse nel 1519, da Ludovico e da Ippolita Nigrisoli, studiò in patria e fu allievo dell'Alciato, che il 17 giugno 1546 fu promotore della sua laurea [...] visitare Ferrara. Nel 1602 fu dei Riformatori dello Studio.
Morì a Ferrara il 7 marzo 1608.
Nella vita e nella cultura ferrarese della seconda metà del Cinquecento il C. fu un personaggio importante. Il Tasso nel Messaggiero loda la sua intelligenza ...
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MARICONDA, Diomede
Carmine Boccia
– Nacque a Napoli da Andrea, di una nobile famiglia del seggio di Capuana, intorno al 1455, con anticipo di un quindicennio rispetto al 1470 tramandato da Giustiniani [...] di stagnazione e decadenza. L’opera rivela così il suo obiettivo eminentemente propagandistico di fornire una legittimazione alla cultura napoletana, che vantava un illustre passato e poteva competere con gli altri centri culturali della penisola.
Il ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...