Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Cesare Lombroso
Paolo Marchetti
Cesare Lombroso rappresenta, probabilmente, l’uomo di cultura italiano di fine Ottocento più noto al mondo. Le sue idee, inizialmente sviluppate in ambito medico-psichiatrico, [...] penale andavano acquistando uno straordinario rilievo, e gli stessi studi giuridici si aprivano a contaminazioni di metodi e culture che provenivano da altri settori del sapere (Sbriccoli 1974-1975).
Effettuare un bilancio complessivo dell’opera di ...
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Reati culturalmente motivati
Fabio Basile
Quale valore l’ordinamento giuridico penale può, o deve, attribuire al condizionamento esercitato dalla cultura d’origine dell’imputato sulla genesi e sulle [...] altre volte, vittime sono donne adulte alle quali la cultura dell’imputato – per il solo fatto di essere mogli . 2, c.p.), bensì per compiere, in conformità con la propria cultura d’origine, un rito insieme purificatorio e identitario.
11 Cass. pen., ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Vittorio Scialoja
Emanuele Stolfi
Vittorio Scialoja, fra 19° e 20° sec., fu uno dei principali esponenti della cultura giuridica italiana di cui contribuì a elevare il livello scientifico, anche grazie [...] -73 (in partic. pp. 241 e segg.).
A. Schiavone, Un'identità perduta: la parabola del diritto romano in Italia, in Stato e cultura giuridica in Italia dall’unità alla repubblica, a cura di A. Schiavone, Roma-Bari 1990, pp. 275-302 (in partic. pp. 283 ...
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SPAGNA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gi. La.
(España, A. T., 37-38, 39-40, 41-42, 43).
Sommario. - Nome e confini (p. 196); Struttura e morfologia (p. 197); Clima (p. 200); Idrografia (p. 201); Suoli [...] -spagnola, anzi in un certo senso lo favorì, in quanto che le capitali dei varî principati divennero centri di arte e di cultura. Da questo tempo (sec. XI) ha inizio il movimento di riconquista da parte dei regni di León e di Navarra: le complicate ...
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Filosofo e giurista (Ravello 1625 - Candela 1698). Prima avvocato e poi magistrato, uomo di grande cultura ed eloquenza, fu amico dei maggiori letterati del suo tempo e uno dei protagonisti della rinascita [...] della cultura politico-filosofico-giuridica nell'Italia meridionale del secondo Seicento. Ebbe qualche influsso su G. B. Vico. I suoi interessantissimi Avvertimenti ai nipoti, completati nel 1696, sono stati pubblicati con il titolo I ricordi di un ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Tra i giuristi del Novecento, poche figure hanno lasciato nella storia della cultura una traccia duratura come quella che vi ha impresso Tullio Ascarelli. Continuano a esercitare un particolare fascino [...] la sua potente personalità, la sua rara precocità, la sua vastissima cultura, la sua inesausta ansia di conoscenza e progresso. Tali doti, associate a una vicenda esistenziale non lunga e sofferta, contribuiscono a conferire alla sua figura alcuni ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
I giuristi alla Costituente
Enzo Cheli
Divergenze nella storiografia e linee di una possibile ricerca
Si è molto discusso negli anni passati sul peso esercitato dalla cultura giuridica e sul ruolo svolto [...] dal penalista Rossi.
In queste relazioni, ancorché ricche di prospettive e valutazioni di ordine politico, il peso della cultura giuridica dei relatori appare dominante: questo vale, in particolare, per la relazione di Mortati (che lo stesso relatore ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il costituzionalismo liberale
Luigi Lacchè
Orizzonti
Il costituzionalismo liberale ottocentesco affonda le sue principali radici dottrinali e istituzionali nella cultura madre del costituzionalismo [...] un ordine che sarà trovato più sul piano delle forze reali (esercito e amministrazione) che su quello del rendimento e delle culture istituzionali. Si è però alla ricerca del ‘governo migliore’ e il ‘modello’ francese – che è a sua volta un complesso ...
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Le riforme
Paolo Preto
Riforma o "rivoluzione"?: la riforma è "rivoluzione"
Nella città di Bergamo ormai democratizzata, siamo nel 1797, un pamphlet giacobino lancia alla moribonda classe aristocratica [...] , Lettere ed Arti di Padova", n. ser., 41, 1934-1935, pp. 1-25; Brendan Dooley, Le accademie, in AA.VV., Storia della cultura veneta, 5/I, Il Settecento, Vicenza 1985, p. 88 (pp. 77-90); Piero Del Negro, Giacomo Nani e l'Università di Padova nel ...
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Giuseppe Di Genio
Abstract
La presente voce consente di svolgere alcune considerazioni sulla rilevanza dell’art. 33 Cost. nel quadro costituzionale dello Stato di cultura italiano, focalizzando l’attenzione [...] . 33, primo e ultimo comma, enuncia principi di portata tale da far ritenere che l’autonomia delle istituzioni di alta cultura è resa indisponibile dagli artt. 2 e 3, secondo comma, Cost.
Sul piano storico, lo Statuto Albertino non contemplava alcuna ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...