PANDOLFINI, Pier Filippo
Eleonora Plebani
PANDOLFINI, Pier Filippo. – Nacque a Firenze il 1° giugno 1437, secondogenito di Giannozzo e di Giovanna Valori.
Educato agli ideali della cultura umanistica [...] diplomazia nell’età di Lorenzo il Magnifico, Milano 1994, pp. 104, 205, 304, 324; Id., Quattrocento fiorentino. Politica diplomazia cultura, Pisa 1996, pp. 22, 58; E. Plebani, I Tornabuoni. Una famiglia fiorentina alla fine del Medioevo, Milano 2002 ...
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Uomo politico russo (1643-1714); sotto la reggenza della principessa Sofia Alekseevna, di cui fu favorito e prezioso collaboratore, contribuì a far avvicinare la Russia alla cultura occidentale. Capo dell'ufficio [...] degli ambasciatori dal 1682, concluse la pace con la Polonia (21 apr. 1686) e condusse due sfortunate spedizioni contro i Tatari di Crimea; privato dei beni, fu esiliato in Siberia e poi ad Arcangelo. ...
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Regista cinematografico (Okayama 1898 - Tokyo 1970), tra i maggiori esponenti del nuovo realismo. Autore interessato all'analisi sociale e alla frequentazione colta dei generi tradizionali della cultura [...] giapponese, mosso da una tensione innovativa anche politica (fra il 1945 e il 1954 fu in Manciuria, dove contribuì a organizzare i servizî cinematografici nella Cina comunista), ha diretto fra l'altro: ...
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Pittore (Amsterdam 1921 - Zurigo 2006). Nel 1948 partecipò alla fondazione del gruppo sperimentale belga-olandese Reflex, confluito nel 1949 nel gruppo COBRA, che ha introdotto nella cultura artistica [...] europea l'esigenza di una nuova figuratività di origine espressionistica. La pittura di A., di cui sono rappresentativi i grandi, tragici ritratti e le decorazioni murali del museo civico di Amsterdam ...
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Scrittore portoghese (Leiria 1917 - Linda-a-Velha 1992). Fondatore e direttore della rivista Africa, professore presso l'università di Lisbona, diede notevoli contributi allo studio della cultura e della [...] letteratura africane lusofone. Tra i suoi scritti di chiara impronta neorealista spiccano i racconti Grei (1945), Morna (1948), Morabeza (1958), Terra trazida (1972) e i romanzi A casa dos Motas (1956), ...
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Scrittore ungherese (Nagyenyed, Transilvania, 1829 - Budapest 1905), vescovo calvinista e (dal 1865) deputato al parlamento. La sua vasta opera letteraria ebbe una grande importanza per la cultura nazionale. [...] Oltre che alle sue liriche (S. K. költeményei "Poesie di K. S." 1861), ai poemi epici (Trencséni Csák, 1861; Álmos, 1868; Salamon, 1878), ai drammi storici (Herodes, 1868; Bölcs Salamon "Il saggio Salomone", ...
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Sovrano mongolo della dinastia persiana degli Īlkhān, che regnò dal 1295 al 1304. Fu il primo della sua dinastia ad abbracciare l'Islam e ad assimilare la cultura musulmana. ...
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LEONE X, papa
Marco Pellegrini
Giovanni de' Medici nacque a Firenze l'11 dic. 1475, secondogenito di Lorenzo il Magnifico e Clarice Orsini.
Oltre agli insegnamenti del precettore Gregorio da Spoleto, [...] .
Nell'impreparazione di L. X a raccogliere tale sfida si è sempre visto un segno dei limiti della sua cultura religiosa, inficiata da superficialità ed estetismo; ma a prescindere dalla personale sensibilità del papa, il quale certo non dovette ...
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Pabst, Georg Wilhelm
Sandro Bernardi
Regista cinematografico tedesco, nato a Raudnitz il 27 agosto 1885 e morto a Vienna il 29 maggio 1967. Autore di vastissima cultura e di gusto raffinato, adattò [...] umori e le temperie delle varie situazioni sociali, politiche e culturali della prima metà del secolo, ma della cultura viennese conservò lo scintillio spregiudicato e l'incertezza fra desiderio di rinnovarsi e atteggiamento decadente.
Il suo primo ...
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Filosofo e poeta scozzese (Laurencekirk, Scozia, 1735 - Aberdeen 1803). Professore di filosofia morale e logica nell'univ. di Aberdeen, fu tra le figure più rappresentative della cultura scozzese del 18º [...] secolo. Sostenitore, con Reid, della filosofia del senso comune, nella sua opera maggiore, Essay on the nature and immutability of truth (1770), affermava contro lo scetticismo di Hume la capacità della ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...