Critico e studioso francese della letteratura (Noordpeene, Francia del Nord, 1878 - Parigi 1944), si occupò anche dei rapporti tra la cultura francese e l'italiana e fondò, con F. Baldensperger, la Revue [...] de littérature comparée (1920). Opere principali: La Revolution française et les lettres italiennes (1910); Leopardi (1913); Lamartine (1925); Vie de Stendhal (1927); L'influence française en Italie au ...
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Filosofo del diritto e uomo politico danese (Rönne, Bornholm, 1835 - Copenaghen 1917). Professore all'univ. di Copenaghen (1875), ministro della Cultura (1891) e della Giustizia (1900-01); il suo pensiero, [...] nelle opere della maturità, è informato all'utilitarismo di J. Stuart Mill. Tra le sue opere: Forelaesninger over den almindelige Retslaere ("Lezioni sulla dottrina generale del diritto", 2 voll., 1889-92), ...
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GIALLO, Iacopo del, detto Giallo miniatore
Maria Giovanna Sarti
Scarse le notizie biografiche su questo miniatore, di origine fiorentina e di cultura tosco-romana, documentato in Veneto tra il quarto [...] J. del G.…, pp. 7-13). Anche se il G. dimostra qui di essere aggiornato sulla contemporanea miniatura romana, la cultura denunciata da quest'opera è soprattutto fiorentina: il Giudizio ha chiare ascendenze da Fra Bartolomeo, e il modo di tracciare le ...
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Teologo e scrittore (m. 235), sul quale tutte le fonti antiche si dimostrano molto incerte. Secondo la ricostruzione tradizionale, di cultura greca, forse discepolo di s. Ireneo, esponente della teologia [...] del Logos, probabilmente in contatto con la corte imperiale dei Severi, fu a Roma avversario deciso di papa Callisto e contro questo si propose come antipapa, conservando la sua opposizione anche con i ...
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Economista e letterato (Milano 1728 - ivi 1797), figlio di Gabriele; fratello di Alessandro e di Carlo. Uomo d'assai varia cultura e di notevole indipendenza di pensiero, tipico rappresentante del riformismo [...] settecentesco, dotato di senso del limite e del concreto, V. legò il suo nome alla costante lotta per lo sviluppo delle forze produttive della Lombardia, quale effetto della auspicata abolizione di ogni ...
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Scrittore spagnolo (Padrón, La Coruña, 1916 - Madrid 2002). Membro della Real Academia Española, ha diretto a Mallorca una rivista di cultura militante, i Papeles de Son Armadans (1956-79). Dopo un esordio [...] come giornalista, di cui è testimonianza Mesa revuelta (1945), raccolta di articoli, pubblicò La familia de Pascual Duarte (1942; trad. it. 1944), il cui scarno realismo, sorretto da una tecnica abilissima, ...
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Storico e uomo politico (Torino 1789 - ivi 1853). In gioventù fu al servizio di Napoleone, ricoprendo diversi incarichi pubblici; durante la Restaurazione entrò nell'esercito piemontese. Coinvolto nel [...] dell'indipendenza dallo straniero, che si riflette nelle sue stesse valutazioni (come quando esalta i Comuni e deprime la cultura del Cinquecento). Ma il motivo centrale della speculazione del B. è l'accordo della religione cattolica con la moderna ...
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Storico italiano (Riposto 1927 - Catania 2015). Professore universitario dal 1964, ha insegnato storia moderna nell'università di Catania. Specialista di storia e cultura dell'Illuminismo, è anche autore [...] di storiografia e di storia contemporanea. Socio nazionale dell'Accademia dei Lincei. Opere principali: Edward Gibbon e la cultura europea del Settecento (1954); David Hume politico e storico (1962); Un comune rurale della Sicilia etnea: Biancavilla ...
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Storico francese naturalizzato statunitense (Créteil, Parigi, 1907 - San Antonio, Texas, 2012). Dal 1920 negli USA, si è dedicato principalmente alla storia della cultura e dell'educazione. Laureatosi [...] freedom (nel 2003). In suo onore la American philosophical society ha istituito il Jacques Barzun prize in storia della cultura. Tra le opere principali: Race: a study in modern superstition (1937), Romanticism and the modern ego (1943), Teacher in ...
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Linguista (Ginevra 1857 - Vufflens 1913). Nipote di Nicolas-Théodore, pronipote di Horace-Benedict, in un ambiente di fine e antica cultura S. sviluppò un'intelligenza precoce, spesso applicata a fatti [...] linguistici. Compì gli studî universitarî a Lipsia, dove conobbe K. Brugmann e gli altri linguisti di scuola neogrammatica e dove si laureò nel 1880 con una tesi, stampata l'anno successivo, De l'emploi ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...