Il 5 gennaio 1984, a Catania, poco dopo le 21 e 30, sotto i colpi di killer di Cosa nostra, moriva Giuseppe Fava. Il destino volle che l’assassinio si consumasse davanti a un teatro. Non uno qualunque, [...] , del “messaggio”. Una finalità che Fava persegue tramite impianti fortemente letterari, ancorché risultanti da incontri fra “cultura alta” e “cultura bassa”, e da combinazioni di forme e di generi anche molto distanti fra loro, come la poesia con ...
Leggi Tutto
Un luogo comune privo di fondamento va per la maggiore tra gli italiani in campo storico: quello della “piramide feudale”. Avrebbe contraddistinto la gestione del potere nell’Europa medievale: sotto il [...] Capita perché questo e altri cliché “medievali” trovano terreno fertile nelle scuole di ogni ordine e grado; infatti la “cultura diffusa” va a depositarsi persino nella maggior parte dei manuali e nella forma mentis di parecchi insegnanti. In questo ...
Leggi Tutto
Lingua, scuola, cittadinanzaÈ difficile fare le cose difficili:parlare al sordo,mostrare la rosa al cieco.Ci sono sfide che sembrano insormontabili. Ce lo ricorda Gianni Rodari nei primi versi della filastrocca [...] «sviluppare le capacità linguistiche degli individui significa sviluppare le loro possibilità di rapporto con la società e la cultura, le loro capacità di intervento pratico e di elaborazione conoscitiva» (De Mauro 1974).L’accostamento tra lingua e ...
Leggi Tutto
«Il racconto della realtà ha un cuore antichissimo. […] Il metodo è la cronaca, il fine è la letteratura». Con queste parole Roberto Saviano illumina la narrativa non fiction: «un genere letterario che [...] il polso dello scrittore nell’atto stesso dello scrivere a inseguire il suo sguardo a tutto tondo intorno alla complessità della cultura mafiosa. In Voi non sapete per la prima volta il lettore non giunge alla catarsi dell’invenzione camilleriana ma ...
Leggi Tutto
A che serve essere vivi, se non c'è il coraggio di lottare?(Giuseppe Fava, La Violenza, opera teatrale, 1969) Il Grottesco della condizione umana, la maniera buffa,con cui sono organizzati i rapporti umani:per [...] dalla droga […] ci vuole talento, ci vuole fantasia, competenza tecnica. Non a caso abbiamo parlato di un salto di cultura mafiosa. Gli strumenti essenziali sono due: le banche e le grandi imprese economiche (Fava 1983b).Un atto di coraggioRiservare ...
Leggi Tutto
Genesi e significato di alcune famiglie semantiche Una nuova rubrica che nasce in seno al magazine Lingua Italiana e si sviluppa per anomalie potrebbe dare luogo a una vera e propria controversia. È doveroso, [...] s’impegna a realizzare qualcosa nel futuro, adesso, non si può fare altro che dare prova dell’impegno. Nel De agri cultura, Catone il Censore, facendosi interprete di un rituale di magia “simpatica”, si premurava d’informare i propri lettori che il ...
Leggi Tutto
È nato prima l’overtourism o il caso Roccaraso?Se fino a pochi anni fa overtourism era un termine confinato ai dibattiti accademici e agli approfondimenti sul turismo sostenibile, oggi è diventato una [...] differente è il turismo di massa, che si sviluppa su un’altra scala e con dinamiche più ampie. Come la cultura di massa contribuisce alla creazione di stereotipi e alla sovrapproduzione commerciale, così il turismo di massa alimenta modelli turistici ...
Leggi Tutto
«Sabato mattina, Prato della Valle, a Padova, è presidiato dalle forze dell’ordine per garantire il tranquillo svolgimento del mercato settimanale. CasaPound torna in piazza con una raccolta firme per [...] lessicale dell’anno nel 2023. Non è parola nuovissima. Come spiega il giornalista Luigi Mastrodonato nel sito Lucy sulla cultura, la parola, però, era stata già usata nelle scienze sociali per indicare il ritorno volontario nel Paese di origine ...
Leggi Tutto
E qualcosa rimane fra le pagine chiare e le pagine scure. E cancello il tuo nome dalla mia facciata(Rimmel, Francesco De Gregori, 1975) Il profumiere franco-britannico Eugène Rimmel, nel 1834, non avrebbe [...] o Lorca o persino Dylan nel caso di Buonanotte fiorellino o di Piccola mela, commetterebbe un flagrante reato di lesa cultura. E nemmeno Prévert, sebbene sia il più vicino a queste melensaggini, può essere un riferimento citato senza ridere. Né, per ...
Leggi Tutto
cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...
L’insieme delle cognizioni intellettuali che, acquisite attraverso lo studio, la lettura, l’esperienza, l’influenza dell’ambiente e rielaborate in modo soggettivo e autonomo diventano elemento costitutivo della personalità, contribuendo ad arricchire...
Cultura paleolitica dell’Africa settentrionale, che prende il nome dalla stazione di Bir el-Ater (Algeria). È caratterizzata da strumenti peduncolari, soprattutto punte, raschiatoi e grattatoi. Evidenze dell’occupazione ateriana, compresa tra...