Nel definire il concetto di identità non ci si può limitare a un’analisi univoca, ma è possibile esaminare almeno una triplice dimensione. Da un lato, viene in rilievo l’aspetto statico: si pensi alla [...] quanto il fattore indispensabile affinché se ne possa parlare è la presenza di una pluralità di esse differenziate per cultura, storia e territorio.
Ultima, ma non per importanza, è l’identità quale rappresentazione di sé stessi nella società. In ...
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«Un ladro mi ha rubato la scatoletta»: una frase normalissima, che contiene solo parole di uso comune, tanto che tutti siamo in grado di comprenderne perfettamente il significato; e non si vede perché [...] americano”. Il prestigio di una lingua, il suo status nella percezione dei parlanti, va quindi sempre di pari passo con la cultura, intesa in senso lato, della nazione che la parla. Il discorso, però, vale anche per l’italiano: quanti di noi sono ...
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Nel 1976 veniva pubblicato il saggio Storia sociale dei processi cognitivi di A. Lurija, sociologo e psicologo sovietico che negli anni ’30 era stato inviato in Asia centrale per condurre alcuni studi [...] egli riconosceva che, “seguendo le parole” di Lurija, gli orsi sarebbero dovuti essere tutti bianchi.
L’antropologo e storico delle culture W. J. Ong nella sua celebre opera Oralità e scrittura ha ripreso le osservazioni di Lurija per analizzare le ...
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Nei secoli intercorsi dal mondo greco-romano fino ai nostri giorni, la pratica sociale relativa all’arte è stata delle più diverse e polimorfe: come ricorda in modo tanto essenziale quanto efficace Gianni [...] Arti ad un unico principio», identificando ed elevando a dignità di sistema il dominio delle arti rispetto agli altri piani della cultura, primo fra tutti il piano delle scienze.
Paul Oskar Kristeller, nel suo The Modern System of the Arts del 1951 ...
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«È del poeta il fin la meraviglia» scriveva Marino, racchiudendo in un solo verso quello che sarebbe diventato un vero e proprio motto non solo della poesia ma di tutta l’arte barocca.
Su questa scorta [...] , a eccessi monumentali, a bizzarrie e arabeschi spesso visti contrapposti alla «nobile semplicità e quieta grandezza» attribuite alla cultura classica con le relative etichette di armonia ed equilibrio. In realtà questi due poli, lontani dall’essere ...
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Nell’ottobre del 1981 veniva pubblicato negli Stati Uniti Red Dragon, secondo romanzo di Thomas Harris, e con esso comparve il personaggio di Hannibal Lecter, medico psichiatra e criminologo di grande [...] esperienza, intelligenza e cultura, criminale serial killer a sua volta i cui delitti sono connotati dalla pratica dell’antropofagia. ...
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Uno squarcio si apre improvvisamente tra le mura domestiche e lascia intravedere una società cambiata nel profondo, una luce vivissima oltrepassa le pareti e illumina la scena, appaiono distintamente delle [...] Nel 2011, infatti, il Consiglio d’Europa ha emanato la Convenzione di Istanbul che all’articolo 12.5 stabilisce che «la cultura, gli usi e i costumi, la religione, la tradizione o il cosiddetto “onore” non possano essere in alcun modo utilizzati per ...
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Era il 1° giugno 1919 quando l'Italia concesse ai sudditi della sua colonia in Tripolitania gli Statuti, una serie di accordi per il riconoscimento di uno status di parziale cittadinanza alle popolazioni [...] , L’Africa nella coscienza degli italiani, Laterza, Roma-Bari, 1992; V.Deplano, L’Africa in casa. Propaganda e cultura coloniale nell’Italia fascista, Le Monnier, Milano 2015; N.Labanca, Oltremare: storia dell’espansione coloniale italiana, Il Mulino ...
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La televisione ha rivoluzionato la pubblicità, l’intrattenimento, la circolazione di notizie e informazioni. Il tubo catodico ha combinato l’immediatezza e le potenzialità del video coi tempi già brevi [...] inediti nella storia dell’umanità. In Italia essa ha avuto un ruolo cruciale nel fornire alla popolazione una lingua, una cultura e un immaginario comune. Si pensi al programma televisivo diretto da Alberto Manzi Non è mai troppo tardi. Corso di ...
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I critici letterari Erich Auerbach e Walter Benjamin nacquero nel 1892 nel quartiere berlinese di Charlottenburg da famiglie della alta borghesia ebraica. Nel 1921 i due collaborarono, insieme ad altri [...] della propaganda “sangue e suolo” portata avanti da Atatürk poggia sull’eliminazione delle radici islamiche ed ebraiche nella cultura turca e tedesca. Collegando l’hegeliana “astuzia della ragione” con il ricorso alla provvidenza tipico di Vico ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...
L’insieme delle cognizioni intellettuali che, acquisite attraverso lo studio, la lettura, l’esperienza, l’influenza dell’ambiente e rielaborate in modo soggettivo e autonomo diventano elemento costitutivo della personalità, contribuendo ad arricchire...
Cultura paleolitica dell’Africa settentrionale, che prende il nome dalla stazione di Bir el-Ater (Algeria). È caratterizzata da strumenti peduncolari, soprattutto punte, raschiatoi e grattatoi. Evidenze dell’occupazione ateriana, compresa tra...