CROCIONI, Giovanni
Marina Santucci
Nacque ad Arcevia (prov. di Ancona) il 5 ott. 1870 da Pietro e da Felice Riderelli. Compì gli studi a Roma dove si laureò in lettere nel 1894 discutendo con E. Monaci [...] nella ricerca di un rapporto paritario tra realtà regionali e vita del paese) sono trattati nell'opera Le Regioni e la cultura nazionale, dedicata a B. Croce e pubblicata a Catania nel 1914 in una collana diretta da G. Lombardo Radice.
E volume ...
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GERINI, Giovanni Battista
Franco Cambi
Nacque a Vessalico, nell'Appennino ligure ora in provincia di Imperia, il 9 febbr. 1859 da Giovanni Battista e da Maria Raibaldi. Il G. si venne formando in Piemonte, [...] . morì a Torino il 13 febbr. 1916.
Fonti e Bibl.: Necr. di A. Cerruti, in Rivista rosminiana di filosofia e cultura, X (1916), pp. 68-70; T. Rovito, Letterati e giornalisti contemporanei, Napoli 1922, p. 190; Dizionario di scienze pedagogiche, Milano ...
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COCCHIARA, Giuseppe
Pietro Angelini
Nacque il 5 marzo 1904, da Giuseppe e da Antonina Insinga, a Mistretta, in provincia di Messina, un borgo di montagna dalla struttura sociale chiusa e dalla economia [...] , è un modus operandi che sarà tipico del C. e non lo aiuterà a compiere quel lungo passo che separa l'ape della cultura dal pensatore originale. Ma va pure riconosciuto al C. il non piccolo merito di avere avuto in certo senso "coscienza" di questo ...
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DUNI, Emmanuele
Mauro Di Lisa
Nacque a Matera il 24 marzo 1714 dalle seconde nozze di Francesco, maestro di cappella nella città lucana, con Agata Vacca, originaria di Bitonto. Nella sua prima educazione [...] che appena lice d'adorarla tra le private pareti (e ciò sia detto in pura legge di confidenza)". Nonostante che la cultura del D. non abbia mai accennato a spingere il vichismo entro l'alveo riformatore o radicale del movimento illuminista, essa era ...
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SALVIOLI, Giuseppe
Natale Vescio
– Nacque a Modena il 13 settembre 1857 da Gabriele, impiegato della dogana, e da Anna Maria Ceschi.
Aveva un fratello maggiore, Gaetano (1852-1888), divenuto un noto [...] agraria per la Sicilia, in Archivio storico per la Sicilia orientale, LXVIII (1972), 1, pp. 9-88; P. Manganaro, La cultura dei Fasci, in I Fasci siciliani, I, Bari 1975, pp. 197 s.; E. Ragionieri, Socialdemocrazia tedesca e socialisti italiani (1875 ...
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OLIVETTI, Adriano
Giuliana Gemelli
OLIVETTI, Adriano. – Nacque a Ivrea l’11 aprile 1901, primo di sei fratelli, da Camillo, di origine ebraica, e da Luisa Revel, valdese.
Il padre, ingegnere eclettico [...] Milano si trovò a contatto con un vivace universo intellettuale che gli permise di arricchire la sua sensibilità e cultura nell’ambito dell’architettura, dell’urbanistica, delle scienze sociali e umane.
Adriano, tuttavia, non amava la vita mondana e ...
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MONTAGNANA, Rita
Maria Casalini
‒ Nacque a Torino, il 6 genn. 1895, da Moisè e da Consolina Segre. La sua era una grande famiglia ebrea di tradizioni socialiste, profondamente radicata nella cultura [...] di Borgo San Paolo; oltre a lei annovera le sorelle Clelia ed Elena e il fratello Mario, personaggio di spicco della sinistra italiana.
Dopo la morte prematura del padre, direttore della nota sartoria ...
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DE ANTONIO, Antonello (Antonello da Messina)
Fiorella Sricchia Santoro
Nato a Messina da Giovanni, "mazonus", e da una Garita, verso il 1425-430, ha operato gran parte della sua vita nella città natale, [...] fra Aix ed Avignone.
È evidente infatti in questi lavori del D. un sensibile accordo con i modi con cui la cultura toscana già passata al filtro della sintesi formale e della luce meridiana di Piero della Francesca, era stata recepita nell'area ...
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CITTADINI, Antonio
Cesare Vasoli
Nacque a Faenza da Girolamo; le prime notizie documentate su di lui risalgono probabilmente all'anno 1465-66, se è esatta l'indicazione del Sorbelli che segnala nei [...] 1942, pp. 3840; Id., A. C. da Faenza e lo Studio pisano, in Rinascimento, I (1950), pp. 103 ss.; Id., Motivi della cultura ferrarese nel Rinascimento, in Belfagor, XI (1956), pp. 612-34 (spec, p. 631); Id., Alcuni scritti di Antonio da Faenza,filos ...
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CONSOLO, Federico (Federigo)
Dario Ascarelli
Nacque da Beniamino e da Regina Piazza ad Ancona l'8 apr. 1841, da una di quelle famiglie della media borghesia ebraica che aveva conservato integra la grande [...] gli studiosi ebrei del lessico biblico non riescono a sottrarsi ed il C. vi partecipa con il virtuosismo dell'uomo di grande cultura e con la fantasia del compositore.
Morì a Firenze il 14 dic. 1906.
Bibl.: Critiche e recensioni in: La Nazione, 22 ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...