Collège de France Istituto d’alta cultura fondato nel 1530, con il nome Collège du roi, come collegio esterno all’università di Parigi da Francesco I, per suggerimento di G. Budé. Con l’insegnamento del [...] greco e dell’ebraico si voleva contrapporre la nuova cultura umanistico-riformatrice all’insegnamento scolastico dell’università. Divenuto Collège des trois langues con l’aggiunta del latino (1534), si dotò poi di cattedre di filosofia, lingue ...
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CIELO
M. Bussagli
Nell'ambito della cultura scientifica, teologica e letteraria del Medioevo il termine c. ricopre la medesima gamma di significati che gli conferisce l'attuale uso corrente: indicava [...] . 998-1004; H. Hollanden, s.v. Himmel, in LCI, II, 1970, coll. 255-267; G.C. Garfagnini, Esegesi biblica e cultura filosofico-scientifica, in id., Cosmologie medievali (Storia della scienza, 4), Torino 1978 (19872), pp. 51-91; id., Il XIII secolo: il ...
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HALLSTATT, Civiltà di
H. Müller-Karpe
Cultura preistorica della prima Età del Ferro, tipica per l'Europa centrale, che prende nome dalla località di H., piccolo centro nel Salisburghese (Alta Austria) [...] il nome di civiltà di H. non è certo un'unità conchiusa, tale da comprendere in sé tutte le manifestazioni della cultura materiale e (per quanto ci sia dato di conoscerle) di quella spirituale, e tale da potersi in ciò distinguere dalle circostanti ...
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GÎRLA MARE-CÎRNA, Civiltà di
V. Dumitrescu
Cultura che prende nome da una località nella Romania sud-occidentale, nella cosiddetta Piccola Valacchia (v. urne, campi di).
Nell'Oltenia sud-occidentale, [...] di G. M.-C. è escluso il rito d'incinerazione. Come negli altri gruppi esso è stato trasmesso dalle tribù della cultura "Glockenbecher".
Bibl.: L. Franz, Vorgeschichtliche Funde aus Rumänien, in Wiener Präh. Zeitschrift, IX, 1922, p. 89 s.; D. Berciu ...
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Subculture politiche territoriali e capitale sociale
Marco Almagisti
Strumenti concettuali
La cultura politica
Il tema della cultura politica riconduce alle origini stesse del pensiero politico occidentale, [...] È il caso di aggiungere a tali elementi anche le «prassi sociali» (A. Gramsci, Quaderni del carcere (1929-35), 1975). Infatti, la cultura politica di una società non è costituita solo da ciò che i suoi membri pensano o dicono di pensare, ma pure da ...
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Storico statunitense della filosofia e della cultura (North Adams, Massachusetts, 1885 - Los Angeles 1981), prof. nella Columbia University e in quella di Los Angeles. Noto per alcune opere di storia della [...] filosofia (tra cui The story of philosophy, 1926; trad. it. 1934), ma soprattutto per The story of civilization (11 voll., 1935-75; trad. it. 1956-78) dall'Antico Oriente ai tempi di Rousseau (dal 7º vol. ...
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Promotore della vita monastica e della cultura (m. Kempten 1144). Sacerdote a Passau, entrò (1077 circa) nell'abbazia benedettina di S. Blasien, che si aggregò il monastero dei canonici agostiniani di [...] Göttweig. Come primo abate (1094) ne curò lo splendore edilizio e ne iniziò la secolare attività scolastica; fondò un monastero femminile, colonizzò Garsten con un'abbazia, diresse (1094-1109) quella di ...
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vicoleria
s. f. Il mondo, la cultura e lo spirito dei vicoli napoletani.
• A Napoli la Natura è soprattutto il mare, e lui [Luigi Compagnone] diceva che a «un napoletano dell’interno» com’era lui e com’era [...] della Natura e mai c’è stato accordo tra loro e la Natura. (Raffaele La Capria, Mattino, 26 marzo 2008, p. 23, Cultura) • Vent’anni di «Storie maledette»: che ha capito? «La lettura del paese attraverso i delitti è interessante: c’è la tipologia del ...
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inculturazióne Nelle scienze umane, assimilazione della cultura d'appartenenza durante il processo di socializzazione (o fase infantile del processo d'integrazione sociale) dell'individuo.
Antropologia [...] : quello cristologico, che, ispirandosi all'incarnazione di Cristo, sottolinea il lento e graduale processo di conversione delle culture al Vangelo; quello ecclesiologico, per cui l'i. è esperienza ecclesiale di discernimento nello Spirito, e quello ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
L’amministrazione degli antichi Stati
Luca Mannori
‘Cultura giuridica’, ‘amministrazione’, ‘antichi Stati’. Nulla di più naturale, per il lettore che si veda proposta una triangolazione del genere, [...] centrali negli antichi Stati italiani, a cura di L. Mannori, 1997, pp 43-57).
Si tratta, certo, di una cultura di governo iscritta in una dimensione eminentemente ‘pratica’, e non solo incapace di conquistarsi una autonomia disciplinare sul tipo del ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...