Popolazione precolombiana portatrice di una cultura fiorita sull’altopiano di Bogotá (Colombia). Al tempo della conquista spagnola era ripartita in nove Stati, dei quali i due maggiori in fase di espansione [...] , popolo, schiavi e prigionieri di guerra). La religione includeva il culto del Sole, al quale si offrivano sacrifici di fanciulli. I C. opposero scarsa resistenza agli Spagnoli, la loro lingua e buona parte della loro cultura sono oggi scomparse. ...
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Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] La fase di formazione della civiltà in G. copre un lungo periodo, ed è la produzione fittile che contraddistingue le culture neolitiche. La cultura Jōmon, già presente in età paleolitica, si protrae dal 7000 ca. al 300 a.C., ed è caratterizzata dalla ...
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Filologo classico e studioso della cultura ottocentesca italiano (Parma 1923 - Firenze 2000), figlio di Sebastiano senior. Profondo conoscitore della storia della filologia classica, oltre che della linguistica, [...] dell'Ottocento pubblicò: Classicismo e illuminismo nell'Ottocento italiano (1965, 2a ed. 1969); Aspetti e figure della cultura ottocentesca (1980); Nuovi studi sul nostro Ottocento (1995). Curò, con G. Pacella, l'edizione degli Scritti filologici ...
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Economista, sociologo e storico della cultura tedesco (Erfurt 1868 - Heidelberg 1958), prof. a Praga (1904) e a Heidelberg (1907). Autore della teoria della localizzazione delle industrie, studiò il problema [...] als Kultursoziologie, 1935). In polemica con il relativismo spengleriano, che frammenta il divenire storico in una pluralità di culture indipendenti, W. fa ricorso alla distinzione di Kultur e Zivilisation: la prima è vincolata al dato permanente di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Politico, organizzatore di cultura e divulgatore, Attilio Brunialti fu uno degli intellettuali più attivi del suo tempo. Attento al dibattito internazionale, eclettico e orientato a una continua mediazione, [...] nelle istituzioni, 1° vol., 1896, p. 331). Nel saggio introduttivo alla Biblioteca egli ribadiva l’intento di influire sulla «cultura politica generale» e su «quella stessa di molti tra coloro che pur sono chiamati ad esercitare una azione politica ...
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Psichiatra, psicologo e storico della cultura (Kesswyl 1875 - Küsnacht, Zurigo, 1961). Laureatosi in medicina a Basilea nel 1900, passò al nosocomio psichiatrico zurighese Burghölzli per proseguire gli [...] e assumeva la presidenza della Società internazionale di psicoterapia, intraprendeva feconde collaborazioni sul terreno della storia della cultura con il sinologo tedesco R. Wilhelm, con l'indianista austriaco H. Zimmer e con il filologo ungherese ...
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Rivista mensile di letteratura e cultura, fondata e diretta da U. Ojetti (redattore capo P. Pancrazi), pubblicata a Firenze (1929-33). Vi collaborarono, con racconti, romanzi e saggi critici, i più noti [...] scrittori italiani ...
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In agraria è quella parte della tecnica che riguarda l'arte di far crescere le piante per ottenerne i prodotti, o comunque l'utilità che possono dare. La parola coltivazione ha significato più ristretto [...] di coltura o cultura, ma frequentemente le due espressioni si usano l'una per l'altra, con l'avvertenza di usare la prima solo quando il discorso si riferisca alle piante, mentre la seconda serve anche per significare l'allevamento di alcune specie ...
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Rivista di musica, politica e cultura fondata nel 1967 a San Francisco; si è basata, sin dai suoi esordi, sull'attenta osservazione dei fenomeni musicali emergenti e delle tendenze culturali della società [...] contemporanea. Pubblicata in diversi paesi del mondo, dal 2003 ha anche un'edizione italiana a cadenza mensile ...
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Alto dignitario e uomo di cultura romeno (n. Fierăşti, Valacchia, 1579 circa - m. dopo il 1658). Possessore di una delle più ricche biblioteche europee, favorì lo sviluppo delle tipografie di Govora e [...] Târgovişte. Si adoperò anche per l'adozione del romeno nelle chiese del suo paese. Tradusse dal latino in slavo ecclesiastico la Imitatio Christi (1647) e dal greco in slavo ecclesiastico e in romeno il ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...