Minoranze culturali
Mario Diani
Cultura, identità, discriminazione
Secondo una classica definizione il termine minoranza designa un "gruppo di persone - differenziate da altre all'interno di una data [...] visioni del mondo non solo diverse, ma difficilmente compatibili (si veda ad esempio il ruolo della donna, definito da molte culture non europee in forme certo distanti da quelle prevalenti in Occidente). Ci si trova allora di fronte a un dilemma ...
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AUNJETITZ, Civiltà di
Cultura costituita da varî nuclei di civiltà preistorica della prima Età del Bronzo, che si estende dalla Boemia (Sudeti) alla Slesia, alla Turingia, fino al medio corso del Danubio; [...] il nome deriva da una località situata in prossimità di Praga dove furono fatte le prime osservazioni archeologiche di questo gruppo. Tipica è la ceramica ad impasto caratterizzata da tazze ad un solo ...
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Condizione per cui ogni individuo o collettività deve essere considerato alla stregua di tutti gli altri, e cioè pari, soprattutto nei diritti civili, politici, sociali ed economici. L'eguaglianza di tutti [...] di tali principi gettava le basi di un nuovo ordine politico.
Approfondimento di Stefano De Luca
Entrata nella cultura occidentale con lo stoicismo e soprattutto con il cristianesimo (che considera tutti gli uomini dotati della stessa dignità ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La scienza islamica nella cultura medioevale
Piero Morpurgo
Per scienza islamica medioevale s’intende il corpus di testi, commenti e analisi di autori appartenenti all’islam, che tradussero e interpretarono, [...] ° e 11°
In Spagna, durante il regno dell’emiro omayyade ‛Abd al-Raḥmān I ibn Mu‛āwiya (756-788) iniziò a diffondersi la cultura giuridico-religiosa islamica; poi, durante il regno di ‛Abd al-Raḥmān II (Abū ’l-Muṭarraf ‛Abd al-Raḥmān ibn al-Ḥakam; 822 ...
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La cultura del corpo in vivo
Giorgio Ricci
Lo studio dell'anatomia nel cadavere, per lungo tempo esercitato in clandestinità o semiclandestinità (affondare il bisturi nel cadavere era considerato un [...] pensare al grande Leonardo ‒, ha condotto, attraverso i secoli, a un grande approfondimento delle conoscenze sul corpo umano. La cultura del corpo in vivo nasce solo in tempi assai più recenti, allorché la semeiotica clinica (dal greco σημειωτικο′Ϛ ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La diffusione della cultura Tardo Uruk
Gian Maria Di Nocera
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, Antichità, edizione in 75 ebook[1]
Il fenomeno “coloniale”
Nella seconda metà del IV millennio [...] stessi coni d’argilla per il rivestimento esterno utilizzati nei templi contemporanei della città di Uruk. Con la fine della cultura Uruk la città viene definitivamente abbandonata. L’altro sito, Jebel Aruda, non è molto distante da Habuba Kabira ed ...
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Città e produzione di cultura e creatività
Walter Santagata
La creatività è un fenomeno contagioso. Ha bisogno d’interazione, di analogia e di reciprocità. La forma città e le sue relazioni sembrano [...] una missione impossibile. Eppure ogni giorno questo miracolo si avvera e nelle città di tutto il mondo si continua a conservare cultura e a produrne di nuova. In questo saggio si cercherà di capire come ciò possa avvenire, quali siano gli ostacoli e ...
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Gloria Origgi
Boualem Sansal. Difensore della cultura mediterranea
Scrittore pacato e appassionato al tempo stesso, denuncia nei suoi libri la perdita di ogni speranza di democrazia per l’Algeria. E [...] l’Oriente. L’islamizzazione di parte dei paesi mediterranei è per Sansal la fine di un progetto di una cultura mediterranea unita, laica e progressista. La primavera araba, secondo Sansal, è ancora lontana. Bisogna prima sbarazzarsi della tentazione ...
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La cultura politica e i modelli istituzionali
Antonino De Francesco
È un luogo comune, nella nostra tradizione storico-politica, ricordare il ruolo della Francia rivoluzionaria nella genesi dell’Italia [...] la sconfitta di Napoleone III a Sedan aveva permesso alle truppe di Vittorio Emanuele II di fare ingresso a Roma, la cultura politica italiana, con l’orgoglio (e la sufficienza) di chi vuole liberarsi d’una imbarazzante tutela, prese le distanze dal ...
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Il Rinascimento. Politica e cultura: NOTA PRELIMINARE
Alberto Tenenti
Ugo Tucci
NOTA PRELIMINARE
A differenza dalle altre partizioni della Storia di Venezia, quella dedicata al secolo XV ed ai primi [...] , per certi aspetti dei suoi stessi ordinamenti militari.
A Venezia insomma non fu tanto una società che aderì ad una cultura, se ne rivestì, se ne fece l'illustrazione e fino alla giustificazione ideologica, ma fu piuttosto l'inverso: una visione ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...