Legittimità
Pier Paolo Portinaro
Introduzione
Si attribuisce legittimità a un ordinamento politico quando in base ad argomenti giuridici e morali lo si ritiene degno d'essere riconosciuto all'interno [...] è debitore principalmente alla tradizione giuridica romana, i problemi cui esso fa ϰϱάτοϚ realizza l'εὐνομία: è il fondamento religioso non d'una costituzione politica, ma di un , sia pure nel quadro di una cultura che ha ormai fatto i conti con ...
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Feudalesimo
Giovanni Tabacco
Premessa
Il linguaggio relativo al feudalesimo è di origine rigorosamente giuridica, ma ha avuto tali sviluppi semantici nella cultura moderna che le definizioni e le riflessioni [...] di assumere un compito militare di finalità religiosa, non mancò nei crociati, come la forme di sensibilità, di onorabilità e di cultura che l'avevano caratterizzata e che fin Nell'Occidente europeo di ascendenza romana la grande proprietà fondiaria, ...
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Giusnaturalismo e giuspositivismo
Norberto Bobbio
Origine della distinzione fra diritto naturale e diritto positivo
La storia del pensiero giuridico occidentale, dai Greci sino a oggi, è dominata dalla [...] giusnaturalismo - l'antichità greca e romana, i filosofi scolastici e san Tommaso , in un mondo dilaniato dalle guerre religiose, di imparare una buona volta a oggi, in "Materiali per una storia della cultura giuridica", XXII, 1 giugno 1992, pp ...
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Diritto romano in Cina
Sandro Schipani
Premessa
Dalla prima pagina del Milione di Marco Polo, apprendiamo che il Gran Khān aveva chiesto notizia dell’imperatore, «e che signore era, e di sua vita e [...] sarebbero giunti a destinazione. Le dimensioni religiosa, politica e giuridica della vita della , siano giunti in Cina alcuni soldati romani, della Prima legione, di M. (1), ai preesistenti doveri di cultura, scienza, e capacità professionali, è ...
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Tortura
"Una strana conseguenza
che necessariamente deriva dall'uso
della tortura è che l'innocente
è posto in peggiore condizione che il reo"
(Cesare Beccaria, Dei delitti e delle pene)
Un dramma diffuso [...] nemico e come arma di persecuzione religiosa, etnica, sociale.
Il sistema- pur di non subire torture.
I romani per lungo tempo considerarono la tortura estranea Marchesi, San Domenico di Fiesole, Edizioni Cultura della Pace, 2001.
Id., Guarire dalla ...
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Città, Regno d'Italia
Giuliano Milani
Fino a pochi anni fa la valutazione del rapporto che legò Federico II alle città del Regno d'Italia appariva sospesa tra prospettive che privilegiavano intenzioni [...] e degli altri enti religiosi, ben decisi a richiedere negli anni 1238-1251, "Archivio della R. Società Romana di Storia Patria", 36, 1913, pp. 225-354 II nella storiografia del suo tempo, in Politica e cultura nell'età di Federico II, a cura di S. ...
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Pena
Fabio Alonzi
Raffaella Bonsignori
In senso generale, il termine pena può indicare patimento, afflizione, dolore, dispiacere, anche quando non siano o non appaiano punizione di una colpa. Con riferimento [...] corpo non li contamini. Il superamento di una rigida concezione religiosa della pena può dirsi concluso nella tarda età repubblicana; la pena dei prodotti più interessanti e originali della culturaromana. Le Province sono ormai territori devastati ...
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GRAVINA, Gian Vincenzo
Carla San Mauro
Nacque a Roggiano, nei pressi di Cosenza, il 18 febbr. 1664, da Gennaro e Anna Lombardi, ambedue di famiglia facoltosa. Dopo avere ricevuto la prima istruzione [...] per un capitolo della cultura filosofica di fine Seicento, Napoli 1970 (comprende le egloghe Licori, Sileno, Egeria, Elpino, Temi, Pronea, Entelia, Iside e il Dialogo); Curia romana e Regno di Napoli. Cronache politiche e religiose nelle lettere a ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La teorica della ragion di Stato
Gianfranco Borrelli
Ragion di Stato: studi recenti e novità interpretative
Profondi cambiamenti interpretativi sono intervenuti negli ultimi decenni nel campo degli [...] i problemi vissuti dalla curia romana a fine Cinquecento con la società europea travagliata da guerre religiose e conflitti civili.
Teorie e tecniche , Bologna 1982, 20062.
A. Zanotti, Cultura giuridica del Seicento e 'jus publicum ecclesiasticum' ...
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GIUDAICA, Arte
D. Di Castro
Con il termine giudaismo si indica quel periodo della storia del popolo ebraico successivo alla divisione del regno di Salomone nei due regni di Giuda a S (con Gerusalemme), [...] a numerose sette e correnti religiose (per es. i samaritani Maimonide, fu mantenuto in aree di cultura islamizzante quali la Spagna e la Sicilia L. Mortara Ottolenghi, Un gruppo di manoscritti ebraici romani del sec. XIII e XIV e la loro decorazione ...
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camuno
agg. e s. m. (f. -a). – Abitante della Val Camonica; il nome indicava già gli antichi abitatori (lat. Camuni o Camunni) di questa valle, che da loro appunto prese il nome: di origine autoctona europea, discendenti da popolazioni di...
mozarabico
możaràbico agg. (pl. m. -ci). – Dei Mozàrabi: civiltà, cultura, letteratura m.; arte m., ricca di motivi della cultura islamica, soprattutto nella decorazione e nella miniatura; stile m., in architettura, lo stile degli edifici...