SALVEMINI, Gaetano
Mauro Moretti
– Nacque a Molfetta l’8 settembre 1873 da Ilarione e da Emanuela Turtur.
Secondogenito, crebbe all’interno di una famiglia numerosa, composta da dodici figli, dei quali [...] anche di fronte alla prosecuzione delle violenze. Salvemini prese posizioni sempre più esposte in senso antifascista, in contatto, a Firenze, con ambienti come il Circolo di cultura, fondato all’inizio del 1923 con suoi allievi e amici, fra i quali i ...
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DE SANCTIS, Gaetano
Piero Treves
Terzogenito d'Ignazio e di Maria Orlandini, nacque a Roma il 15 ott. 1870, in una famiglia che aveva rifiutato di riconoscere, e fu costante nel non volere mai riconoscere, [...] .3, XI [1981], 2, pp. 369 s.; M. Gigante, Wilamowitz nella cultura classica italiana, Napoli 1984, p. 11).
È, d'altro canto, significativo che , il decennio suo più felice. La stessa militanza antifascista (donde, a maggio del '25, la sua adesione ...
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DE FELICE, Renzo
Emilio Gentile
Nacque l’8 aprile 1929 a Rieti, figlio unico di Vittorio e Giuseppina Bonelli. La madre era originaria di San Marino, il padre, un funzionario delle dogane, era stato [...] della rivista Tempi moderni dell’economia, della politica e della cultura, fra il 1958 e il 1959 e, successivamente, dicembre 1987 con il titolo Perché deve cadere la retorica dell'antifascismo). Ancor più che nel 1975, da parte di intellettuali e ...
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CALAMANDREI, Piero
Stefano Rodotà
Nacque a Firenze il 21 apr. 1889 da Rodolfo e Laudomia Pimpinelli. La sua educazione si svolse quieta e severa, in un ambiente in cui le idealità mazziniane del padre, [...] più in primo piano. Il 31 dic. 1924 il Circolo di cultura e molti studi di avvocati vengono devastati dai fascisti: il C. Italia libera", ed è in stretti rapporti con il gruppo antifascista fiorentino del Non mollare, al quale appartenevano, tra gli ...
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DE GASPERI (Degasperi), Alcide
Piero Craveri
Nacque il 3 apr. 1881 a Pieve Tesino (Trento) da Amedeo e Maria Morandini. Di famiglia povera, profondamente cattolica, fu primo di quattro figli, ebbe due [...] incominciavano a riflettere l'inquietudine nuova che attraversava la cultura e l'azione politica cattolica in Germania e Austria, l'Aventino e il CLN non si può parlare di un antifascismo "unitario"; così i comportamenti del D. vanno collocati in un ...
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Costituzione
Vezio Crisafulli
Aldo M. Sandulli
di Vezio Crisafulli e Aldo M. Sandulli
COSTITUZIONE
Costituzione di Vezio Crisafulli
sommario: 1. Molteplicità di significati. 2. La costituzione in senso [...] pieno nel XX secolo e fa parte della cultura contemporanea, della ‛nostra' cultura d'oggi: pur volendo prescindere dai contributi aveva una sua solida base nella comune matrice antifascista e nella recente solidarietà della stragrande maggioranza ...
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Cent’anni di elezioni a Venezia
Gianni Riccamboni
Premessa
Sono passati oltre quindici anni da quando, nell’editoriale di un numero monografico dei «Quaderni dell’Osservatorio Elettorale», si lamentava [...] , le Camere del lavoro; le sue sezioni sono circoli di cultura e di agitazione politica non collegati tra loro da una direzione dal venir meno dell’intesa tra i partiti dell’alleanza antifascista.
Dopo due mesi Venezia torna alle urne per il ...
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Lavoro
Igor Piotto
Mario Rusciano
di Igor Piotto e Mario Rusciano
LAVORO
Organizzazione del lavoro di Igor Piotto
sommario: 1. Introduzione. Le vie di uscita dalla crisi del taylorismo. 2. I principî [...] la fine di una condizione di egemonia sulle culture organizzative delle società industrializzate durata più di mezzo sulla Costituzione repubblicana del 1948 - frutto dell'intesa antifascista tra cattolici, comunisti, socialisti e liberali -, ciò ...
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I consumi alimentari in Italia: uno specchio del cambiamento
Alberto De Bernardi
Uno sguardo di lungo periodo
L’analisi dell’evoluzione dei consumi alimentari nell’Italia repubblicana, qualunque sia [...] in una adesione convinta alle ragioni dell’antifascismo e della democrazia, quanto piuttosto nella consapevolezza Italia, Roma-Bari 1991.
M. Montanari, Convivio oggi. Storia e cultura dei piaceri della tavola nell’età contemporanea. Bari-Roma 1992.
M. ...
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Comunismo
Massimo L. Salvadori
Significato del termine
Il termine comunismo ha un duplice significato: per un verso designa un progetto di riorganizzazione radicale della società, fondato sull'abolizione [...] ritorno, in un certo senso, alla linea del fronte popolare antifascista. In tutti i paesi dominati dalle potenze fasciste i comunisti assunsero fra il mantenimento del leninismo, ridotto però a cultura politica astratta, e la pratica di un'opposizione ...
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archeo-comunista
s. m. e f. e agg. (iron.) Comunista d’antan. ◆ C’è un numero verde per trovare sei uomini scomparsi di 500 mila anni fa. […] Non era una riunione di pazzi, quella che si è svolta in un piccolo centro non lontano da Pechino....
ruolo
ruòlo s. m. [dal fr. rôle, che è dal lat. tardo rŏtŭlus «rotolo»]. – 1. Elenco, registro, prospetto o quadro, in cui sono registrati in un ordine funzionale, corredati dagli elementi di rilevante interesse, i nomi delle persone che fanno...