SPECCHIO (fr. miroir; sp. espejo; ted. Spiegel; ingl. mirror)
Eduardo AMALDI
Arnaldo MAURI
Gabriella BATTAGLIA
Filippo ROSSI
Qualsiasi superficie che rifletta la luce in modo abbastanza regolare [...] presso i Micenei gli specchi erano in relazione col culto.
Specchi greci. - Generalmente di bronzo, spesso dorati quelli delle altre arti minori: predomina il ciclo erotico e dionisiaco. Alcuni esemplari di questa classe di specchi, appartenenti alla ...
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Una delle Cicladi, situata nel gruppo settentrionale, fra Micono (Mýkonos) e Réneia. Allungata in senso meridiano (lunghezza 5 km., larghezza massima 1,3) ha un'area di 5,2 kmq. Da Rēneia la separa un [...] ove furono trovate delle statue di Muse, e il monumento dionisiaco di Karystios; svoltando l'angolo, a pochi metri dalla ogni forma della vita delia. Tutto ciò che concerneva il culto passò in mani ateniesi, dall'amministrazione dei beni sacri ( ...
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È la penisola triangolare con cui la Grecia centrale si protende verso oriente tra il golfo Saronico e il Petalion kólpos: punto estremo a SE. il capo Sunio. Il Citerone la divideva a N. dalla Beozia, [...] a doppiare dalle navi antiche, e perciò sede di un culto di Posidone e di Atena. Delle antiche fortificazioni si vedono tuttora marmorea chiamata Pyrgos, dové sorgere il santuario dionisiaco dei Tetrapoliti, cioè dei cittadini delle quattro ...
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Gare pacifiche per la conquista di premî stabiliti al miglior concorrente, espressione caratteristica dello spirito greco, proclive allo sviluppo di ogni migliore dote personale, fisica o morale, come [...] tutti coloro che non potevano considerarsi degni di accedere al culto nazionale; che è elemento capitale di differenza fra gli agoni atletico, che alletta a costituire quasi un grande κοινόν dionisiaco, il quale fu come una grande società agonistica, ...
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SWINBURNE, Algernon Charles
Mario PRAZ
Poeta, nato a Londra il 5 aprile 1837, ivi morto il 10 aprile 1909. Discendeva da antica e nobile famiglia del Northumberland che fino alla fine del Settecento [...] complessa natura, combattuta tra una tendenza alla sottomissione (culto idolatra per Mazzini, Hugo, Landor) e una dei piedi, come sotto l'impulso d'un'eccitazione essenziale. Il dionisiaco Sw. è un ossessionato, cioè un passivo; non domina il ...
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È il dio dell'amore. La poesia omerica non conosce Eros come nume: da Esiodo in poi invece esso è noto sotto il duplice aspetto di divinità teogonica e d'inseparabile compagno di Afrodite. Quale potenza [...] a Tespie, in Beozia, l'altra destinata quale statua di culto a Parion (Propontide); la terza in bronzo è descritta da gettare sul corpo della madre.
Personaggio frequentissimo nel corteggio dionisiaco (già nel sec. IV Timilo aveva scolpito un gruppo ...
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È una delle principali forme della poesia corale greca. La non ben chiara etimologia della parola ebbe da parte degli antichi spiegazioni abbastanza curiose alludenti al doppio parto di Dioniso, il parto [...] Zeus; poiché in origine il dirambo fu il canto corale dionisiaco per eccellenza. Tra le spiegazioni moderne la più probabile è Grecia, o nella Tracia, che tanto contribuì alla diffuione del culto di Dioniso, o nella Frigia, a cui richiama l'indole ...
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. Cerimonie festive, che si celebravano in Argo in connessione col culto dei morti, comunemente ritenute identiche alle Agranie, che, secondo Esichio, avevano pure luogo in Argo, ed erano di carattere [...] dionisiaco, avendo relazione mitica con una delle figlie di Preto. ...
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ASIA
C. Silvi Antonini
L'attuale distinzione, convenzionale, fra Europa e A. risale al congresso di Vienna del 1815, nel quale furono fissati i confini della Russia europea sulla linea Ural-Caspio-Caucaso [...] la sua associazione con il fiore (o il tralcio di vite) riporta all'iconografia della festa del nuovo anno o ai cultidionisiaci.Il tema, presente in Occidente nell'iconografia etrusca e romana, in Iran era diffuso già in epoca partica. Lo confermano ...
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D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] portatrici di contraddizione, è appiattita in un vuoto formulario: amoralismo, vitalismo dionisiaco, libertà d'azione dell'individuo superiore al di là del bene e del male, culto della bellezza, indiamento dell'arte e dell'artefice. Il trapasso nella ...
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dionisiaco
dioniṡìaco agg. [dal lat. tardo Dionysiăcus, gr. Διονυσιακός] (pl. m. -ci). – Di Diòniso, dedicato a Diòniso, dio greco dell’ebbrezza, chiamato anche Bacco: culto d., feste dionisiache. Per estens., che è caratterizzato da uno stato...
leneo
lenèo agg. e s. m. [dal lat. lenaeus, gr. ληναῖος, der. di ληνός «torchio»; nel sign. 2, dal gr. τὸ Λήναιον]. – 1. agg. Nell’antica Grecia, epiteto classico (propr. «dio del torchio») del dio Dioniso. 2. s. m. Recinto del demo attico...