EDICOLA (aedicula)
G. Bendinelli
Escludendo dalla parola il valore etimologico del diminutivo di aedes (tempio), nel qual caso a ogni piccola e minuscola figura di tempio spetterebbe la denominazione [...] romane, lungo le pareti, le imagines maiorum, cioè i ritratti degliantenati (vedansi per questo le e. nell'atrio della Casa del Fauno a Pompei, Ostia, ecc.). Nei templi e luoghi di culto in genere sono frequenti le nicchie a e.: vedansi ad esempio ...
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teogonia
Dal gr. ϑεογονία, comp. di ϑεός «dio» e γόνος «generazione». Generazione e genealogia degli dei; mito o insieme di miti che illustrano la nascita o la discendenza degli dei.
L’origine del pensiero [...] le divinità i cui luoghi o date di culto si trovano particolarmente vicini. Uno speciale impulso alla qualsiasi ragione, meno popolari) facilmente si ritrovano nei ranghi degliantenati delle divinità principali, mentre quelli di carattere locale o ...
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Vedi SURKH KOTAL dell'anno: 1966 - 1997
SURKH KOTAL
C. A. Pinelli
Sotto il nome di S. K. è conosciuto dai 1952 un grande complesso monumentale scoperto nell'Afghanistan del N (12 km a S del moderno [...] costruiti con l'intenzione di legittimare, attraverso il culto di antenati veri o mitologici, l'autorità divina del entro la quale sembra venissero custodite le ceneri e le statue degli antichi re choresmiani.
Bibl.: D. Schlumberger, Le temple de ...
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religioni tradizionali dell'Africa subsahariana
religioni tradizionali dell’Africa subsahariana
Insieme delle credenze e culti originari dell’Africa subsahariana. La definizione si riferisce a una varietà [...] ruolo di importanza cruciale è attribuito agli spiriti degliantenati, quasi sempre visti come attori nei destini dei da mano umana». Comune è l’associazione fra luoghi di culto e pratiche taumaturgiche, terapeutiche e lotta alla stregoneria. Comuni ...
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CALUSCO, Taddeo
Mirella Giansante
Nacque a Milano nel 1657 da una famiglia di antiche tradizioni lombarde, che improntò la sua educazione ai principi della più rigorosa ortodossia cattolica. Preso l'abito [...] vietava ai missionari a lui sottoposti di adottare il tollerante comportamento dei gesuiti nei confronti del culto di Confucio e degliantenati -, a una commissione di autorevoli teologi: il suddetto Serrano (che fu il più intransigente sostenitore ...
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BLANDOLISI, Cassio
Giuseppe Pignatelli
Nato a Narni il 10 ott. 1683, da una nobile e agiata famiglia, entrò nell'Ordine degli scolopi il 20 febbr. 1698. Molto dotto nelle lettere e nella filosofia, [...] il 19 marzo 1715, che condannava i riti cinesi (cioè la coesistenza, accanto ai riti cattolici, del culto di Confucio e degliantenati). La resistenza alle decisioni papali proveniva, in special modo, dai missionari gesuiti, i quali giustificavano la ...
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IMAGINES MAIORUM
L. Vlad Borrelli
− Erano le immagini degliantenati ricavate in cera sul volto del defunto e conservate in un armadio di legno (armaria, ξυᾒλινα ναιἶδια) nell'atrio delle dimore dei [...] , e permetterne l'uso da parte dei congiunti che accompagnavano il corteo funebre indossando le maschere e gli abiti ufficiali degliantenati (Polibio).
Per la loro qualità di maschera del volto del defunto le i. m. dovrebbero rimanere al di fuori ...
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BASEGGIO, Massimino
Elena Bassi
Figlio naturale di Sante il Vecchio, nacque a Rovigo il 13 maggio 1737. Giovanissimo, si trasferì con il padre, che fu il suo primo maestro, a Ferrara, dove studiò anche [...] S. Maria dei Servi e di S. Agostino, ora chiuse al culto e semidistrutte. A Rovigo, attorno al 1770, eseguì importanti lavori ( di casa romana adibita a tablino, con urne per le ceneri degliantenati; l'altro la camera di un palazzo. Nel convento di ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] nella psicanalisi di S. Freud e nella teoria degli archetipi di C.G. Jung. Né va dimenticato cantaro s. del dio Dioniso o del suo culto, il liṅga s. di Śiva ecc.). tanto a rappresentare, quanto a essere gli antenati totemici; in tal caso non si ...
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(o Langobardi) Popolazione germanica che appare nelle fonti scritte nel 5° sec., quando si stanziò nel Meclemburgo (a E dell’attuale Amburgo).
Storia
Le origini. - Secondo l’antico mito longobardo delle [...] area tedesca. Del resto lo stesso mito chiama gli antenati scandinavi dei L. Winnili (forse «cani vittoriosi»), continente si collega all’adozione del culto magico-guerriero di Wotan, il dio dalla lunga barba, e degli Asi, e a un’accentuazione del ...
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antenato
s. m. (f. -a) [dal lat. tardo antenatus, cioè ante natus «nato avanti»]. – Ascendente non prossimo, progenitore: i suoi a. erano francesi; un suo a. aveva combattuto nella guerra dei Trent’anni; le glorie, i ritratti degli antenati....
spirito
spìrito (ant. e poet. spirto) s. m. [dal lat. spirĭtus -us «soffio, respiro, spirito vitale», der. di spirare: v. spirare1; il sign. grammaticale 1 b ricalca il gr. πνεῦμα (che è l’equivalente del lat. spiritus); nel sign. 7 di «alcole»...