BELLUNO
E. Cozzi
(lat. Bellunum)
Cittò del Veneto, capoluogo di provincia. Al centro della Valbelluna, B. fu abitata fin dall'età preromana (lo stesso toponimo potrebbe derivare dal celtico Bellodunum) [...] e diffusa in una serie di edifici di derivazione contariniana, mentre i due rimanenti capitelli sono decorati con caratteri cufici sempre a niello (ma a lavorazione invertita), di certo importati dall'Oriente islamico. Tutto lascia supporre che da un ...
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OREFICERIA
G. Di Flumeri Vatielli
L'o., l'arte di lavorare i metalli nobili e le pietre preziose, costituisce un importante settore del c.d. artigianato artistico e viene spesso considerata tra le 'arti [...] -amuleto, sempre iranico del sec. 10°, ma con forma diversa, una sorta di busta, è decorato anch'esso con iscrizioni cufiche (Kuwait, Nat. Mus.). Ancora da Nīshāpūr provengono placche per cintura in bronzo dorato (New York, Metropolitan Mus. of Art ...
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AVORIO
R. Pinder-Wilson
Gli a. rappresentano una varietà relativamente particolare di oggetti artistici medievali. Essi appartengono infatti alla micro-scultura, dato che si tratta per lo più di rilievi [...] le scene in miniatura. Molti cofanetti e pissidi sono decorati da iscrizioni in arabo sull'orlo inferiore del coperchio, in caratteri cufici o naskhī: si tratta di frasi di benedizione rivolte al proprietario oppure di versi d'amore. Nessuna di esse ...
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NAPOLI
F. Aceto
(gr. Παϱθενόπη, ΝεάπολιϚ, lat. Neapolis)
Città della Campania, capoluogo di regione, posta lungo la costa tirrenica, al centro dell'omonimo golfo.
Topografia e urbanistica
In età medievale [...] siciliani del pieno sec. 12°, dai quali è prelevato anche lo spunto della fascia ornamentale a finti caratteri cufici lungo il sottarco che introduce alla curva absidale, sovrapponibile a quelle dipinte da maestranze islamiche nel soffitto della ...
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RICAMO
A. Lauria
Termine, derivato dall'arabo raqam ('disegno, segno'), con il quale si intende la rifinitura di materiali tessili eseguita manualmente mediante il lavoro ad ago utilizzando filati di [...] maniera inequivocabile anche dalla casula c.d. di S. Tommaso Becket (Fermo, Mus. Diocesano), nella quale un'iscrizione a caratteri cufici dichiara avvenuta nel 510 a.E./1116/1117 la realizzazione dell'indumento ad Almería, uno dei centri della Spagna ...
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L'arma è uno dei più antichi strumenti dell'uomo; si può teoricamente concepire che essa sia stata preceduta da utensili che non servivano per la lotta, quali sarebbero bastoni per abbattere la frutta, [...] le origini iraniche; e, quasi sempre, sui singoli pezzi appare la marca dell'arsenale di Costantinopoli, esprimente in caratteri cufici la parola Allah. Nell'armatura di maglia la cotta e le calze sono rinforzate, sul petto, sulla schiena, sulle ...
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L'Africa subsahariana nel II millennio d.C.: repertorio alfabetico
Giovanna Antongini
Tito Spini
Zoe Crossland
Eric Huysecom
Alain Gallay
David W. Phillipson
Peter J. Mitchell
Andrea Manzo
Celeste [...] piccola collina e da una necropoli appartenente allo stesso periodo, dove sono state rinvenute varie pietre tombali coperte di iscrizioni cufiche. Gran parte di esse, datate tra il XII e il XIII secolo, venne realizzata di marmo o di cloritoscisto e ...
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Le fonti per la ricerca archeologica
Mario Liverani
Domenico Musti
Maria Letizia Lazzarini
Francesca Romana Stasolla
Maria Isabella Marchetti
Paolo Delogu
Maria Adelaide Lala Comneno
Anna Filigenzi
Pia [...] alla fede cristiana e di conseguenza l'introduzione del cristianesimo nel regno di Aksum. Iscrizioni arabe arcaiche, in caratteri cufici, databili ai primi secoli dell'Egira, sono state infine segnalate in varie località del Sudan orientale (a Khor ...
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Le forme dello scambio e i sistemi premonetali e monetali
Carmen Martinelli
Renata Cantilena
Lorenza-Ilia Manfredi
Maria Cristina Molinari
Daniele Castrizio
Richard Hodges
Maria Giovanna Stasolla
Fabrizio [...] Khusraw II. L'iconografia sasanide fu in un primo momento conservata, ma si aggiunse in margine un'iscrizione religiosa in caratteri cufici; su poche monete fu riportato il nome del califfo (Muawiya e Abd al-Malik), mentre su quasi tutte il nome del ...
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L'Africa islamica: Marocco
Ronald Messier
Maria Antonietta Marino
Patrice Cressier
Alessandra Bagnera
Federico Cresti
Simona Artusi
Elisabeth Fentress
di Ronald Messier
Il Marocco è per i musulmani [...] un'alta muraglia, divenendo esso stesso un ribāṭ: con questo nome viene definito, in effetti, in un'iscrizione a caratteri cufici che ne sovrasta la porta principale. A eccezione della necropoli e di un oratorio (ḫalwa), oggi non rimane più nulla ...
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cufico
cùfico agg. [dal nome di Cufa, antica città dell’Iraq, molto importante per lo sviluppo della cultura musulmana] (pl. m. -ci). – 1. Scrittura c., caratteri c.: scrittura e caratteri usati nella fase più antica (sec. 7°-10°) della scrittura...
shirwan
shirwān 〈širvàan〉 (o scirvàn) s. m. – Tappeto caucasico molto apprezzato, che prende nome dall’antico distretto omonimo situato a sud-ovest di Baku, nell’Azerbaigian: caratteristica preminente della decorazione del campo è l’eclettismo...