Pittore francese (Parigi 1878 - Baillou, Loire-et-Cher, 1944). Dipinse paesaggi, ritratti, nature morte; trattò il cartellone, la litografia, l'acquaforte, la scultura in legno. Più importante è stata [...] la sua attività come fautore in Belgio di movimenti artistici d'avanguardia; nel 1905 fondò il gruppo Études et pochades, nel 1911 la rivista Le Passant. Fece conoscere in Belgio i fauves e i cubisti. ...
Leggi Tutto
Pittore statunitense (Philadelphia 1894 - New York 1964). Nel 1910 cominciò a studiare pittura con R. Henri, guida e portavoce dei nuovi realisti. Ma nel 1913, l'Armory Show e poi le mostre di Picasso, [...] tipicamente americani, risulta altamente originale ed espressivo. Con le sue opere, dai primi esperimenti ispirati ai collages cubisti (Lucky Strike, 1921, Whitney Museum, New York), ai murali degli anni Trenta, alle realizzazioni del dopoguerra ...
Leggi Tutto
Pseudonimo del pittore polacco naturalizzato francese Ludwig Casimir Markus (Varsavia 1883 - Cusset 1941). Stabilitosi a Parigi nel 1903, frequentò l'Académie Julien e fu particolarmente influenzato dal [...] dopo il 1920, una sua particolare sensibilità cromatica. Di grande interesse è anche la sua opera grafica, dai ritratti cubisti di Apollinaire (1912) alle Planches de salut (1931), alle Eaux-fortes théâtrales pour Monsieur Gémier (1933), alla serie ...
Leggi Tutto
Pittore francese (Parigi 1885 - Montpellier 1941). Nella sua ricerca pittorica, riconobbe la necessità di scomporre l'oggetto e nell'esigenza di ricostruirlo si affidò al colore e ai cd. 'contrasti simultanei'.
Vita [...] che determina ritmi e contrasti (serie dedicata Saint-Séverin, iniziata nel 1909). D. espose le sue opere con il gruppo dei cubisti (1911 e 1912), ma egli stesso si ritenne un eretico del movimento: riconobbe la necessità di scomporre l'oggetto e si ...
Leggi Tutto
Pittore inglese (Lancaster, Penn., 1883 - New York 1935). Dopo aver studiato a Filadelfia completò la sua formazione frequentando, a Parigi, l'Académie Julian e l'Académie Colarossi (1912-14); a New York, [...] serie di tempere con paesaggi architettonici rivela la sua originale assimilazione delle esperienze dell'avanguardia: spunti cubisti, futuristi e dadaisti si combinano con un realismo precisionista (Stairs, Provincetown, 1920, New York, The Museum ...
Leggi Tutto
Pittore olandese (Purworedio, Giava, 1858 - L'Aia 1928). Studiò ad Amsterdam e a Bruxelles dove aderì al gruppo belga Les Vingt; sotto l'influenza di Maeterlinck e Verhaeren si dedicò a composizioni d'impronta [...] all'inizio legata all'art nouveau, dipinse tra il 1930 e il 1940 varie composizioni, con implicazioni filosofiche e sociali, in uno stile che risente della Neue Sachlichkeit e del surrealismo di S. Dalí. Dopo il 1940 si espresse in modi neo-cubisti. ...
Leggi Tutto
Ogni cosa che il soggetto percepisce come diversa da sé ed esterna, quindi tutto ciò che è pensato, in quanto si distingue sia dal soggetto pensante sia dall’atto con cui è pensato (per lo più contrapposto [...] imitativo o rappresentativo: sezionato analiticamente dal cubismo, coinvolto nella sua realtà fisica (integralmente o in modo frammentario) nei collages cubisti e dadaisti, l’o. (in particolare l’o. d’uso) è, infine, promosso alla dignità di opera d ...
Leggi Tutto
Pittore (Barcellona 1893 - Palma di Maiorca 1983). Studiò alla Scuola di belle arti di Barcellona e con F. Galí; frequentò l'ambiente dadaista che ruotava intorno alla personalità di F. Picabia. Dopo un [...] -Westfalen) e varie nature morte che nella geometrizzazione e semplificazione degli oggetti mostrano un'adesione ai metodi cubisti. Nel 1924 con la Terra arata (New York, Guggenheim Mus.) iniziò uno stile veramente personale; elementi biomorfi ...
Leggi Tutto
PANNAGGI, Ivo
Fabio Ionni
PANNAGGI, Ivo. – Nacque a Macerata il 28 agosto 1901. Fu registrato come figlio di Amedeo Umberto, tipografo e assicuratore, e di Maria Caramico, ma era figlio naturale di [...] si iscrisse alla Scuola di architettura e frequentò l’ambiente delle avanguardie confrontandosi con futuristi, dadaisti, cubisti e astrattisti nel circolo dei Bragaglia, manifestando subito quelle che sarebbero state le sue caratteristiche salienti ...
Leggi Tutto
Pseudonimo dello scrittore Guillaume-Apollinaris-Albertus de Kostrowitsky (Roma 1880 - Parigi 1918). Nato da un italiano e da una nobildonna polacca, ma di cultura francese, visse l'esperienza letteraria [...] , oltre ai libri citati, Alcools (1913, poesie), Le poète assassiné (1916, romanzo), Les mamelles de Tirésias (1917, dramma surrealista). Amico di Braque, di Picasso e degli altri cubisti, partecipò attivamente al loro movimento come critico d'arte. ...
Leggi Tutto
cubista1
cubista1 s. m. e f. [dal fr. cubiste] (pl. m. -i). – Chi professa il cubismo o ne segue i principî. Anche come agg.: pittore c., e per estens. un quadro c., il movimento cubista.