CU, QU O CQU?
L’alternativa tra cu e qu si pone solo quando la u è seguita da un’altra vocale e rappresenta solo un fatto grafico, visto che la pronuncia è in entrambi i casi esattamente la stessa.
• [...] ), quasi (latino quasi), questione (latino quaestionem), quota (latino quotam)
e in pochi altri casi
questo, quello, dunque
• La grafia cu si usa quando già nell’etimo latino la vocale successiva faceva parte di una sillaba diversa
cospicuo, proficuo ...
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Con il termine raddoppiamento espressivo (o geminazione espressiva) ci si riferisce prevalentemente all’esistenza in latino (quello classico e, ancor più, quello tardo) di forme che contengono una consonante [...] della geminata è generalmente collegata ad una particolare funzione espressiva attribuita a questi termini: glu(t)to -onis «ghiottone», cu(p)pa «botte», suc(c)us «succo» (cfr. Giannini & Marotta 1989).
Nella linguistica italiana si utilizza, come ...
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Quindicesima lettera dell’alfabeto, in italiano la ‹q› è presente – a parte sigle (q «quintale»; AQ, targa automobilistica dell’Aquila), voci e toponimi stranieri (burqa, Iraq) – solo seguita da ‹u› (che [...] appartiene o si riferisce ai Cuicatechi». Diverso il caso di lacuale, dove la u è vocale a tutti gli effetti (la.cu.a.le ~ la qua.le) (➔ semiconsonanti).
Quando il nesso ha, in interno di parola, pronuncia intensa (doppia), è reso graficamente con ...
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DIACRITICI, SEGNI
Nella lingua scritta, i segni diacritici sono lettere che non corrispondono a un suono, ma servono soltanto a determinare (dal greco diakritikòs ‘che distingue’) la giusta pronuncia [...] cio, ciu; gia, gio, giù; scia, scio, sciu; glia, glie, glio, gliu per distinguerne la pronuncia da quella dei gruppi ca, co, cu; ga, go, gu; sca, sco, scu; gla, gle, glo, glu
ancia / anca, ciocco / cocco, ciucco / cucco
giara / gara, mangio / mango ...
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MALATESTA, Onofrio
Domenico Proietti
Nacque a Palermo l'8 sett. 1665. Sulla sua vita si hanno scarse notizie, derivate in gran parte dal profilo biobibliografico redatto, negli anni della maturità del [...] e nicissaria ad ogni litteratu, e specialmente a li predicatori, sigritarii, traspurtaturi e prufissuri di lingui, chi cu prupiatati li vurrannu traslatari, sapiri pri iddi, o insignari ad autri. Coerentemente con tali intenti nel dizionario del ...
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In italiano diverse parole grafiche contengono lettere ripetute tradizionalmente chiamate doppie (➔ doppie, lettere). La ripetizione riguarda principalmente le consonanti. In particolare, va osservato [...] , ecc.; al Centro-Sud, viceversa, è sistematica la pronuncia intensa di b e g tra vocali: ta[bː]ella, cu[dːʒ]ino, ecc.; naturalmente questi fenomeni possono avere riflessi nella scrittura;
(b) vicende etimologiche che perturbano la coerenza del ...
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Il termine allografo (dal gr. allós «altro» e grápho «scrivo») indica le diverse modalità di trascrizione di un suono: il termine designa sia le infinite configurazioni che uno stesso simbolo (per es. [...] allografico in italiano, invece, è quello di ‹q› / ‹cu› come primo elemento del nesso labiovelare sordo /kw/ (Serianni sovrabbondante»): soltanto ragioni storico-etimologiche, infatti, impongono la grafia ‹cu› nel caso di cuore (dal lat. cōrdis) e ...
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sillaba La minima unità fonica (autonoma e distinta sotto l’aspetto dell’articolazione) in cui si possono considerare divise le parole.
La s. è costituita da un punto vocalico o centro o apice, formato [...] possibili in principio di parola (per es., dis-u-gua-le accanto a di-su-gua-le, post-in-cu-na-bo-lo accanto a po-stin-cu-na-bo-lo), e nelle parole dotte, accanto alla sillabazione normale, è facoltativa una sillabazione che unisce alla vocale ...
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Il raddoppiamento sintattico è un fenomeno di ➔ sandhi esterno (o di ➔ fonetica sintattica), di natura assimilatoria (almeno in origine: cfr. § 3; ➔ assimilazione), che si verifica nell’➔italiano standard [...] , cioè a confine di parola, sono inoltre testimoniate anche da scrittori latini e dagli stessi grammatici: ad es., cu [nː]obis per cum nobis, cu [nː]os per cum nos (per i dettagli, Loporcaro 1997b: 42 segg.).
Passando a considerare l’epoca volgare ...
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q, Q
(cu o qu) s. f. o m. – Sedicesima lettera dell’alfabeto latino. Nell’alfabeto fenicio e poi in quelli semitici indicava la consonante enfatica traslitterata nel presente Vocabolario come q (da altri come ḳ), e resa come Ḳ nelle trascrizioni...