in
Aldo Duro
Sotto l'aspetto formale, la preposizione è presente in D. sia nella sua forma semplice in - aferetica ('n) dopo e, che, ché e altre preposizioni, pronomi, congiunzioni desinenti in vocale [...] tra ", " nel numero di ", in un particolarissimo stilema di Fiore LIX 5 Una nel cento non fu mai veduta / ... femina cu' piacesse tal disdetto.
Rafforzato con ‛ dentro ', ‛ entro ': Rime LVIII 6 Tu, Violetta... / foco mettesti dentro in la mia mente ...
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Fratello di Titina e Peppino, nacque a Napoli il 24 (secondo altre fonti il 26*) maggio 1900, dalla relazione dell'attore ed autore Edoardo (Eduardo) Scarpetta con la nipote Luisa De Filippo.
Si formò [...] risolto il problema! '0 guaio chi 'o passa? L'impiegato! Deve vestire decente, non voglia maie 'o cielo se presenta cu' 'e scarpe rotte... Si tene figlie, l'ha dda fa' cumpari', naturalmente quel poco, che guadagna serve per mantenere come meglio ...
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CRIVELLI, Carlo
Pietro Zampetti
Figlio di Iacopo e fratello di Vittore, pittore anche lui (Zampetti, C. C., 1961, pp. 106, 227), nacque a Venezia intorno al 1435, come si può desumere dai dati biografici. [...] elementi stilistici comuni, nati da esperienze che erano state vissute assieme, nel mondo padovano dello Squarcione.
L'indicazione cu Iturale è di derivazione fiorentina: sembra che l'artista abbia guardato direttamente a Donatello e a Filippo Lippi ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] la laterale palatale. Infine, si può notare il graduale abbandono delle grafie arcaiche ‹cha›, ‹cho›, ‹chu› a vantaggio di ‹ca›, ‹co›, ‹cu› per il suono velare /k/ (sulla grafia di Boccaccio cfr. Manni 2003).
Le scritture dei volgari fra XIV e XV ...
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perché (per che)
Ugo Vignuzzi
Congiunzione (e, quando compare in proposizioni interrogative, avverbio interrogativo), la cui funzione principale, nella lingua di D., è quella di esprimere un nesso di [...] effetto è deciso (ripresa di un precedente perché mai causale); non va per altro esaminato qui Vn XIX 16 ne la prima dico a cu' io dicer voglio... e perché io voglio dire (che andrà invece fra i casi di ‛ dire p. ', per cui cfr. 1.5.).
Gli esempi ...
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primo
Aggettivo (e sostantivo) largamente usato in D., il cui impiego più usuale, come nella lingua contemporanea, è quello di numerale ordinale, quando cioè esso indica l'inizio di una serie, che può [...] 'anni e più dispetta e scura / ... si stette; Fiore LXVI 4 Se tu hai altra amica procacciata / ... non vuo' per ciò abbandonare / la prima cu' ha' lungo tempo amata (altra occorrenza al v. 7, e si veda anche Cv II XV 12 e III I 11). Inoltre Vn III 14 ...
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questo
. Dell'aggettivo e pronome dimostrativo q., che indica persona o cosa nell'ambito o di chi parla (If X 78 ciò mi tormenta più che questo letto) o di un contesto immediatamente precedente o successivo [...] anche la locuzione conclusiva E per questo (XII 7 e XXIII 8).
Il plurale è soltanto in XIV 5 e XL 7 questi cu' io chiamo peregrini.
2. Nelle Rime ‛ questa ' ricorre come aggettivo 34 volte su 44. In sintagma con donna ricorre anche nell'incipit della ...
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parlare
Domenico Consoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche con altissimo indice di frequenza.
1. Denota genericamente l'atto del " pronunziare parole " con le quali trasmettere ad altri [...] a " rivolgere la parola " (in senso proprio e figurato), talvolta come p. poetico, e anche con soggetto personificato: donne gentili a cu' i' ho parlato (Rime LXVII 73: nel caso specifico, " a cui ho indirizzato il mio dire nella canzone "; e cfr. il ...
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PAOLO VENEZIANO
Alessandra Rullo
(Paolo da Venezia). – Non si conosce la data di nascita di questo pittore veneziano, figlio di Martino, artista sul quale non si hanno ulteriori notizie.
Fu attivo tra [...] 1345, a firma di Paolo e dei figli Luca e Giovanni (MCCCXLV M[EN]S[IS] AP[RI]LIS DIE XXII MAG[ISTE]R PAULUS CU[M] LUCA ET IOH[ANN]E[S] FILIIS SUIS PINXERU[N]T HOC OPUS).
Nell’opera l’esempio delle iconostasi bizantine viene ravvivato dal movimento ...
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poi (pui; poi che)
Riccardo Ambrosini
1. Delle circa 600 ricorrenze di p., con una frequenza che, relativamente costante nelle singole opere nonostante puntuali oscillazioni (v. 4.1.), si aggira sullo [...] suddivisioni, sono le non infrequenti correlazioni con ‛ prima ', in I III 6, II III 1 e prima dirò del cielo, poi dirò di loro a cu' io parlo; VIII 3, XI 7, XIV 1 è da vedere prima la comparazione de la Fisica, e poi quella de la Metafisica; III XI ...
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q, Q
(cu o qu) s. f. o m. – Sedicesima lettera dell’alfabeto latino. Nell’alfabeto fenicio e poi in quelli semitici indicava la consonante enfatica traslitterata nel presente Vocabolario come q (da altri come ḳ), e resa come Ḳ nelle trascrizioni...