URIA (lat. scient. Uria Driss)
Alessandro GHIGI
Genere di uccelli marini che vivono e nidificano sulle piccole isole e sulle coste dirupate prospicienti il mare, nelle regioni nordiche, come la Gran [...] , ecc. Durante l'inverno migrano verso il sud ed entrano anche nel Mediterraneo. Si nutrono di pesci e di crostacei, specialmente granchi. Depongono un solo uovo, all'incubazione del quale e all'allevamento del piccolo che ne schiude, si dedicano ...
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Triakidi Famiglia di pesci Condroitti Elasmobranchi Carcariniformi che comprende pescecani ampiamente diffusi nei mari tropicali e temperati fino a 300 m di profondità. Hanno corpo slanciato, occhi ovali [...] bordo ventrale più corto, di colore bruno verdastro nelle parti dorsali, bianco in quelle ventrali; si nutrono di organismi del fondo, per lo più crostacei e molluschi. Alla famiglia appartengono i palombi (genere Mustelus), comuni nel Mediterraneo. ...
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Biologo inglese, nato a Maidenhead (Berkshire) il 5 marzo 1917. Professore di Storia naturale al Saint Salvador College di Saint Andrews (1950-82), è ora professore emerito. La sua attività scientifica [...] fondamentalmente rivolta allo studio della citologia − in particolare ai cromosomi piumosi degli anfibi − e della fisiologia cellulare dei crostacei.
C. è noto soprattutto per essere stato il primo a enunciare l'ipotesi master-slave, con la quale ...
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Sono organi di respirazione acquatica, caratteristici dei Pesci, Cefalocordati, Ciclostomi, Anfibî, che perciò vengono riuniti nel gruppo dei Branchiati (v.). Fra gl'Invertebrati respirano anche per branchie [...] i Molluschi (Cefalopodi, Lamellibranchi, gran parte dei Gasieropodi), molti Anellidi (Policheti), la massima parte dei Crostacei, ecc.
Le branchie sono essenzialmente estroflessioni della parete esterna del corpo, limitate da un sottile strato ...
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OTOLITI (dal gr. οὖς, "orecchio" e λίϑος "pietra")
Silvio Ranzi
Concrezioni calcaree che si trovano nella parte vestibolare del labirinto membranoso dei Pesci (v. orecchio). Otoliti o statoliti vengono [...] .
Le otoliti sono ordinariamente formate dalla parete della vescicola (labirinto membranoso o statocisti) ma a volte (alcuni Crostacei) l'otolite è rappresentata da granelli di sabbia.
Le otoliti calcaree si presentano costituite da tanti strati ...
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Biologo russo (Mosca 1872 - Leningrado 1940). Lavorò in istituti universitarî europei, fra cui l'università di Napoli e il laboratorio di Villafranca (1899). Si occupò di anatomia comparata dei Vertebrati, [...] " sia la funzione di quelle che definì "cellule di struttura". Formulò, inoltre, un principio di sviluppo delle strutture di Crostacei e Molluschi rivelatosi in seguito sostanzialmente preciso e noto oggi come "principio di K.". I suoi lavori più ...
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Phylum di vermi parassiti non metamerici, comprendente le classi (o ordini) Gordioidei e Nectonematoidei; diffusi in tutto il mondo, per lo più in ambienti acquatici. Hanno corpo filiforme, lungo da pochi [...] a oltre 1 m, mancano degli apparati respiratorio, circolatorio, escretore, apparato riproduttivo sviluppato; tubo digerente degenerato, cibo assunto per lo più per via cutanea; larve parassite di Insetti e Crostacei, adulti a vita libera nell’acqua. ...
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GERSTÄCKER, Carl Eduard Adolph
Edoardo Zavattari
Zoologo, nato a Berlino il 30 agosto 1828, morto a Greifswald il 20 luglio 1895. Fu conservatore al reparto entomologico del Museo zoologico di Berlino, [...] di Greifswald.
Fu essenzialmente entomologo, ma i suoi studî vertono su parecchi gruppi di artropodi, quali: crostacei, miriapodi, ditteri, ortotteri, neurotteri e principalmente coleotteri. Illustrò in particolar modo la fauna entomologica dell ...
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LENTIBULARIACEE (lat. scient. Lentibulariaceae)
Augusto Béguinot
Famiglia di Dicotiledoni Simpetale comprendente piante acquatiche o palustri e qualcuna epifita o epifilla. Sono piante erbacee perenni [...] anche diverse sullo stesso individuo, tutte o in parte trasformate per catturare e digerire piccoli insetti e crostacei. Presentano fiori monoclini e zigomorfi, corolla spesso appariscente, bilabiata, prolungata in sprone, gialla, violacea, azzurra o ...
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GIESBRECHT, Wilhelm
Zoologo, nato a Tiegenhof (Prussia) il 28 gennaio 1854, morto a Napoli il 14 aprile 1913. Si laureò a Kiel nel 1879 iniziando lo studio dei Copepodi che continuò presso la Stazione [...] la cui organizzazione dal 1882 al 1908 coadiuvò A. Dohrn (v.). Raggiunse una notevole fama come conoscitore di Crostacei in genere, in particolare dei Copepodi pelagici.
Tra le sue opere citiamo le monografie: Pelagische Copepoden, Asterocheriden e ...
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crostacei
crostàcei s. m. pl. [lat. scient. Crustacea, der. del lat. crusta «crosta»]. – 1. Classe di artropodi che comprende forme in gran maggioranza acquatiche, marine o d’acqua dolce (dai noti granchi, gamberi, aragoste, ai più specializzati...
granchio blu (granchio reale blu) loc. s.le m. Nome corrente di un crostaceo decapode caratterizzato dalla tipica colorazione, appartenente alla famiglia dei Portunidi, che si è diffuso accidentalmente oltre gli habitat originari delle due specie...