(o Limulavida) Ordine di Artropodi Cheliceriformi fossili del Cambriano, in Canada e Cina. Di incerta sede sistematica, simili a Crostacei, furono ritenuti forme di passaggio fra le Trilobiti e gli Euripteri. ...
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RELITTA, FAUNA
Edgardo Baldi
. L'espressione venne introdotta da S. Lovén nel 1861, per indicare certe forme di Crostacei da lui scoperte nei grandi laghi della Svezia meridionale, forme strettamente [...] affini a specie note solamente in sede marina. Il Lovén pensò trattarsi d'immigrati dal Mare Artico, all'epoca in cui questo ricopriva la Finlandia, diffusisi quindi nel golfo di Botnia e in quei suoi ...
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MACRURI (dal gr. ηαχρός "grande" e οὐρά "coda" per l'addome bene sviluppato; lat. scient. Macrura)
Angelo Senna
Sottordine di Crostacei (v.) Decapodi che, insieme con quelli dei Brachiuri (v.) e degli [...] Anomuri, ma per la loro stretta parentela con gli Homaridea è più logico avvicinarli a questi ultimi. I Talassinidi sono crostacei marini e bentonici, si suddividono in diverse famiglie fra le quali si ricordano: Fam. Axidae con i generi Axius Leach ...
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aragosteria
s. f. Ristorante nel quale si cucinano e si servono cibi prevalentemente a base di pesce, molluschi e crostacei, in particolare aragoste.
• Carte in regola anche per il ristorante «Bulgari» [...] di via Fratelli Gabba, l’aragosteria «La baia del sole» in via Adige, e il giapponese «Fuji» di via Montello dove l’impianto di areazione è a doppia immissione e doppia aspirazione, anche se manca l’ok ...
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Negli Insetti, porzione terminale dell’intestino, di forma e funzione variabili, provvista di uncini e protuberanze rigide. P. masticatore Nei Crostacei, la porzione anteriore dell’intestino, detta anche [...] mulino gastrico, dilatata e sacciforme, le cui pareti portano creste chitinose contrapposte o dentelli calcarei, con funzione trituratrice ...
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SQUILLA (dal gr. σκίλλα, nome usato da Plutarco per un crostaceo marino; lat. scient. Squilla Fab.)
Angelo Senna
Generi di Crostacei dell'ordine Stomatopodi. Con questo nome s'indica pure la comune Canocchia [...] 1554 da G. Rondelet "de squilla quae μάντις dicitur" perché ricorda per le zampe anteriori predatrici quelle delle Mantidi (v.). Questo crostaceo ha lo scudo poco esteso così che lascia scoperti gli ultimi segmenti del torace; l'addome è invece molto ...
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Zoologo (Parigi 1797 - ivi 1841); prof. di entomologia (1833), accademico (1838), autore d'importanti ricerche di anatomia, fisiologia e sistematica dei Crostacei e degl'Insetti. Fondò (1832) la Société [...] entomologique de France ...
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In zoologia, il pezzo basale, formato di due o tre articoli (coxopodite, basipodite, raramente un precoxopodite), dell’appendice bifida tipica dei Crostacei; da esso partono un ramo interno, l’endopodite, [...] e uno esterno, l’esopodite o exopopodite. Si dicono exiti o enditi le eventuali espansioni del p. rivolte rispettivamente verso l’esterno o verso l’interno ...
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Sillidi Famiglia di Anellidi Policheti marini, che vivono su alghe e rocce; alcuni sono anche pelagici e commensali di Poriferi e Crostacei. Hanno corpo sottile, costituito da numerosi segmenti, palpi [...] fusi con il prostomio, parapodi privi di notopodio, due cirri anali. Si riproducono asessualmente per scissione naturale o gemmazione, e sessualmente per epigamia ...
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Sottordine dei Crostacei Decapodi (v.) istituito nel 1806 dal Latreille come sezione contrapposta a quella dei Macruri (v.). I Brachiuri nel loro complesso costituiscono una divisione di uso pratico dei [...] dei Decapodi presi insieme. La sua posizione nel sistema è dopo gli Anomuri, poiché si considerano per lo più come crostacei aventi l'organizzazione più perfetta, quindi gli ultimi della serie dei Decapodi.
L'opinione un tempo prevalente che i tre ...
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crostacei
crostàcei s. m. pl. [lat. scient. Crustacea, der. del lat. crusta «crosta»]. – 1. Classe di artropodi che comprende forme in gran maggioranza acquatiche, marine o d’acqua dolce (dai noti granchi, gamberi, aragoste, ai più specializzati...
granchio blu (granchio reale blu) loc. s.le m. Nome corrente di un crostaceo decapode caratterizzato dalla tipica colorazione, appartenente alla famiglia dei Portunidi, che si è diffuso accidentalmente oltre gli habitat originari delle due specie...