In geologia, ipotesi proposta per spiegare certi risultati gravimetrici e precisamente il fatto che le anomalie della gravità e le deviazioni della verticale in prossimità di rilievi montuosi e nelle zone [...] nel corso di loro ricerche gravimetriche nel Tibet. D’accordo nel ritenere che esistesse una compensazione di massa nella crostaterrestre, i due studiosi non convennero però sul meccanismo di tale compensazione, dando così vita a due diverse teorie ...
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Periodo climatico freddo (detto anche epoca glaciale) durante il quale si ha un’espansione dei ghiacciai con intensificazione dei fenomeni legati al glacialismo. G. si sono verificate in diversi periodi [...] ad alta frequenza; la deformazione che il peso dei ghiacciai produceva sulla crostaterrestre (glacioisostasia), determinando fasi di abbassamento della crostaterrestre durante i periodi glaciali, mentre sollevamenti si verificarono durante e dopo ...
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sismogenetiche, zone Porzioni della crosta o del mantello terrestre da cui possono originarsi i terremoti. Strutture s. sono le strutture geologiche attive a livello regionale da cui si originano i sismi [...] continuo e asismico. Per la maggior parte dei materiali che si ritiene costituiscano una porzione significativa della crostaterrestre, considerando profili realistici di temperatura, la resistenza aumenta fino a una profondità di circa 15 km, per ...
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In geologia, l’era alla quale vengono riferite tutte le più antiche formazioni della crostaterrestre, costituite prevalentemente da rocce metamorfiche (gneiss, micascisti, filladi) ed eruttive (essenzialmente [...] graniti). Il nome, spesso sostituito con quello di Precambriano, deriva dal fatto che nelle rocce sedimentarie si trovano i più antichi indizi di vita: per questo fu preferito ad altri (eozoico, arcaico, ...
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In geologia, termine introdotto da J.D. Dana (1873) per indicare una grande depressione, di forma allungata, soggetta a subsidenza, sede di enormi accumuli di sedimenti, coinvolta successivamente in movimenti [...] fosse marine in cui si sarebbero accumulati spessori di sedimenti pelagici; esse avrebbero costituito zone mobili della crostaterrestre. In America J. Hall e Dana posizionavano le g. ai margini di un continente, considerandole quindi caratterizzate ...
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In geologia, corpo magmatico intrusivo di forma, grandezza e giacitura varie, costituito da rocce cristalline derivanti dal consolidamento di magma entro la crostaterrestre. La giacitura di un p. è concordante [...] da altri tipi di rocce: dioriti, monzodioriti, gabbri, sieniti ecc. La messa in posto dei p. all’interno della crostaterrestre è fortemente controllata dai rapporti di densità tra il magma in movimento e la roccia solida attraversata, cosicché la ...
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Scienza, introdotta da V.I. Vernadskij (1923), che studia il ruolo che gli organismi viventi esercitano sulla ripartizione, dispersione, mobilità, concentrazione degli elementi nella crostaterrestre. [...] Un ciclo biogeochimico indica la circolazione di un elemento chimico dagli organismi viventi alla biosfera e viceversa. A tale fenomeno sono interessati tutti i bioelementi e ne risultano condizionati ...
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La scienza che studia i suoli, vale a dire la porzione più superficiale della crostaterrestre. La p. è strettamente connessa alla geologia e all’agronomia: con la prima, per le connessioni riguardanti [...] la formazione e lo sviluppo dei suoli a partire dalla disgregazione e alterazione delle rocce (pedogenesi); con la seconda, per l’importanza che essa riveste nella distribuzione e nella coltivazione delle ...
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Teoria ideata da G. Cuvier (Discours sur les révolutions de la surface du globe, 1815) per spiegare, senza contraddire il dogma della creazione, la trasformazione successiva dei viventi e la modificazione [...] . Nella storia della Terra vi sarebbero stati alcuni subitanei e violenti sconvolgimenti (c. o catastrofi) della crostaterrestre, determinatisi in periodi successivi, accompagnati da alterne trasgressioni e regressioni del mare e delle acque dolci ...
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Geologo (Parigi 1847 - ivi 1907), figlio di Joseph-Louis-François; fu, nel 1878, geologo rilevatore per la carta geologica di Francia e dal 1886 prof. di geologia alla École des mines a Parigi. Eccellente [...] premî. Portò argomenti decisivi in appoggio alla teoria dei corrugamenti delle Prealpi e fece inoltre profonde ricerche sul problema delle deformazioni della crostaterrestre. Sua opera principale: Sur les refoulements qui ont plissé l'écorce ...
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crosta
cròsta s. f. [lat. crŭsta; l’uso fig. di cui al n. 1 e è un calco del fr. croûte]. – 1. Qualunque superficie indurita che si formi per effetto naturale, o sotto l’azione del calore, o per altri motivi; in senso più ampio, ogni strato...
terra
tèrra s. f. [lat. tĕrra]. – 1. a. In astronomia e geofisica, il pianeta su cui noi viviamo, il terzo dei pianeti del sistema solare in ordine di distanza dal Sole (dal quale dista 150 milioni di chilometri in media) e il quarto in ordine...