BERTELLI, Timoteo (al secolo Leopoldo)
Enzo Pozzato
Nacque a Bologna il 26 ott. 1826 da Francesco, professore di astronomia all'università di Bologna, e da Teresa Pallotti. Studiò, nella città natale, [...] dei microsismi da lui rivelati il B. elaborò una teoria "pneumodinamica" in base alla quale l'equilibrio della crostaterrestre potrebbe essere modificato da cause strettamente endogene, ovvero da agenti esogeni in grado di sommarsi o sottrarsi alle ...
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D'ACHIARDI, Antonio
Franco Sartori
Nacque a Pisa il 28 nov. 1839 da Giuseppe e da Virginia Ruschi. Dopo gli studi classici si laureò, non ancora ventenne, in scienze naturali e, data la sua viva passione [...] , avevano fatto sì che questo importante campo i ricerche, così utile e determinante per lo studio geologico della crostaterrestre, divenisse specializzata materia di studio dei laboratori e degli istituti di mineralogia. Il D. fu in Italia all ...
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BOSELLINI, Carlo
Antonio Rotondò
Nato a Modena il 6 maggio 1764 da Lodovico e Rosa Cioni, s'addottorò in giurisprudenza all'università di Modena nel 1786. Durante un viaggio in Francia e in Inghilterra [...] ... (Modena 1808), in cui i moduli della poesia scientifica del Settecento sono impiegati per la descrizione delle trasformazioni della crostaterrestre; ma l'opera più importante di questo periodo e di tutta la produzione del B. è il Nuovo esame ...
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FRACASTORO, Girolamo
Enrico Peruzzi
Nacque a Verona da Paolo Filippo e da Camilla Mascarelli, di origine vicentina, tra il 1476 e il 1478. L'incertezza della data di nascita è dovuta alla contraddittorietà [...] dei grandi periodi della storia umana e delle ere geologiche, dei grandi cataclismi e delle trasformazioni sulla crostaterrestre. Ugualmente, alle congiunzioni dei pianeti superiori (Saturno, Giove, Marte) va attribuita l'origine prima dei contagi ...
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GORINI, Paolo
Fulvio Conti
Nacque a Pavia il 28 genn. 1813 da Giovanni, professore di matematica, e da Martina Pelloli. Compì gli studi nella città natale, prima presso il ginnasio del collegio di S. [...] sua massa parti gassose" (Samarati, 1963, p. 122) la cui esplosione avrebbe determinato, con la rottura della crostaterrestre, l'orogenesi. Gli ambienti accademici considerarono sempre con sufficienza le tesi goriniane e soprattutto l'ambizione, che ...
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CECCHINI, Gino
Antonella Bastai Prat
Nacque a Viareggio il 3 marzo 1896 da Giuseppe e da Maria Salvatici. Allievo della Scuola normale di Pisa, si laureò nel 1920 in matematica. Nello stesso anno vinse [...] ) avevano mostrato una variazione simmetrica della latitudine: ciò indicava che non poteva trattarsi di una variazione dovuta a movimenti locali della crostaterrestre e a problemi di osservazione, ma che doveva trattarsi di uno spostamento dell'asse ...
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BINA, Andrea (al secolo Giuseppe)
Mario Gliozzi
Nato a Milano il 1º genn. 1724 da Francesco, militare, compì i primi studi nel seminario della città e apprese dal padre le lingue francese e tedesca; [...] contenuto nelle viscere della terra, commosso dall'esplosione di sostanze combustibili presenti in caverne, provoca lo scuotimento della crostaterrestre. La teoria, che, criticata da F. A. Zaccaria, fu difesa e ribadita dal B. sotto lo pseudonimo di ...
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BARBIERI, Ubaldo
Mario Gliozzi
Nacque a Modena il 2 giugno 1874 e, compiuti gli studi secondari, entrò nell'Accademia d'artiglieria e genio, uscendovi nel 1897 col grado di tenente del genio. Ma dopo [...] valore numerico. Il B. metteva così per primo in evidenza che una grande deficienza di materia esiste nella crostaterrestre dell'indicata zona alessandrina, ma certe conseguenze da lui tratte da questa osservazione furono molto criticate.
Il B ...
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Cultura
PPietro Rossi
di Pietro Rossi
Cultura
sommario: 1. Introduzione. 2. La cultura come designazione dell'elemento propriamente umano. 3. Origine e evoluzione della cultura. 4. Le basi psichiche [...] fisica e per la diffusione del genere umano sulla superficie terrestre, da cui trae origine la storia. Di conseguenza, il contatto con altri gruppi, rompendo in tal modo la ‟crosta della tradizione" propria delle culture primitive; essa continua a ...
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Pelle
Rosadele Cicchetti
Gian Carlo Fuga
Red.
Johanna Vennemann
La pelle, o cute, costituisce l'involucro che riveste tutto il corpo (v. cap. Tegumentario, apparato). È il più grande e il più versatile [...] dati più appariscenti della conquista definitiva dell'ambiente terrestre da parte dei Rettili è rappresentato dalla presenza si rompe facilmente. L'essudato si essicca e forma una crosta giallastra che cade nel giro di pochi giorni lasciando scoperta ...
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crosta
cròsta s. f. [lat. crŭsta; l’uso fig. di cui al n. 1 e è un calco del fr. croûte]. – 1. Qualunque superficie indurita che si formi per effetto naturale, o sotto l’azione del calore, o per altri motivi; in senso più ampio, ogni strato...
terra
tèrra s. f. [lat. tĕrra]. – 1. a. In astronomia e geofisica, il pianeta su cui noi viviamo, il terzo dei pianeti del sistema solare in ordine di distanza dal Sole (dal quale dista 150 milioni di chilometri in media) e il quarto in ordine...