Nell'ultimo ventennio anche le conoscenze relative all'O.A. hanno registrato sensibilissimi progressi, soprattutto in ordine all'età e alla genesi. I dati, acquisiti direttamente e indirettamente, hanno [...] permesso di modificare le vecchie concezioni e di tentare un modello globale dello sviluppo della crostaterrestre e della parte superiore del sottostante mantello. Un modello che si rifà alla teoria della deriva dei continenti - formulata all'inizio ...
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Il c. è stato isolato e riconosciuto come elemento nel 1780 da T. O. Bergman, ma è stato utilizzato come metallo solo a partire dalla prima guerra mondiale.
Nel 1910 il consumo annuo era di 300 t di ossido, [...] c. non può essere considerato un elemento raro poiché esso rappresenta circa lo 0,001% delle rocce ignee della crostaterrestre.
Le principali fonti di c. attualmente sfruttate sono costituite dai giacimenti di ossidi o di solfuri cupro-cobaltiferi ...
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RADON
Eugenio Mariani
Il r. è un elemento chimico di numero atomico 86, simbolo Rn, appartenente al gruppo dei gas rari, elementi chimicamente inerti, ma che in particolari condizioni possono presentare [...] e provengono da serie di decadimento di tre capostipiti: Uranio-238, Uranio-235, Torio-232.
Le rocce e i terreni della crostaterrestre contengono uranio in quantità variabile, da 1÷3 ppm (le rocce sedimentarie e granitiche), fino a 100÷120 ppm le ...
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. Fisica. - S'indicano con questo nome alcune sostanze radioattive, che nelle ordinarie condizioni di temperatura e di pressione sono allo stato gassoso (v. radioattività). Le sostanze radioattive sono [...] S. Giovanni.
Le emanazioni sono diffusissime in natura e questo per la presenza delle sostanze radioattive nella crostaterrestre; si trovano emanazioni nei minerali, nell'atmosfera e, siccome le emanazioni sono abbastanza solubili, si trovano anche ...
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Botanico, nato a Sagan il 25 marzo 1844, morto a Berlino il 10 ottobre 1930. È stato uno dei più attivi e dei più illustri botanici dei nostri tempi. Dopo aver per alcuni anni insegnato al ginnasio di [...] (voll. 2, 1879-1882) ove spiegava l'attuale distribuzione geografica dei vegetali nei suoi rapporti con la costituzione geologica della crostaterrestre. Nel 1884 fu chiamato alla cattedra di Breslavia e nel 1889 passò a Berlino, per succedere a A. W ...
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Geologo, nato il 9 maggio 1851 a Padova, morto il 12 dicembre 1924 a Firenze. Si laureò in giurisprudenza a Pisa nel 1870. Professò poi per cinque anni prima statistica, indi economia politica nell'università [...] alla tendenza allora imperante, di spiegare i maggiori fenomeni orogenetici con l'ipotesi di fratture della crostaterrestre; così come più tardi reagiscono contro la "teoria dei carreggiamenti". In paleontologia illustrò i molluschi terziarî ...
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Estesa regione piana o a deboli uniformi ondulazioni, situata a notevole altezza sul livello del mare e generalmente isolata dalle regioni circostanti, con le quali si collega mediante pendii ripidi o [...] gradinate scoscese.
Un altipiano può trarre origine da un tratto della crostaterrestre sollevatosi in blocco, conservando, se stratificato, gli strati che lo costituiscono orizzontali o quasi: per es: gli altipiani dei centri dell'Asia, dell'Africa, ...
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Geologo, figlio di Giuseppe, nato a Parigi nel 1847, morto ivi nel 1907. Cominciò piuttosto tardi la sua carriera, nel 1878, come addetto alla Carta geologica della Francia. Nel 1886 fu nominato professore [...] con Termier affrontò le difficoltà della tettonica brianzonese. Si occupò profondamente del formidabile problema della deformazione della crostaterrestre e lo studio delle singolarità tettoniche del bacino carbonifero del Gard lo spinse a cercare la ...
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Geografia fisica. - Nome generico per qualsiasi incavatura della crostaterrestre modellata a pendii tutt'attorno discendenti dalla periferia verso il fondo, a contorno circolare od ellittico o anche del [...] tutto irregolare. Le forme a conca possono avere origini svariatissime; si riducono però a tre tipi fondamentali: conche tettoniche, d'erosione, d'accumulazione.
Le conche tettoniche possono essere di ...
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Geologo e mineralogista, nato a Wörth il 18 gennaio 1792, morto il 30 novembre 1870 a Bonn, dove era professore dal 1819. Deve la sua fama, più che ai numerosi e profondi studî analitici su minerali, rocce [...] petrogenesi, applicandoli a spiegare l'origine e la diffusione dei minerali e delle rocce più importanti che costituiscono la crostaterrestre. Parte di quest'opera non ha resistito, come è naturale, alla critica della chimico-fisica moderna, ma pur ...
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crosta
cròsta s. f. [lat. crŭsta; l’uso fig. di cui al n. 1 e è un calco del fr. croûte]. – 1. Qualunque superficie indurita che si formi per effetto naturale, o sotto l’azione del calore, o per altri motivi; in senso più ampio, ogni strato...
terra
tèrra s. f. [lat. tĕrra]. – 1. a. In astronomia e geofisica, il pianeta su cui noi viviamo, il terzo dei pianeti del sistema solare in ordine di distanza dal Sole (dal quale dista 150 milioni di chilometri in media) e il quarto in ordine...