Transgenico
Elisabetta Mattei
Si definiscono organismi transgenici quegli organismi in cui un gene estraneo è presente in tutte le cellule, inclusa la linea germinale, e può quindi essere trasmesso [...] . La modificazione può consistere nell'introduzione nel genoma dell'ospite di uno o più geni o anche di un intero cromosoma, appartenenti a un diverso individuo della stessa specie o anche a un individuo di specie diversa; è possibile inoltre ...
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La teoria neoselezionista dell’evoluzione
Giorgio Bernardi
In biologia esistono problemi di dettaglio e problemi di natura fondamentale, ossia problemi la cui soluzione porta a conclusioni di carattere [...] dei genomi dei primati e dei carnivori (fig. 5), nonché dalla grandissima somiglianza composizionale di regioni corrispondenti dei loro cromosomi. Almeno la metà delle coppie di basi di questi genomi è cambiata nei circa 90 milioni di anni che ...
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neurodegenerazione
Fabrizio Chiti
Roberto Sitia
Con l’aumento dell’età media della popolazione, più frequenti si fanno le malattie neurodegenerative. Pur se assai diverse dal punto di vista clinico, [...] chimicamente finché non sono riconosciute da opportune cellule ‘spazzino’ e rimosse dal circolo; le estremità dei nostri cromosomi tendono ad accorciarsi a ogni divisione cellulare, sino a che questa viene compromessa; i mitocondri, le centrali ...
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In zoologia il termine venne usato nei varî tempi con diversa ampiezza di significato. Dapprima fu adoperato per indicare in generale l'autofecondazione, cioè la fecondazione tra due gameti che derivano [...] due i globuli polari; in questo caso è perciò accaduta - con la formazione del secondo globulo - la riduzione numerica dei cromosomi. Ma il secondo globulo tosto si fonde nuovamente con l'uovo e i due nuclei si copulano (partenogamia).
In botanica la ...
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Questo piccolo crostaceo, che raggiunge al massimo 18 mm. di lunghezza, appartiene all'ordine dei Branchiopodi, e vive nelle acque salse di tutti i continenti, soltanto però nella zona temperata. Il nome [...] è il fatto che le suddette Artemie partenogenetiche differiscono da quelle anfigoniche per un diverso numero di cromosomi e anche, correlativamente, per una diversa grandezza delle cellule somatiche.
Bibl.: Abonyi, Experimentelle Daten zum Erkennen ...
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spermatozoo
Cellula sessuale maschile matura che provvede alla riproduzione sessuale mediante il processo di fecondazione dell’ovulo. Scoperti nel 1677 da A. van Leeuwenhoek, insieme al suo studente [...] con bassa conta di spermatozoi e il 13% degli uomini con azoospermia hanno alterazioni strutturali nel braccio lungo del cromosoma Y (Yq). In tale regione del cromosoma sono presenti tre siti genici, definiti AZF a, b e c. In AZF c, in partic., vi è ...
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La grande scienza. La genetica del comportamento
Ralph J. Greenspan
La genetica del comportamento
La convinzione che i caratteri comportamentali si trasmettano da una generazione alla successiva è antica. [...] sesso in Drosophila coinvolge una serie di geni mediante un processo a cascata innescato dal rapporto tra il numero di cromosomi X e il numero degli autosomi in ciascuna cellula. A monte di questa cascata troviamo geni come Sex-lethal, transformer ...
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replicazione del DNA
Maurizio Chiurazzi
Complesso processo molecolare che porta alla formazione di due molecole di DNA identiche. La replicazione è necessaria perché ogni cellula prima di generare una [...] dell’intero genoma è velocizzato dalla presenza di multiple origini di replicazione. Il genoma umano, per es., consiste di 46 cromosomi, comprendenti poco più di sei miliardi di basi, lungo i quali sono presenti ca. 30.000 origini di replicazione. Il ...
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frammento di Okazaki
Stefania Azzolini
Breve tratto di nucleotidi, lungo ca. 1000÷2000 basi, prodotto durante la replicazione semidiscontinua del DNA; diversi frammenti di Okazaki vengono in seguito [...] di Okazaki adiacenti devono essere congiunti: l’estremo 3′-OH di ciascun frammento è adiacente all’estremo 5′-fosfato del frammento precedente. La saldatura dell’incisione avviene a opera dell’enzima DNA ligasi.
→ Telomeri e stabilità dei cromosomi ...
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WEISMANN, August
Giuseppe Montalenti
Biologo, nato a Francoforte sul Meno il 17 gennaio 1834, morto a Friburgo in B. il 5 novembre 1914. Studiò medicina a Gottinga, e si laureò nel 1856. Nel 1856-57 [...] morire e a rinnovarsi periodicamente di generazione in generazione. I portatori dei caratteri ereditarî sono i cromosomi, che contengono i "determinanti" dei varî caratteri. Nello sviluppo embrionale soltanto alcune cellule, capostipiti delle cellule ...
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cromosoma
cromosòma s. m. [comp. di cromo- e -soma, termine coniato nel 1888 (ted. Chromosom) dall’anatomista berlinese W. Waldeyer] (pl. -i). – In biologia, nome di corpiccioli intensamente colorabili, che si mettono in evidenza nel nucleo...
cromosomico
cromosòmico agg. [der. di cromosoma] (pl. m. -ci). – Che si riferisce ai cromosomi: corredo c. (v. corredo, n. 3 c); mutazioni c., variazioni che interessano la struttura del cromosoma; aberrazioni c. (v. aberrazione, n. 6); patologia...