ibrido
ìbrido s. m. – Individuo animale o vegetale proveniente da un incrocio di genitori appartenenti a specie, razze o varietà diverse. Gli i. sono di grande interesse per comprendere sia aspetti del [...] questi embrioni i. è il trasferimento di nuclei somatici in ovociti di una specie diversa privati dei loro cromosomi. La ragione per produrre questi embrioni è la prospettiva di ottenerne cellule staminali embrionali (ES, embryo stem) specifiche ...
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instabilità genetica
Stefania Azzolini
Fenomeno che provoca alterazioni del corredo genetico di una cellula. Il genoma è in equilibrio fra eventi che ne causano l’alterazione e sistemi per la riparazione [...] DNA e, se è il caso, l’apoptosi. Il mantenimento dell’integrità genetica richiede anche che le estremità dei cromosomi lineari, chiamate telomeri, siano protette da appropriati fattori, che permettono di distinguerle dalle rotture a doppia elica nel ...
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IDIOPLASMA (dal gr. ἴδιος "proprio" e πλάσμα "plasma")
Giuseppe Montalenti
Termine introdotto dal botanico K. V. v. Naegeli, nella teoria dell'eredità da lui elaborata (1884). Secondo questa non tutto [...] , conosciute nella cellula, era identificata con esso. Come latori dei caratteri ereditarî sono ora generalmente riconosciuti i cromosomi, e le leggi che governano la trasmissione di tali caratteri sono assai meglio conosciute che non ai tempi ...
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Fenomeno dovuto a una causa ben determinata e che si manifesta con aspetti che lo caratterizzano qualitativamente e quantitativamente in modo inequivocabile.
Biologia
In biochimica, effetto Bohr, proprietà [...] presente nell’omozigote; l’effetto di dose dei geni legati al sesso è dovuto a inattivazione casuale di uno dei due cromosomi X (➔ lionizzazione); effetto di posizione, diversità di azione che alcuni geni manifestano quando, a causa di mutazioni ...
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Ordine di piante Dicotiledoni Tricolpate (➔ Angiosperme) strettamente correlate con le Ranuncolali da un punto di vista filogenetico. Studi cladistici, basati sulla morfologia e sulle sequenze del DNA [...] (generi Conospermum, Leucospermum, Leucadendron e Protea) sono state definite monofiletiche sulla base di alcuni caratteri sinapomorfi (➔ cladismo), quali i cromosomi piccoli, gli ovuli ridotti a uno o due, i frutti solitamente secchi e indeiscenti. ...
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Vita, origine della
Renato Fani
Matteo Brilli
Dalla seconda metà degli anni Novanta del 20° sec., gli studi sull'o. della v. sulla Terra hanno ripreso notevole vigore, principalmente grazie all'enorme [...] , e non era quindi richiesta la presenza di enzimi come le DNA-topoisomerasi. La molteplicità di copie di ciascun cromosoma garantiva che se una copia di un gene era inattivata per mutazione, la funzione era ugualmente assicurata dalle altre copie ...
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Termine usato comunemente in biologia e in special modo in embriologia sperimentale per indicare quei cambiamenti che si producono durante lo sviluppo nell'uovo, in seguito al sorgere e allo stabilirsi [...] , dànno luogo a larve con distinti caratteri matroclini, il che mostra una spiccata influenza del nucleo materno (cromosomi) nella determinazione dei caratteri larvali. Con significato più speciale si considera anche la determinazione dell'uovo prima ...
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Fu il primo grano che, all'inizio della civilizzazione, i pastori nomadi della Siria e dell'Egitto coltivavano, ed è stato trovato nelle antichissime tombe egiziane. Per i suoi caratteri esterni si avvicina [...] meno compressi lateralmente. Per i caratteri interni le due specie differiscono molto, poiché il farro ha nuclei con 14 o 28 cromosomi; la spelta con 21 o 42.
La patria d'origine del farro è la Palestina e le regioni vicine, ove cresce spontaneamente ...
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KLUG, Aaron
Eugenio Mariani
Biochimico britannico, nato in Lituania l'11 agosto 1926. Trasferitosi da bambino con la famiglia in Sudafrica, compì gli studi universitari a Johannesburg e a Città del [...] a stabilire la struttura di molte macromolecole d'interesse biologico, ma non quella di prodotti quali virus, membrane cellulari, cromosomi, ecc., che non si riescono a ottenere sotto forma di cristalli e sono quindi inadatti per l'esame a raggi ...
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Etnologia. - È chiamato così quell'ordinamento matrimoniale per cui gli sposi devono appartenere alla stessa stirpe o alla stessa suddivisione della stirpe; il sistema contrario è chiamato esogamia (v.).
Biologia. [...] casi di partenogenesi artificiale. Da processi dello stesso genere, egualmente automittici devono poi prendere origine, in parecchi casi, alcune nuove razze cosiddette poliploidi, caratterizzate da un numero di cromosomi multiplo del numero aploide. ...
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cromosoma
cromosòma s. m. [comp. di cromo- e -soma, termine coniato nel 1888 (ted. Chromosom) dall’anatomista berlinese W. Waldeyer] (pl. -i). – In biologia, nome di corpiccioli intensamente colorabili, che si mettono in evidenza nel nucleo...
cromosomico
cromosòmico agg. [der. di cromosoma] (pl. m. -ci). – Che si riferisce ai cromosomi: corredo c. (v. corredo, n. 3 c); mutazioni c., variazioni che interessano la struttura del cromosoma; aberrazioni c. (v. aberrazione, n. 6); patologia...