Biochimico e biologo molecolare russo (Taškent, Uzbekistan, 1905 - Mosca 1972). Fu professore nel dipartimento di biologia vegetale dell'univ. di Mosca del quale divenne direttore nel 1960. Egli dimostrò [...] nelle piante, oltre che dell'acido ribonucleico (RNA), anche dell'acido desossiribonucleico (DNA). Ipotizzò anche che i cromosomi batterici, a differenza di quelli degli Eucarioti, non contenessero istoni, ipotesi confermata in seguito. Membro dell ...
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Le chimere
Michele Boiani
Valerio Orlando
Nella mitologia greca, Chimera era un essere mostruoso con la testa di leone, il busto di capra e la parte posteriore di drago, mentre Minotauro era in parte [...] è stata combinata a strumenti come l’ingegneria genetica e la clonazione (nuclear cloning). Per es., geni-malattia umani o cromosomi umani sono stati trasferiti in cellule di topo; le cellule di topo ‘umanizzate’ sono state mescolate con cellule di ...
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eredità
Carlo Caltagirone
Nelle scienze della vita, indica l’eredità genetica o ereditarietà, ovvero la trasmissione di tratti genetici da una generazione a quelle successive secondo regole qualitative [...] a regioni più o meno ampie del genoma e sono localizzati sui cromosomi. Nelle specie diploidi a riproduzione sessuale (come Homo sapiens) ciascun cromosoma (materno e paterno) porta una determinata modalità (allele) di ciascun carattere che ...
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eterozigote
Opposto a omozigote, un individuo che a un singolo locus possiede una coppia allelica formata da due forme differenti dello stesso gene, ognuna ereditata normalmente da uno dei genitori. [...] si evidenzia di solito negli omozigoti (portatore manifesto). Questo è particolarmente vero nel caso di femmine eterozigoti portatrici di mutazioni sul cromosoma X, considerando l’influenza che su questo fenomeno ha l’inattivazione funzionale di un ...
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Biologo inglese, nato a Maidenhead (Berkshire) il 5 marzo 1917. Professore di Storia naturale al Saint Salvador College di Saint Andrews (1950-82), è ora professore emerito. La sua attività scientifica [...] è stata fondamentalmente rivolta allo studio della citologia − in particolare ai cromosomi piumosi degli anfibi − e della fisiologia cellulare dei crostacei.
C. è noto soprattutto per essere stato il primo a enunciare l'ipotesi master-slave, con la ...
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GUARESCHI, Celso
Franco Farris
Nacque a Roma l'11 febbr. 1906 da Rinaldo e da Cleonice Borelli. Si laureò a Roma in scienze naturali con lode nel 1928. Allievo di G. Cotronei, direttore dell'istituto [...] . 1-4; Problemi attuali di biologia marina, in Boll. di zoologia, XXVI (1959), 2, pp. 653-668; I cromosomi giganti delle ghiandole labiali dei ditteri visti alla luce delle moderne concezioni sulla struttura ultramicroscopica del protoplasma, in Riv ...
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embrione a mosaico
Mauro Capocci
Embrione formato da cellule aventi genotipo differente ma originato da un unico zigote. È una condizione piuttosto frequente che solitamente origina da una mutazione [...] da errori nel corso della meiosi, ai quali sono dovuti numerosi casi in cui alcune cellule hanno un numero anormale di cromosomi. A seconda del momento dello sviluppo ontogenetico in cui avviene la mutazione, del tipo di anomalia e della proporzione ...
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Uno dei due nuclei, il più piccolo (5 μm ca.) dell’apparato nucleare dei Ciliati (➔ macronucleo). A seconda delle specie, una cellula ne può contenere da uno a molti. Mancano di nucleoli, sono diploidi [...] citologica delle cellule di mammifero determinata dalla condensazione prematura di cromosomi o di frammenti di cromosomi che non partecipano alla mitosi. Una valutazione dei danni cromosomici che vengono causati da agenti mutageni si può effettuare ...
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McCLINTOCK, Barbara
Marco Vari
Genetista statunitense, nata ad Hartford (Connecticut) il 16 giugno 1902, morta a New York il 2 settembre 1992. È stata professore associato presso l'università di Missouri [...] America ed entrò a far parte della National Academy of Sciences. I suoi primi studi hanno riguardato la morfologia dei cromosomi del mais, e in particolare la correlazione tra i tratti genetici visibili e i loro marcatori cellulari.
In un esperimento ...
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Nell’antichità classica, panno, generalmente di lino, usato sia come tovagliolo, sia come acconciatura femminile. Gli antichi agronomi chiamarono m. (perché spesso eseguite su tela) ogni rappresentazione [...] Se la zona è grande le tecniche sperimentali usate per identificare il gene sono complesse. Si usa, per es., il walking cromosomico (➔) per identificare il punto preciso dove è situato il gene o se un ricercatore ha già creato un contig nella regione ...
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cromosoma
cromosòma s. m. [comp. di cromo- e -soma, termine coniato nel 1888 (ted. Chromosom) dall’anatomista berlinese W. Waldeyer] (pl. -i). – In biologia, nome di corpiccioli intensamente colorabili, che si mettono in evidenza nel nucleo...
cromosomico
cromosòmico agg. [der. di cromosoma] (pl. m. -ci). – Che si riferisce ai cromosomi: corredo c. (v. corredo, n. 3 c); mutazioni c., variazioni che interessano la struttura del cromosoma; aberrazioni c. (v. aberrazione, n. 6); patologia...