Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giovanni Di Pasquale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso dell’Ottocento la cellula viene progressivamente riconosciuta come l’unità [...] base dell’ereditarietà.
Nel 1883 Eduard van Beneden osserva che la divisione cellulare porta a una riduzione del numero di cromosomi, processo che verrà chiamato maiosis (da cui meiosi) da John Bretland Farmer (1865-1944).
Nel 1876-1877 Oskar Hertwig ...
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test genetico
Giuseppe Novelli
Analisi di specifici geni, del loro prodotto o della loro funzione, nonché ogni altro tipo d’indagine del DNA, dell’RNA o dei cromosomi, finalizzata a individuare o a [...] escludere mutazioni associate a patologie genetiche. I test possono anche essere utilizzati per definire la variabilità interindividuale, per risolvere quesiti medico-legali e per valutare la sensibilità/suscettibilità ...
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complementazione
complementazióne [Der. dell'ingl. complementation, der. di to complement "completare, essere di complemento"] [BFS] Nella genetica, la produzione di un fenotipo selvatico o normale che [...] si verifica quando due cromosomi, portatori ciascuno di una mutazione, vengono a trovarsi in un unico citoplasma. ...
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Nome dato da W. Flemming (1879) a quella parte della sostanza di cui è costituito il nucleo cellulare che si colora intensamente con i coloranti basici usati nella tecnica istologica (ematossilina, blu [...] nel nucleo interfasico come zolle intensamente colorate, ma che in realtà ha struttura filamentosa, si organizza spiralizzandosi e forma i cromosomi. La basofilia della c. è dovuta agli acidi nucleici che sono tra i suoi costituenti principali. La c ...
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In biologia, tipo di riproduzione sessuale caratterizzato dal fatto che la cellula-uovo si sviluppa senza essere stata fecondata. Può essere spontanea (p. naturale), oppure provocata artificialmente (p. [...] ’uovo che lo ha emesso, si chiama partenogamia. Così ha inizio lo sviluppo e si ripristina il numero diploide dei cromosomi.
P. naturale
È detta rudimentale, quando l’uovo non fecondato può presentare un inizio di sviluppo embrionale, che si arresta ...
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Rappresenta nei vegetali la fase della generazione aploide, diversa quindi da quella della generazione diploide. È l'individuo, le cui cellule contengono nuclei con un certo numero di cromosomi, mentre [...] nella fase diploide questo numero di cromosomi diventa duplice, per poi dimezzarsi nuovamente mediante divisione riduzionale. ...
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FISH (sigla dell’ingl. Fluorescent In Situ Hybridization)
Tecnica della citogenetica molecolare (lett. dall’ingl. «ibridizzazione fluorescente in situ»), per identificare anomalie cromosomiche associate [...] prevede la preparazione di sonde di DNA specifiche, marcate con una molecola fluorescente, che possono consistere in genomi completi, interi cromosomi, parti di essi o singoli loro tratti, fino a sequenze di DNA. Un evoluzione di questa tecnica si è ...
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ciclo cellulare
Insieme delle fasi che nella cellula si succedono tra una mitosi e l’altra. Durante l’interfase, che precede la mitosi (detta fase M), si susseguono tre fasi rispettivamente denominate [...] G sta per gap, intervallo, e S sta per sintesi). La fase S è la fase di sintesi del DNA e di duplicazione dei cromosomi, che si mostra abbastanza costante per ogni tipo cellulare. La fase G1 è generalmente più lunga e variabile mentre la G2 è la più ...
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bandeggio (o bandeggiamento)
Tecnica citologica di colorazione che permette di mettere in evidenza regioni (bande) più o meno intensamente colorate lungo il cromosoma, denominate in base alla tecnica [...] stabilito una nomenclatura internazionale numerando le bande sul braccio corto (p) e sul braccio lungo (q) dei cromosomi. Sono state definite, per corredo cromosomico aploide, da 350÷2.000 bande a seconda del grado di condensazione della cromatina. ...
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segregazione
Principio della genetica classica secondo il quale i membri di una data coppia di alleli si separano l’uno dall’altro, quando un individuo forma le sue cellule germinali. Negli organismi [...] la spiegazione deriva dal fatto che i geni con caratteri associati si trovano fisicamente vicini tra loro in un singolo cromosoma (loci sintenici), e tendono a essere trasmessi in blocco (aplotipo), a meno di non essere separati da eventi di crossing ...
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cromosoma
cromosòma s. m. [comp. di cromo- e -soma, termine coniato nel 1888 (ted. Chromosom) dall’anatomista berlinese W. Waldeyer] (pl. -i). – In biologia, nome di corpiccioli intensamente colorabili, che si mettono in evidenza nel nucleo...
cromosomico
cromosòmico agg. [der. di cromosoma] (pl. m. -ci). – Che si riferisce ai cromosomi: corredo c. (v. corredo, n. 3 c); mutazioni c., variazioni che interessano la struttura del cromosoma; aberrazioni c. (v. aberrazione, n. 6); patologia...